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Autore: AliceWonderland    31/01/2012    3 recensioni
_Dedicata a Tailuccia, Mamerin e miss Shade_
Il piccolo Dartz aveva un sogno nel cassetto: sconfiggere il bellissimo e buonissimo Faraone Atem e conquistare il mondo. Peccato che, a diecimila anni, ancora non ci sia riuscito! La sua nuova, malefica trovata è una pozione magica... Che questa sia finalmente la volta buona?
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atemu, Corte Sacra, Dartz, Doma
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note: i personaggi presenti in questa fanfic appartengono al loro rispettivo creatore. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. Buona lettura!



Dartz all'attacco!_Il segreto della Purèpozione



Il piccolo Dartz ha un sogno nel cassetto: sconfiggere il bellissimo e buonissimo Faraone Atem e conquistare il mondo.
Peccato che a diecimila anni ancora non ci sia riuscito! La sua nuova, malefica trovata è una pozione magica... Che questa sia finalmente la volta buona?


-o-O-o-


L'ultima volta che il malvagio lord Dartz ci aveva provato, la sua impresa non si era conclusa con un lieto fine, così, si trovava a dover condividere un oscuro limbo assieme ai suoi malvagi adepti, e l'idea del Leviatano ciuccia anime era stata automaticamente cestinata. Bisognava pensare a qualcosa di nuovo, qualcosa di ancor più malvagio e perverso, che impedisse al bellissimo e buonissimo Faraone Atem di sventare i suoi piani e imprigionarlo nuovamente.
Nei recessi più oscuri della loro prigione, effettivamente, qualcosa bolliva in pentola...
-Raphael, i tuberi!- ordinò allungando la mano verso l'adepto che glieli porgeva con riverenza -E adesso il latte!- continuò, mescolando il blob contenuto nell'enorme pentolone, ed assaggiandolo sotto gli sguardi impazienti dei suoi altrettanto diabolici seguaci.
-Maestro- disse Amelda, avvicinandosi con un malevolo sogghigno -Di cosa si tratta, questa volta?-;
-Purè di patate-;
Gli occhi dei tre servitori si levarono al cielo: -Ancora???-;
-Che cosa ci posso fare se in questo dannato limbo, in cui il bellissimo e il buonissimo Faraone Atem ci ha rinchiusi, crescono solo tuberi?- ringhiò lui, fulminandoli con lo sguardo bicolore.
I tre ragazzi fissarono amareggiati la loro crudele guida e sospirarono delusi e rassegnati, mentre quest'ultimo tornava a mescolare il purè.
-Ragazzi miei, cosa pensavate? Che il mestiere del cattivo fosse una passeggiata su una scala mobile? Gli incidenti, purtroppo, capitano-;
-E perché non capitano mai al Faraone?- domandò Amelda,lasciando calare nel limbo il silenzio più cupo.
-...il purè è pronto- annunciò tombale il malvagio mentore.

Ora, fin qui nessuno arriverebbe mai a pensare che questi tenebrosi esseri delle tenebre più tenebrose abbiano qualcosa in mente, in realtà costoro hanno un asso nella manica!
-Scopa!-;
-A scala quaranta! Valon, stiamo giocando a scala quaranta!- sbottò Amelda, viola melanzana -E smetti di nasconderti le carte ovunque!-;
-Che ne sai se le nascondo ovunque, scusa?- replicò il moro, mentre dai suoi vaporosi capelli facevano capolino 'assi', 'regine' e 'cuori'.
Lord Dartz seguiva la partita dal suo trono intagliato nei tuberi, sfogliando di malavoglia il suo quotidiano preferito, nonché l'unico presente in tutto quell'oscuro regno di tenebra: “L'eco del limbo”.
-Eppure ci dev'essere un modo per sconfiggere il bellissimo e buonissimo Faraone Atem- continuava a ripetersi, cogitabondo.
-Hai perso, quindi ora fai penitenza!- disse Amelda, nel frattempo, con tono che non ammetteva repliche.
Il giovane compagno fece spallucce, alzandosi davanti al viso la scodella di purè avanzato.
