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Autore: antoL490    30/01/2012    4 recensioni
Credo che tutte, prima o poi, ci siamo fatte questa domanda:
“Che tipo di padre sarebbe Jared?”
Bè, io non lo so. Nell’attesa che metta la testa a posto e faccia un bambino, mi lascio prendere dall’immaginazione.
Sofia, figlia di Jared ed Antonella, ha appena compiuto due anni. Che tipo di festa le avranno organizzato i suoi genitori?
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera! Eccomi di nuovo a rompervi le scatole.
Come sempre, sono tornata con un’altra OS.
Credo che tutte, prima o poi, ci siamo fatte questa domanda:
“Che tipo di padre sarebbe Jared?”
Bè, io non lo so. Nell’attesa che metta la testa a posto e faccia un bambino, mi lascio prendere dall’immaginazione. XD
Ma adesso basta, vi lascio alla lettura.
Con la speranza che vi piaccia, vi saluto.
Un bacio,
Anto.

 
 
Domenica pomeriggio, Casa Leto.

Faccio avanti e indietro per la casa, cercando di rendere tutto perfetto.
Attacco festoni, gonfio palloncini e preparo il tavolo del buffet.
Mi fermo un attimo e mi passo una mano sulla fronte, controllando che sia tutto pronto.

Si,penso, ho fatto tutto. Che la festa cominci!

Un rumore e delle risatine provenienti dal bagno attirano la mia attenzione.

-No, Sofia, attenta! Stai facendo uscire tutta l’acqua dalla vasca! Oh, ma brava!- sento Jared sgridare la piccola, che invece continua a ridere, con la sua vocina squillante. –La mamma mi ucciderà! Sei contenta? Rimarrai senza papà!- continua, ridendo anche lui

Mi affaccio alla porta del bagno e vedo la scena.

Jared, inginocchiato e con una spugnetta in mano, ha la maglietta e il viso completamente bagnati, mentre per terra c’è un lago.
Dal canto suo, Sofia nella vasca continua a ridere e a battere le piccole manine sull’acqua, schizzandola dappertutto.

-E qui cos’è successo?- dico con un tono vagamente minaccioso, ma con il sorriso sulle labbra.
-Papà tuuutto bagnato!- mi risponde Sofia, sempre ridendo.
-Lo vedo! Eppure, il bagnetto lo dovevi fare tu, non lui. O mi sbaglio?-
-Bè, il bagnetto l’ha fatto. Mi ha chiesto solo di rimanere un altro po’ in vasca, non potevo dirle di no!- si giustifica  Jared, sulla difensiva. Scoppio a ridere.
-Jared, non puoi negarlo. Tua figlia ti comanda a bacchetta.- mentre lo dico prendo un asciugamano rosa e mi dirigo verso la vasca.
-Sofia, dai è ora di uscire.- dico. La piccola si mette subito in piedi e io l’avvolgo nell’asciugamano.
La prendo in braccio e, prima di dirigermi verso la camera, mi rivolgo a Jared.
-Mi raccomando, asciuga tutto.-
-Ma…-
-Niente “ma”.- dico, ridendo.

Entro in camera e poggio la bambina sul lettone. Inizio ad asciugarla con delicatezza.
-Allora, sei pronta per la tua festa?- dico, mentre la vesto. Sofia inizia a saltellare sul posto.
-Si! – mi risponde.
-Ti divertirai.- le assicuro. Intanto ho preso il suo nuovo vestitino.
Appena lo vede, Sofia i illumina. E come darle torto, è davvero bello.
-Dai mamma, mettimelo, dai!- incalza.
Le faccio indossare il vestito rosa, con Minnie stampato sul pancino e una gonnellina ampia a più strati di tulle.
-Sembri una bambolina.- affermo, stampandole un bacio sulla fronte.

In quel momento Jared entra in camera. Mi sembra di vederlo illuminarsi.
-Ma come siamo belle!- esclama. –E le scarpine?-chiede, rivolgendosi a me.
-Le scarpine non le mettiamo, tanto siamo in casa, vero Sofia?- La bambina annuisce. - E così sta anche più comoda.- spiego.
Jared annuisce, mentre si infila una maglietta asciutta. Io mi rivolgo a Sofia:
-Amore, ce la fai a non sporcarti per  dieci minuti, che mamma si cambia?- lei mi fa un cenno d’assenso e va nella sua cameretta a giocare.
-Non ti preoccupare, ora vado io con lei.- dice Jared.
-Grazie.- dico, poco prima di posare le mie labbra sulle sue, in un bacio tenero. Sentiamo la bambina battere le mani e ridere, segno che ci ha visto.
Jared alza gli occhi al cielo e va subito a giocare con lei.

