Questione di secondi,
riesco comunque a perdermi
in quegli occhi scuri,
ridenti come le labbra
inarcate in un sorriso,
e non si muove un solo mio
muscolo, come se
ogni sua mossa mi incantasse.
Penso al suo saluto
per le restanti ore, non ho
idea del se se lo immagini,
penso a quanto
vorrei abbracciarlo
come una buona amica,
che probabilmente
non sembro.
Vecchia storia un po’
dimenticata, riaffiora come
nuova e mai la sento più
vera di ora, e pure senza
ricambio, non ho nessuna
voglia di arrendermi,
nel mio silenzio che
forse dice tutto, o non
dice nulla.
Sto bene, riesco a sentire
la sua voce
almeno ogni giorno,
inchiostro questi pensieri
rivolti, credo, a lui,
per imprimerli con più forza
in mente.
Vorrei capisse,
al contempo vorrei anche
solo essere invisibile
ma poterlo vedere
o sfiorare.
Non ho idea di come
sia entrato nella mia testa,
ma non riesco neanche
a esprimere quanto
sia bello che ci sia
inconsapevolmente riuscito.