-Che altro ci avete messo dentro?- domandò, per niente rassicurato.
-Boh. L'ha preparato Raphael, questa volta- rispose il rosso, mentre il taciturno ragazzone annuiva -Avanti, poche storie-.
-Mal che vada, l'inferno sarà certamente un posto meno umido di questo limbo- sospirò Valon, mandando giù l'aspra penitenza.
-Devo pensare a qualcosa prima di perderli definitivamente, questi cretini- pensava lord Dartz, disgustato da quei giochetti infantili, -Qualcosa di maledettamente malvagio! Qualcosa che...-;
-SA' DI CALZINO! CHE SCHIFO!- urlò l'adepto, sputando metà di ciò che aveva bevuto, e cominciando un balletto ridicolo alle spalle dell'ancora pensante sovrano, -Bleeeah! SCOTTA!-;
-INSOMMA, VOLETE FARE UN PO' DI SILENZIO?! QUI C'E GENTE CHE STA ELUCUBRANDO!- latrò Dartz, facendo crollare involontariamente parte del soffitto in testa al taciturno Raphael che, sempre a braccia conserte, svenne disteso lungo il pavimento.
-Valon, abbiamo del ghiaccio?- domandò Amelda.
-Solo tuberi ghiacciati- rispose il secondo.
Il rosso fece per avvicinarsi al freezer quando, davanti ai suoi occhi increduli, si presentò una scena incredibile! Valon andava lentamente scomparendo davanti i suoi occhi.
-Va-Valon? Che ti succede? Stai svanendo!-;
-Eh? Davvero?!-;
-Maestro! Guardi Valon! Guardi Valon!-;
-Dove?-;
-Qui!... là!... laggiù...! E' SPARITO NEL NULLA!- osservò l'adepto, con aria sperduta, dopo aver indicato una decina di angoli del limbo.
Il malvagio lord Dartz si guardò intorno. Com'era possibile una tale magia?
-Sono qui! Tra un tubero e l'altro!- disse la voce del moro, mentre il trio fissava il campo sterminato di tuberi, alquanto disorientato.
-Potresti essere un po' più preciso, di grazia?- domandò il suo maestro, torvo.
-Ehm, il tubero di sinistra ha il nasone, e quello di destra ha...-;
-Valon, avvicinati e mettiti esattamente davanti a me-;
-Va benAHI!- esclamò il poveretto, dopo che l'uomo gli ebbe tirato uno schiaffo.
-Finiscila di essere così idiota- lo rimproverò -Allora, si può sapere cos'è accaduto?-;
-Non sappiamo, Maestro!- disse Amelda, mentre Raphael si riprendeva e annuiva alle sue spalle -Giocavamo a carte e...-.
Lo sguardo del malvagio pluriaggravato si sgranò: -Il purè di patate geneticamente modificato!-;
-Il purè?-;
-Valon non ha forse ingurgitato il purè modificato?-.
Amelda ebbe la medesima illuminazione: -Sì, giusto!-.
Un enorme rutto echeggiò per la caverna e, pochi attimi dopo, Valon ricomparve davanti a loro, ricevendosi un altro ceffone dal suo mentore.
-Ahio! Che ho fatto, adesso?-;
-Quante volte devo dirti che persino i cattivi mettono la mano davanti alla bocca?!-;
-Mi scusi, maestro, ma questa roba è potente!-.
Fu allora che a lord Dartz venne in mente un'idea, tanto per cambiare, diabolica.
-Amelda, bevi quella brodaglia-;
-Ma mi sono appena passato il filo interdentale!- disse questo, nauseato al sol pensiero.
-Bevi quella brodaglia-.
-Glom- deglutì il ragazzo, davanti al blob, apprestandosi a berne un piccolo sorso, -Raphael, sai dov'è il mio testamento. Fanne buon uso- si raccomandò, mentre il biondo annuiva, sventolando un fazzolettino in segno di saluto.
Non accadde nulla di ciò che era avvenuto per Valon, ma ben presto ci fu un altro piccolo 'miracolo'.