Sorrido, mentre mi cambio anche io. Il mio sguardo si posa sulla foto che c’è sulla cassettiera a fianco a me.
E’ la foto del mio matrimonio con Jared. Matrimonio che dura ormai da tre anni, coronato dalla nascita della nostra bambina, che oggi ne compie due.
Sono, anzi siamo felici. La nostra vita è completa, non ci manca nulla.

Certo, non è facile. I 30 Seconds To Mars hanno cominciato un nuovo tour, per promuovere il loro nuovo album, quindi Jared è spesso via.
Ma non posso lamentarmi, riesce a tornare di frequente a casa e a passare il tempo con noi.
E comunque io non sono mai sola. Constance viene a trovarmi spesso e Francesca, mia amica da anni nonché moglie di Shannon, è sempre con me.

I miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello.
-Vado io, vado io!- urla Sofia, precipitandosi alla porta.
-Sofia, è il citofono…- le spiega Jared, prendendola in braccio e permettendole di rispondere.
-Chi è?- chiede, con la sua voce squillante.
-Amore, sono la nonna!- a quella parole la bambina si illumina, e spinge il pulsante, aprendo il cancello.

Dopo pochi istanti Jared apre la porta, facendo entrare sua mamma, che ha occhi solo per la sua nipotina.
Si china e riempie la piccola di bacetti, che ride felice dell’arrivo della nonna.
-E io che sono, invisibile?- borbotta scherzando Jared, attirando l’attenzione di Constance.
-Certo che no, figliolo. Ma prima dovevo salutare la mia piccoletta.- risponde, mentre prende in braccio Sofia e si rialza, lasciandosi baciare la guancia dal più piccolo dei suoi figli.

Nel frattempo io ho finito di cambiarmi e vado nell’ingresso.
-Ciao Antonella!- esclama mia suocera.
-Ciao, Connie. Come stai?-
-Bene, bene.- dice. Poi si rivolge nuovamente a Sofia. –Allora, quanti anni compi?-
-Due!- risponde la piccola, alzando due dita.
-Due?! Oh cielo, stai proprio diventando grande!- afferma, ridendo.

Jared le interrompe: -Mamma, vieni, andiamo in salotto, ti offro qualcosa.-
-Volentieri.- dice, mentre si va a sedere sul divanetto, sempre con la piccola in braccio.

Io invece non faccio in tempo a fare un passo che il campanello suona nuovamente.
-Chi è?- chiedo.
-Siamo noi!- riconosco subito la voce di Shannon e apro il cancelletto. Vedo Shannon correre verso casa, lasciando Francesca indietro.
-Allora, dov’è la mia principessa?- chiede, trafelato.
-E ciao anche a te.-  dico, alzando un sopracciglio.
-Oh, sì, scusami. Comunque, dov’è?-
-Dentro, con il padre e Constance.- dico sorridente. Lui non aggiunge altro ed entra in casa.

Intanto Francesca mi ha raggiunto. Ci abbracciamo.
-Allora, come stai?- mi chiede.
-Benissimo. Tu?- poi le porto una mano sulla pancia sporgente. –Il piccolo Junior come sta?-
-Stiamo bene tutti e due. Oddio, io un po’ meno. Scalcia come un dannato. Almeno va a ritmo, segno che è già un piccolo batterista.-  spiega.
Scoppiamo a ridere entrambe ed entriamo in casa, dove vediamo Shannon che alza Sofia, facendole fare l’aeroplanino, sotto gli sguardi divertiti di Jared e Constance.
Francesca va a sedersi vicino a Constance,  mentre Shannon mette giù la piccola, afferra un pizzetta e va a sedersi vicino a sua moglie.

-Tomo e famiglia quando arrivano?- chiede, con la bocca piena. Francesca gli tira uno scappellotto e lo riprende, dicendogli di non parlare a bocca piena.
Scoppiamo tutti a ridere, poi gli rispondo.
-Hanno detto che arriveranno un po’ dopo, dovevano ancora preparare i gemelli.-
-E’ da un sacco che non li vedo.- afferma Constance. –Come stanno Helena ed Erik?-
-Alla grande! Ormai entrambi vanno all’asilo e, da quel che mi racconta Vicky, lo adorano. –
-Ed Erik si è trovato una fidanzatina.-  aggiunge Shannon.
-Si Shan, hai una pessima influenza su di lui.- afferma Francesca. A quella frase ridiamo nuovamente tutti, così forte che quasi non sentiamo il campanello.

