Host club, 'Strani Ruoli' di BadMe su EFP Fanfiction

Salve a tutti! Volevo solo dire: Se vi interessasse la versione vagamente illustrata di questa ff, potete trovarla qui, su

STRANI RUOLI

‘...’Pensiero di Honey
*lll* Flashback

Nell’istituto Superiore Ouran, la sala dedicata all’Host Club quel pomeriggio era bianca e porpora, il tema era la Roma imperiale.

Tamaki e Kyoya erano sdraiati attorno ad un tavolo a parlare con la principessa del giorno. I gemelli, oggi schiavi, stavano architettando la scena giusta per l’ambientazione, davanti ad un piccolo pubblico di ragazze. Haruhi leggeva in latino per qualche altra cliente...

Honey era seduto il più indietro possibile, in modo che i suoi piedi non toccassero terra anche se il triclinio era molto basso.

"Come sei carino Honey!"
"Sei sempre dolcissimo Honey!"
"Può avere un biscotto anche Usa-chan?"

E mentre la giornata scorre come tutte le altre lui si perde nei suoi pensieri...

‘ Mi diverto, mi sono sempre divertito, credo che la mia parte sia la migliore: l'eterno bambino!

Sempre entusiasta, sempre felice, circondato da persone che mi adorano e mi coccolano.

Posso fare quello che voglio.

Con parte non intendo dire che fingo: sono sempre stato così!

Più che altro... posso dire di riuscire a comportarmi diversamente se voglio. Sono il più grande, ho 18 anni e andrò a capo di una famiglia importantissima. Qui tutti sanno che la mia famiglia non mi lascerebbe vivere così se non sapessero già che quando serve, quando servirà, saprò essere la persona adatta...

Un motivo in più per mantenere questo comportamento finchè mi è possibile!

E Takashi continua a girare per la stanza, parlando poco, a volte solo salutando le ragazze e facendo finta di non guardarmi.

Sarebbe disdicevole se mostrasse apertamente di controllarmi: non deve dare l'impresione che io abbia bisogno di lui, ma allo stesso tempo deve essere pronto quando serve. Io posso fare a meno di lui, è solo un comodità in più averlo attorno, è un lusso che posso permettermi. Questo è ciò che tutti devono notare.

Probabilmente lui è nel club, o forse anche nella scuola solo per stare dietro a me.

Probabilmente è una parola inutile.

"E' nel sangue", aveva detto una volta Kyoya -o era Tama?-.

E' nel sangue, ma anche nella testa: per quanto la sua famiglia non fosse più obbligata a servire la mia, alcune tradizioni e doveri glielo avrebbero imposto comunque.

Una volta mi era perfino passato per la testa di parlargliene:

*"Takashi!! Se avessi un fratello ti occuperesti anche di lui?"

"Cosa?"

"E se tu avessi un fratello? Sarebbe lui a occuparsi di me?"

"Noi abbiamo più o meno la stessa età, e quindi possiamo stare nella stessa scuola, non avrebbe senso cambiare le cose anche se le nostre famiglie fossero diverse."

"E se tu fossi soltanto non sarei in questa scuola."

"Ma tu sei sempre con me anche fuori! Non c'è solo l'Ouran!"

"Forse non ci saremmo neanche conosciuti"

E a quel punto iniziai ad avere le lacrime agli occhi, così Takashi fu obbligato a consolarmi.*

Obblighi obblighi obblighi!

E' così triste!

...

Oh! I dolci! ci penserò dopo! ’

Quella stessa sera Mori e Honey erano a casa del secondo, nella sua stanza, per la precisione.

‘ "Takashi!"

"Mm?"

Mi avvicino e sorrido inclinando la testa, lui è seduto per terra e io sono in piedi. A volte mi piace guardarlo dall'alto..."Faresti una cosa per me?"

"..." Restare in silenzio e il suo modo per dirmi di si. Ma dopotutto non credo che abbia un modo per dirmi di no. Forse anche dirmi di no è un suo modo di dirmi di si! Ma perchè mi sta guardando? Ah gia...

"Smettila di essere obbligato!"
"Essere obbligato a far cosa?"
"Tutto! A stare qui, a comportarti così!.." Continuo a sorridergli.
"Vuoi che me ne vada?" Dice iniziando ad alzarsi.

Mi metto davanti a lui e lo prendo per un braccio in modo che resti fermo "No!" il mio labbro inferiore trema istintivamente e lui porta una mano al mio viso per togliere le lacrime che non ci sono.

"Allora vuoi che mi comporti diversamente?"
"Vuoi comportarti diversamente?"
"No."
"Allora fai quello che vuoi, basta che tu lo faccia liberamente!"

"Quindi devo continuare ad agire come sempre, ma senza essere obbligato."

Ha capito! "Non devi essere obbligato dal tuo cognome! Però..."
"Però?"

"Uffa! Voglio comunque qualcosa che ti costringa a stare con me!"

E improvvisamente il mio viso è quello serio che a Renge piace immaginare come il 'vero Honey'... Sapesse che noia che è di solito essere in Dark Mode!Takashi non si sposta e io mi avvicino... alzo il suo viso è vederlo guardare verso l'alto per incontrare il mio sguardo, con la faccia rossa, mi da uno strano piacere.
"Tu resterai sempre, vero?"
"Honey! Non c'è bisogno di spaventare la gente, lo sai che non me ne andrò da nessuna parte!"
"Perchè sei Mori?"
"Perchè...Perchè Mitsukuni io.."
"Noo!" Lui non direbbe mai Mitsukuni ti amo!, lo sto ancora obbligando a fare una cosa secondo i canoni sociali... E come sempre lui capisce.
"...Perchè tu hai bisogno di me?"
Annuisco con la testa "Però non dirlo a nessuno."
A questo punto non posso fare altro che mettere le mie mani sulle sue spalle e spingerlo verso terra.
E' disteso sotto di me e mi guarda agitato.

E' abbastanza divertente da farmi mantenere ancora questa apparenza malvagia...

ma quando mi chino su di lui per baciarlo posso anche sorridere normalmete, tanto i suoi occhi sono gia chiusi! ’

**FINE**

Grazie!

BadMe