-Amelda!- esclamò il moro, strabuzzando gli occhi assieme a Raphael e a Dartz -Stai brillando come Robert Pattinson in Twilight!-;
-Ma che mer--nh? Perché mi guardate così?-;
-*___* Beeeello, Amelda luccicante, bono, gnocco! Gnam-Gnam!-.
L'interessato inarcò le sopracciglia. L'ultima volta che qualcuno del mondo di sopra aveva pronunciato “Beeeello, Amelda luccicante, bono, gnocco! Gnam-Gnam!”, quel qualcuno aveva tentato di violentarlo.
-AAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!! ANDATE VIA! NON POSSO VENIRE SCIUPATO COSI'!!!- urlò, inseguito dal trio.
Ma, dopo qualche ora di corsa, cominciò a starnutire fino a perdere la brillantezza davanti agli occhi dei suoi arrapati compagni.
-FinalmAHI!-;
-Mano davanti alla bocca anche quando si starnutisce, Amelda-;
-Sì, ahio, maestro- sospirò il rosso, massaggiandosi la guancia arrossata.
E venne il turno di Raphael. Dato che fin'ora quella pozione stava dando effetti interessanti, allora, tanto valeva usufruirne anche per quel muto di uno scimmione.
-Come ti senti, Raph?- domandò Valon, fissando la faccia verde oliva che il biondo mostrava dopo aver bevuto la pozione.
Questo sgranò gli occhi, aprendo bocca pochi istanti dopo : -NON MI SEMBRA STIA ACCADENDO UN GRANCHE'- ammise facendo vibrare le pareti di roccia e rotolare i tre in fondo al limbo.
-Porca miseria!- fece Valon, rialzandosi barcollante, -Se prima non parlava, ora direi che esagera... Maestro?-;
-Uh... Uhuhu.....UhuhuhuhuhuUHUHUHUH MWAHAHAHAHAHAHAHAHAH!-;
-E' andato- disse Amelda, alzando le spalle.
-Ma non capite, miei adepti?- fece il sovrano, rialzandosi da terra, -Questa pozione ci permetterà di sconfiggere il bellissimo e buonissimo Faraone Atem!- annunciò, sollevando trionfalmente la scodella di purè, -Chissà quali magnifici effetti avrà sulla mia maestosa persona?-;
-CHISSA'- fece Raphael, facendo rotolare nuovamente i tre contro le pareti, mentre dei calcinacci li seppellivano, staccandosi dal soffitto.
-Raphael. COFF! COFF! Chiudi quella saracinesca-;
-MI SCUSI MAESTRO- sussurrò il biondo, torturandosi gli indici, imbarazzato. Neppure lui aveva mai udito la sua voce! Immaginate la sorpresa!
-Voi non lo preferivate quando era taciturno?- domandò Valon, stordito, massaggiandosi le tempie.
-Non perdiamoci in chiacchiere!- tergiversò lord Dartz -Dobbiamo preparare altra pozione magica e partire subito per l'Egitto! Chi è che ha inventato questa roba?-;
-Raphael-.
Un enorme colpo di tosse da parte del suddetto li trascinò oltre la sterminata valle di tuberi che si estendeva per il limbo e, quando tornarono al punto di partenza...
-Ma doveva proprio perdere la voce adesso che gli toccava rivelarci come preparare la pozione?!- ruggì il cattivissimo Dartz, saltandogli al collo e tentando invano di strangolarlo, -E quante volte devo dirvi che quando ruttate, starnutite o tossite si deve mettere la mano davanti alla bocca!?-;
-Ci scusi, maestro-;
-Raphael, prepara immediatamente una nuova pozione- gli ordinò l'uomo.
Il biondo si grattò la testa.
-...forse il pezzo di soffitto che ha preso in testa prima gli ha fatto dimenticare la ricetta- dedusse Valon, alzando le spalle.
Lord Dartz si arrabbiò moltissimo e, guarda caso, pochi attimi dopo, Raphael stava preparando la pozione (!).
