Buona sera a tutti! Stasera mi sono sentito invogliato a scrivere una nuova
storia (Naturalmente finirò la mia precedente,è naturale xD).
L'unica nota che vi dico prima di lasciarvi al prologo: questa è una PURA
alternate universe. Noterete fin da subito che molti eventi non coincidono,se
avete seguito la saga. Se,al contrario,non l'avete seguita non vi anticiperò i
punti modificati per non fare spoiler xD.
In entrambi i casi godetevela!
Prologo: Alla ricerca della pace.
Central City,17 Ottobre 1917.
Sembra che qui le cose stiano andando di male in peggio. Il crimine è dilagato
con l'avanzare della guerra.
Non possiamo fare altro che cercare riparo dietro il Generale Mustang e
l'esercito,qui l'aria è diventata completamente irrespirabile.
Si respira soltanto morte da quando molti alchimisti hanno lasciato la città.
Tutto ciò che cerchiamo è un riparo.
- Bradd, apprendista falegname
Edward Elric,ormai diciassettenne,leggeva e rileggeva con frenesia
l'articolo,dopo averlo letto per una volta a voce alta.
"Fratellone,sei proprio sicuro di volere tornare a Central City?" chiese
Alphonse,ora sedicenne,sistemandosi rumorosamente sul sedile e osservando lo
scenario rovinato da una pioggia battente dal finestrino. I due si trovavano su
un treno diretto verso Central City,per ordine del Generale Roy Mustang. Il loro
obbiettivo? Trovare la causa dell'oppressione della città e distruggerla.
Nei loro due anni di viaggio,seppure non fossero ancora giunti al loro
obbiettivo principale noto come la Pietra Filosofale,avevano appreso molte cose:
dalla perdità di un amico alla felicità ultraterrena.
E tutto questo aveva fatto di loro degli Alchimisti di Stato proffessionisti ed
erano pronti a dimostarlo a tutti.
Edward si mise comodo e sorrise con un ghigno evidente:"Certo che si! Non
dobbiamo preoccuparci di nulla,fratellone,andrà tutto bene!" disse,facendo un
cenno al fratello.
Alphonse osservò di nuovo il finestrino:"Come preferisci,fratellone".
Il treno continuò ad avanzare imperterrito verso la sua meta. Sembrava non
arrivare più. I due fratelli tenevano lo sguardo fisso sul finestrino ad
osservare il panorama reso lugubre dalla devastazione della guerra e dalla
pioggia.
Quest'ultima scrociava senza sosta su rovine di case ed edifici distrutti: certo
aiutava nel domare degli incendi che si erano andati a creare,ma non faceva
altro che creare più sconforto,oltre che nei cuori dei protagonisti,anche in
quelli di tutta la gente.
Dopo un pò di tempo,all'incirca venti minuti da quando smisero di
parlare,giunsero nella stazione di Central City.
Questa doveva essere l'unica parte della città rimasta intatta dopo gli assalti
consecutivi che colpirono Central City. Più che una stazione,ora era diventato
un covo per quelle povere persone la cui casa era andata distrutta. E non erano
poche.
Non appena scesero dal treno,essi notarono subito una figura a loro molto
nota,che li attendeva nelle vicinanze riparato sotto un ombrello nero: questi
portava la classica divisa militare blu ed era facilmente riconoscibile per i
capelli a spazzola,gli occhiali ed il pizzo.
"Comandante Maes Hughes!" esclamò Alphonse,senza nemmeno essere sceso del tutto
dal vagone. Naturalmente,oltre a Roy,anche altre persone avevano ottenuto delle
promozioni.
L'uomo fece ai due fratelli un cenno e questi ultimi corsero rapidamente da lui.
Una loro nuova avventura stava per incominciare.