Vado alla porta e mi ritrovo buona parte della crew davanti. Emma, Tim e Brax sono arrivati.
Li faccio entrare e anche loro subito si precipitano a festeggiare Sofia.
Evidentemente la piccola ha ereditato il gene DivaH, perché adora tutte quelle attenzioni.

In poco tempo arrivano anche gli altri invitati, tra cui gli amichetti e le amichette che Sofia ha conosciuto al parco, con i rispettivi genitori.

Nel frattempo. Jared accende lo stereo e mette su il cd che aveva preparato.
Le note delle canzoni, per bambini e non, preferite da Sofia invadono la casa e lei inizia a ballare un po’ goffa, sotto lo sguardo deliziato degli invitati, che subito iniziano a ballare.

Shannon praticamente di auto-proclama fotografo ufficiale e scatta decine e decine di foto.
Dopo un’oretta o poco più, mi avvicino a Jared e gli sussurro all’orecchio:
-Non dovremmo tirare fuori la torta?-
-Certo, vado a prenderla subito!- Lo vedo chiedere a Tomo di dargli una mano e insieme spariscono dalla vista di tutti.

Dopo pochi minuti eccoli di ritorno, con una bellissima torta in mano. Tutti si spostano, per permetterli di posarla sul tavolo.
Sofia va verso suo padre e, con una certa ingenuità nella voce gli chiede: -E’ per me?-
-Certo, piccola!- risponde, mentre la fa sedere su una sedia al centro del tavolo.
La piccola osserva meglio la sua torta, ricoperta di panna, con il disegno della Sirenetta, la sua principessa Disney preferita, stampata sopra e con la scritta ‘Buon compleanno Sofia!’  fatta  con il cioccolato.
Vedo Jared tirare fuori un accendino e accendere le due candeline.
A quel punto iniziamo tutti a cantare ‘Tanti auguri a te’ e vedo mia figlia illuminarsi.

In quel momento sento di essere la donna più contenta del mondo, vedendo mia figlia felice.
Capisco che anche Jared prova lo stesso dalla luce che inonda i suoi occhi.

Vediamo Sofia gonfiare le guanciotte e soffiare sulle candeline.
Applaudiamo tutti, mentre lei infila un dito nella torta e poi se lo porta alla bocca ridendo, perché sa che non si fa.
Ma nessuno le dice niente, oggi è il suo giorno e tutto le è concesso.

Distribuisco la torta agli invitati, poi arriva il momento dei regali.
Ogni volta che Sofia scarta uno dei suoi regali si alza e va a dare un bacino a chi gliel’ha fatto, ringraziando.
La casa è invasa dalle risate dei bambini, che subito riprendono a giocare.

Arrivata la sera, gli invitati iniziano a tornare a casa.
Alle otto e mezza in casa ci siamo solo noi, Shannon e Francesca, Constance e Tomo con Vicky e i bambini.

Decidiamo di cenare tutti insieme. Brindiamo nuovamente ai due anni di Sofia che, stanchissima, si è addormentata nel divano.

Anche quella giornata e giunta al termine e, dopo cena, tutti tornano a casa.
Facendo attenzione a non svegliarla, Jared prende in bracco la piccola e la porta in camera nostra, dove la cambia e la mette nella culla a fianco al lettone.

Poi torna in cucina, dove mi trova a mettere a posto.
-Lascia stare amore, facciamo domani.- sussurra, abbracciandomi da dietro. Mi volto e catturo le sue labbra in un bacio.
-Sono felice che tutto sia andato per il verso giusto.- dico.
-Si, anche io. Sofia è stata bene, questo era l’importante.-
-Già. Nonostante la fatica di organizzare tutto, sarei disposta a ricominciare tutto daccapo anche ora, solo per vederla sorridere di nuovo in quel modo.- dico, affondando il viso nel suo incavo tra collo e spalla.
-E’ vero. Dai, ora vai a farti un bagno. Rilassati, ne hai bisogno.-
-Mi raggiungi?- chiedo, lanciandogli uno sguardo leggermente malizioso.
-Certo. Un attimo e sono da te.- mi risponde, sorridendo.

Vado in bagno e, nel frattempo, penso che la mia vita è davvero completa e che non potrei essere più felice di così.
 

Devo dire un’altra cosa importante.
Dedico questa Fanfiction alla mia cuginetta Sofia, che venerdì scorso ha compiuto due anni.
Grazie per aver portato così tanta luce nella mia vita.
Ti amo.

  
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