-Amelda, stai prendendo nota degli ingredienti?-;
-Dunque... Dei vecchi calzini spaiati, degli spazzolini da denti incrostati, code di rospo, capelli di Barbie, stupidità concentrata di Jonouchi, l'orsacchiotto di Rebecca, Rebecca stessa, e l'intera raccolta di dvd dei film di Federico Moccia-; -No, “Scusa ma ti chiamo amore” no! Ti prego!- biascicò Valon, cercando di trattenersi dallo strapparsi i capelli, orripilato.
Infine, il biondo gettò nel miscuglio un grappolo di ciliege di stagione e un mazzetto di lillà e mescolò il tutto.
-Ha terminato?- domandò lord Dartz che, per quanto cattivo e malvagio, era dovuto correre al bagno al solo intravedere “Scusa ma ti voglio sposare”.
Il ragazzo annuì, facendosi da parte, mentre il bestiale Dartz ne assaggiava schifato una piccola quantità, sotto i loro sguardi trepidanti.
-... non succede nulla. Strano- osservò il rosso, in attesa.
-Maestro, provi a fare qualcosa- propose Valon.
L'uomo capì di non essere né invisibile né sbrilluccicoso né dotato di voce pavarottiana, allora, pensieroso e un po' stizzito, si poggiò al tavolo accanto, ticchettando nervosamente le dita sulla sua superficie.
-Non avremo dimenticato qualcosa? Forse bisognava scioglierci dentro Moccia per intero- cogitò.
I tre adepti fissarono la scena ad occhi sgranati: -M... maestro?- balbettarono rabbrividendo.
-Cosa c'è, adesso?- sbottò quello, infastidito.
-Il tavolo...- gli indicò Amelda, scorgendo il mobile rivestirsi di una spessa patina d'oro massiccio, ad ogni tocco dell'uomo.
-E' COME RE MIDA!- esclamò Valon, shockato, -Abbiamo un tavolo d'oro!-.
-Eccellente- sibilò il sovrano, ghignante, estraendo dal terreno alcuni tuberi che, immediatamente, si mutarono nel prezioso metallo, -Trasformerò il bellissimo e buonissimo Faraone Atem e la sua corte in innocue statuette d'oro per il mio Presepe! Mwahahah!-;
-ABBIAMO DEI TUBERI D'ORO!- continuò a ripetere Valon, ad occhi sgranati, chino sui preziosi ortaggi.
-E' l'ultima volta che ti faccio preparare il blob di penitenza!- sbottò Amelda, dando una gomitata al biondo.
-Tranquillo, Amelda- disse lord Dartz -Questo basterà a portarci fuori da qui e a permetterci di sconfiggere il bellissimo e buonissimo Faraone Atem! Oggi si apre una nuova era per i malvagi come noi!-;
-Io, la cassetta del pronto soccorso e i digestivi li prendo ugualmente- bisbigliò Amelda, sempre previdente, rivolto ai due compagni di disavventura.

-Ripassiamo il piano: Amelda si occuperà di sedurre con la sua sbrilluccicante bellezza le guardie appostate fuori dal palazzo, e le terrà occupate-;
-...occupate in che senso? No, perché per un lavoro simile potevamo pagare delle “esperte” nel settore-;
-E' qui che interverrà Valon, invisibile, ovvio, e tramortirà le guardie prima che l'Autrice sia costretta a imporre il rating rosso alla storia. Noi entreremo nel palazzo e Raphael toglierà di mezzo i sacerdoti millenari con la sua voce da tenore! Dopodiché, entrerò in gioco io e, brandendo la pozione, sconfiggerò il bellissimo e buonissimo Faraone Atem tramutando tutto ciò che mi circonda in oro puro!-;
-Scusi, maestro, ma non sarebbe più facile se lei tramutasse direttamente le guardie e tutto il resto in oro?- domandò Amelda.
-Non vedo il motivo per cui debba essere il solo a trangugiarmi quella brodaglia abominevole, mio semaforico adepto-;
-Capisco-;
-A proposito- intervenne Valon, entusiasta, -Come la chiameremo? La pozione, intendo-;
-Be', è fatta con purè di patate-;
-E' a tutti gli effetti una pozione-;
-La Purèpozione- decise lord Dartz, trionfante.
-Aaah. Crudele!-;
-Malvagio davvero! Che ne pensi, Raphael?-;
-...-;
-Sì, concordo!- fece il rosso -Abbiamo fatto bene a scegliere la facoltà di “cattivologia”-;
-Ed ora, non perdiamoci in chiacchiere! Raphael! Distruggi il soffitto di questo limbo e portaci fuori da qui! Ci recheremo immediatamente dal...-;
-Bellissimo e buonissimo Faraone Atem- sospirarono i tre, incamminandosi e lasciando l'uomo interdetto e alquanto insoddisfatto.
-Quando fate così non vi sopporto!-.

Bene. Mentre il nostro malvagio gruppo di malvagi si preparava alla malvagia rivoluzione, al piano di sopra, l'astro splendente del mattino illuminava proprio in quel momento le dorate terre d'Egitto, governate dal bellissimo e buonissimo Faraone Atem.
E proprio lì, seduto sul suo splendente trono, troviamo il suddetto impegnato nelle proprie attività faraoniche!
-Capite la gravità della cosa, mio Faraone?- domandò la povera ed umile contadina, inginocchiata ai suoi piedi e a quelli della Corte Sacra.
-Dunque, vediamo- disse il giovane sovrano, pensieroso, -Ricapitolando: Roberto Cavalli ha deciso che quest'anno andrà di moda lo zebrato, ma qui le zebre non ci sono...-.
Mahado si permise di intervenire.
-Mio Faraone, se lo desidera, potremmo farne giungere qui dalla Savana un buon quantitativo, necessario a soddisfare i desideri di tutta la popolazione femminile d'Egitto-;
-Tuttavia, e' un peccato che non vada di moda il coccodrillo. Di quelli ne abbiamo in gran quantità- sospirò Karim, affranto, -Mi è giunta voce che, invece, in paesi stranieri è molto richiesta! E' paradossale!-;
-Già, è uno spreco...- asserì Isis, sconfortata.
Tuttavia, il bellissimo e buonissimo Faraone Atem desiderava davvero aiutare quella povera gente!
-Ebbene, vorrà dire che importeremo pellame di zebra ed esporteremo, in cambio, pellame di coccodrillo!-;
-Atem, posso ricordarti che da noi il coccodrillo è sacro?- intervenne il risoluto Seth, fissando il cugino.
-Oh-.
L'intera sala piombò nel silenzio più tombale. Toccò nuovamente al bellissimo e buonissimo Faraone Atem riprendere in mano la situazione.
-Shimon, contatta il Catai e ordinagli due quintali di pellame di coccodrillo tarocco! Nessuno si accorgerà della differenza-.
Gli occhi dei presenti si illuminarono.
-GLORIA AL NOSTRO FARAONE!-;
-Grazie! Grazie davvero, Faraone!- piagnucolò commossa la povera contadina -E per quanto riguarda la questione della carestia?-;
-Signora, quella la discuteremo in fascia pomeridiana- precisò gentilmente il ragazzo -Perciò la aspettiamo! Non manchi, va bene? E si ricordi i forconi e le torce- disse lanciandole un occhiolino che la fece stramazzare al suolo con una fluente epistassi al naso.
-Avanti il prossimo!- annunciò la guardia, riaprendo i portoni.
Un vecchietto incappucciato zoppicò fino al trono, inchinandosi: -Buongiorno, mio Faraone- disse roco.
-Buongiorno, Touzoku-ou-;
-MA COME HAI FATTO A RICONOSCERMI?!- esclamò Bakura, abbassando il cappuccio del mantello.
-Non è che ho immediatamente riconosciuto te. Se proprio vuoi saperlo, il tuo travestimento era perfetto...- gli assicurò il sovrano -Ma non puoi portarti un bestione come Diabound sulla schiena e pretendere che passi davvero per una finta gobba!- disse indicando l'enorme creatura che uscì delusa da sotto il mantello, uggiolando.
-'Sti grandissimi gatti sacri! -imprecò il maligno Touzoku-ou -Ad ogni modo, io mi vendicherò! Diabound a me...!- esclamò, scorgendo il giovane Faraone sollevare un biscottino a forma di osso, davanti al lucertolone.
-Qui Diaboundino, prendi il biscottino!- cinguettò lanciandoglielo fuori dalla balconata.
-NOOOOOOO! DIABOUND, FERMATI! SEI ANCORA INCASTRATO NEL MANTELLO!- ruggì il malvagio ladro, trascinato via dalla foga della bestia, svanendo assieme a quest'ultima dietro le alte dune che circondavano il palazzo.
-E' stato veloce ma intenso- commentò Atem, alzando le spalle e poggiandosi alla balconata.
-Ancora una volta il bene ha trionfato, mio Faraone- disse Mahad, soddisfatto.
-Ma qual'è il vostro segreto?- domandò Shada.
-Eeeh, una buona dose di astuzia e qualche quintale di biscotti al manzo per cani demoniaci- sospirò questo, soddisfatto. -Che cominciano a costarci troppo- constatarono all'unisono Seth e Aknadin coi pallottolieri alla mano.
-A-ehm, allora? Qual'è la prossima causa?-;
-Non ci... arà ness...a ca....a, Fara...ne!- rise sguaiatamente una voce, da dietro il portone della sala.
Il bellissimo e buonissimo Faraone Atem e i suoi sacerdoti si guardarono perplessi.
-Come? Non ho sentito! C'erano i portoni chiusi!- esclamò di rimando.
-Raphael?-;
-A-EHM! NON CI SARA' NESSUNA CAUSA, FARAONE! … DESOLATO-.
I portoni della sala si spalancarono brutalmente, schiacciando dietro le due guardie addette alla loro apertura; l'eco della voce di Raphael si allargò come un tornado per l'intera sala del trono, stordendo e facendo volare per aria i presenti contro le pareti della stessa.
-Giza's pyramid is falling down, my fair Pharaoh...!- canticchiò imbambolato Shimon, una aureola di stelle e cammelli intorno alla testa, svenendo pochi attimi dopo sotto lo sguardo sgranato del giovane monarca.
-Dartz- sibilò questo, mentre il malvagio e mefitico sovrano di Atlantide si faceva strada nella sala a passo deciso, accanto al maestoso ed imponente adepto.
-Farao...-;
-AAAAAHHHH!-. Delle grida si levarono dal corridoio fuori stante e, pochi attimi dopo, i presenti scorsero Amelda, inseguito dall'intero e arrapato corpo delle guardie di palazzo, e da un affaticato Valon, visibile solo dalla vita in su, che tentava di tramortirle con una paletta rubata ad un bambino, nel cortile.
-aNF! Amelda, anf! se non ti fermi, loro non si fermano e io non riesco a tramortirle!- ansimò affaticato, cercando di colpirle con scarsi risultati.
-SE MI FERMO MI VIOLENTANO, IDIOTA! FATE QUALCOSA!- urlò il fascinosissimo adepto, arrampicandosi sulle spalle del biondo, mentre l'intero esercito si fermava ai suoi piedi, tentando di raggiungerlo a goffi balzi.
Lord Dartz fissò la scena, schiacciandosi una mano sul viso, esasperato: -Raphael?-;
Il biondo adepto fece scrocchiare le nocche e, uno ad uno, colpì in testa tutte le guardie, infossandole nel pavimento di marmo fino al collo, come graziose primule.
-Finalmente!- sbuffò Amelda, scendendo e spalancando la bocca: -E-etchum!- e l'effetto del magico purè svanì.
-Dicevamo?- chiese Dartz, congiungendo le mani e tornando a voltarsi verso il bellissimo e buonissimo Faraone Atem.
-Che non ci sarà più nessuna causa- rispose questo, distogliendo lo sguardo dalla Corte Sacra, tramortita ai suoi piedi.
-Ah, giusto: non ci sarà più nessuna causa, Faraone! Perchè, d'ora in poi, le leggi le farò io dopo averti finalmente sconfitto-;
-E pensi di riuscirci?-;
-Sì-;
-Andiamo, non potrai continuare all'infinito con questa storia, Dartz. Facciamo così: ti riporto in superficie Atlantide e tu te ne stai buono buono a dettare legge là, va bene?-;
-Niente più limbo con sterminati campi di patate?- domandarono Valon e Amelda, interessati.
Dartz tappò la bocca a Raphael prima che facesse crollare l'intero palazzo: -Non dategli ascolto, banda di creduloni. Non capite che sta tentando di irretirvi per portarvi dalla sua parte?-;
-E ci sta riuscendo- ammisero i due servi, mentre il terzo annuiva pacatamente.
-Dartz, questa tua ostinazione comincia a essere davvero irritante- sospirò Atem.
-Finirà presto, non temere. Ho qui una pozione magica! Tu stesso hai visto gli effetti che ha avuto contro le tue guardie e sulla tua corte di sacerdoti-.
Il bellissimo e buonissimo Faraone Atem fissò la Corte Sacra, ancora riversa sul pavimento, stordita e barcollante, tra tutti Shada e Karim che ballavano un tango argentino, e cominciò ad essere leggermente preoccupato...
-E' la fine per te! Da che la malefica pozione si poserà sulle mie labbra e scorrerà nella mia gola, sul regno d'Egitto calerà l'oscurità più nera e cupa ed IO! DARTZ! REGNERO' INCONTRASTATO PER L'ETERNITA'!- dettò ciò, sotto lo sguardo preoccupato del faraone, che stava per evocare le tre Divinità, l'uomo stappò la boccetta di Purèpozione e la bevve tutta d'un fiato, pronto a tramutare i suoi nemici in statuette d'oro per il suo Presepe, lasciando i presenti senza parole.
Fuori dal palazzo, nubi spesse e gravide di pioggia oscurarono il sole, le acque placide del Nilo si innalzarono, costringendo i villaggi vicini ad evacuare e, nella sala, un forte tuono fece vibrare i pavimenti, facendo barcollare a terra il giovane faraone, che fissò il nemico, sconvolto.
Quando la nube plumbea si diradò da davanti il malvagio sovrano, piccole scintille dorate si levarono dalle sue mani...
-AHAHAHahahahaah... ahahah... coff! Coff!-.
Il fumo dorato svanì e, sia gli adepti, che il faraone e la sua corte allungarono il collo verso ciò che si presentava al centro della sala del trono.
-Ammiate il mio immenso potee, sciocchi!-.
Gli occhi dei presenti divennero luccicanti: -Che cariiiiiinooooo!- esclamarono congiungendo le mani, incantati.
Lord Dartz fissò i presenti, perplesso, dato che gli sembravano tutti molto più alti di pochi attimi prima.
-Ma come sei grazioso!- sospirò Isis, allungando le mani verso di lui.
-Cosa?! Come ti pemmetti, donna??? Lacciami andae! Lacciami subito!- disse il piccolo Dartz, nuotando e inciampando negli abiti, divenuti troppo grossi per il suo corpicino di infante.
-Il maettro è diventato piccoo piccoo!- osservò sorpreso Amelda, fissandolo.
-Amelda, guadda che anche tu sei piccoo piccoo!- osservò Valon.
-AH! E tu, alloa? Sei microccopico!- esclamò incredulo il rosso, voltandosi poi verso un baby Raphael che annuiva facendo spallucce.
-Lacciatemi! Smettetea di coccolarmi! Via! VIA!!-;
-Ah, che bimbi vivaci- sospirarono Karim e Shada, rapiti dagli occhioni bicolore dell'ex malvagio sovrano e dai suoi piccoli adepti.
-Questo non saebbe dovuto succedee! CHE COSA SIGNIFICA?!- frignò il piccolo baby Dartz.
-Già! Pecchè siamo tutti così piccoi!?- chiesero in coro i tre servetti.
-Uhm- fece Shimon, avvicinandosi ed esaminando attentamente i bambini, -Questi segni non mi sono nuovi... Oh, capisco! A quanto pare siete tutti allergici ai tuberi, ecco spiegato l'effetto collaterale!- osservò saccente, scoppiando in una sana risata, -D'altronde, quali effetti benefici potrebbero mai avere dei tuberi cresciuti in un limbo cupo e buio?-;
-Ecco spiegato tutto- asserì il bellissimo e buonissimo Faraone Atem, a braccia conserte.
-Propongo di buttarli nella fossa dei leoni- si fece avanti Aknadin.
-Giusto- gli diede man forte Seth -Faraone, ti ricordo che quello è pur sempre Dartz coi suoi compari-;
-Non ha torto- asserì Shada -Potremmo lasciarli morire di stenti nel deserto-;
-O gettarli nel Nilo e aspettare che i coccodrilli sacri li divorino- aggiunse Karim.
-O vestirli di pizzi e merletti!- propose Isis.
-O mandarli nel backstage di “Uomini e Donne”!- ghignò Shimon, sfregandosi le mani.
-Faraone?- domandò Mahad -Il vostro illuminante parere è atteso anche dagli Dei-.
Il giovane si portò una mano sotto il mento, pensoso.
-Uhm... non metto in dubbio che una punizione sia necessaria a tutti quanti- disse -Ma dare dei bambini in pasto ai leoni o a dei tronisti mi pare eccessivo. Sono pur sempre il bellissimo e buonissimo Faraone Atem! Ascoltate, dunque, il verdetto del Faraone!-.

-Davvero li posso tenere, Atem?-. -Certo, Mana. Buon compleanno!- disse il ragazzo, super sorridente.
La giovane maghetta fissò entusiasta i quattro infanti terrorizzati e, congiungendo le mani estasiata, li prese in braccio in un sol colpo, stringendoli a sé come peluches.
-Evviva! Non ho idea di cosa sia un 'compleanno', ma si sta rivelando un affare vantaggioso! Finalmente avrò qualcuno con cui allenarmi con gli incantesimi!- cinguettò saltellando per il cortile, coi quattro bambini fra le braccia.
-Tutto ma non quetto!- piagnucolò Dartz, dimenandosi disperato.
-Mi mancano i tubei! I nottri beissimi tubei!- frignò Amelda.
-Cetto che... non avrei mai detto che il Faraone fosse così mavvagio- sospirò Valon, affranto, mentre il piccolo Raphael annuiva, annaspando fra i seni prosperosi dell'apprendista.
-Anche questa volta il regno d'Egitto è salvo, mio Re- disse Mahado, compiaciuto.
-E' stata un'idea eccellente affidare a Mana quei quattro. Si allenerà su di loro per perfezionare gli incantesimi e... be', prima o poi riuscirà anche a scoprire come farli tornare normali!- disse Shimon, fiero, annuendo.
-Spero non tanto presto- mormorò Seth, fissando la scena.
-Bene, bambini!- esclamò Mana, sollevando il suo scettro, -Comincerò a stupirvi immediatamente con un incantesimo di levitazione!-;
-AAAAAH!-;
-Tranquillo, cugino. Magari fra qualche annetto- gli assicurò il bellissimo e buonissimo Faraone Atem, sereno, guardando i quattro fanciulli sollevarsi per aria e sfrecciare fra una colonna e l'altra come missili.
-AAH! E ora dove ho sbagliato?! Vi sareste dovuti solo librare in aria di qualche centimetro, non centrifugarvi come milk shake! Dunque, vediamo il libro...!-;
-AIUTTTTOOOOOOOOooooOOOOooooOO!!!-.

FINE...?

DEDICATO A Tailuccia, Mamerin e miss Shade!
-o-O-o-



Disse l'autrice:

ALOHAAAA! Ben ritrovati nel 2012, ai vecchi e ai nuovi! Come va?
Avete appena letto “The my prima fanfic dell'anno”(!?)!
^_^ Che orrore! Pessimo inizio, eh? E pensare che sarei dovuta partire con qualcosa di molto più serio, accidenti a me.
(Anche se questa FF stava ammuffendo nel mio pc già da Ottobre scorso...!) Ma, suvvia, abbiamo un anno intero da trascorrere insieme, prima della fine del mondo, perciò una cosa alla volta e... godiamocela! Giuro solennemente di non avere buone intenzioni! E allora, che il delirio continui, ma non troppo! Un grosso saluto e un ringraziamento a chiunque leggerà e commenterà questa storia!

+AliceWonderland+
  
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