Helping hand
Perché sempre io? Insomma...
Non sono la sua babysitter!
E poi, sinceramente, odio la
Shinra’s mansion.
E’ piena di polvere, ragni,
ragnatele, topi... Vampiri e fantasmi di vario tipo...
Odio tutto questo.
E poi, dannazione, se il
vampiro del gruppo si assenta per tre ore non sono affari miei!
Sarà nella sua bara a
rimuginare sul passato, come al solito...
Che persona noiosa... Sempre
“Lucrecia, Lucrecia, Lucrecia...”!
Quando capirà che l’ha mollato?
E’ finiiiitaaaa!!!
A volte,gli uomini sono così
complicati...
Appena apro la porta della villa, vengo accolta a braccia
aperte da due cose: un ragno grosso come il mio pugno, di quelli dalle zampe
sottili e il corpo fatto a goccia, perfettamente mummificato; e “Für Elise“
completamente storpiata, come se a suonarla fosse il mostro di Frankestein in
persona, con le sue mani grosse come pale ecc... ecc...
Chi osa rovinare una delle mie canzoni preferite?
Dunque, vediamo... Il piano è di sopra...
Mi avventuro attraverso le stanze polverose della
Mansion, cercando di non farmi mangiare da nessuna creatura feroce e,
finalmente, riesco a trovare la sala da ballo/pranzo...
Afferro preventivamente il Conformer e spingo lentamente
la porta.
E’ solo Vincent che cerca di suonare il piano...
Ma non è molto facile, con degli artigli di ottone... I
tasti scivolano da sotto la sua mano sinistra, producendo dei suoni molto poco
armoniosi...
Quando scivola, inizia tutto da capo.
Devo riconoscere che, almeno, è testardo...
Lo osservo per non so quanto tempo... Suona qualche nota,
scivola, ricomincia.
E’... Ipnotico.
Poi, improvvisamente, sbatte violentemente il pugno
chiuso sui tasti e resta a testa bassa.
Bè, se voleva farmi venire un colpo e, nel contempo,
rompere il pianoforte, è riuscito perdettamente nei suoi due intenti.
Colpisce di nuovo il piano, con molta meno forza...
Intercetto il colpo successivo, posando la mia mano sullo
strumento. E ricevendo in pieno un artiglio nella mano.
Fa malissimo.
-Yuffie?-
Mi fissa. Leviathan... Sta piangendo... Sembra così...
fragile e vulnerabile... Si, queste sono le parole giuste...
Fragile e vulnerabile.
Mi ha solo graffiata, noto, osservandomi la mano. Niente
di grave...
-Non si picchiano i pianoforti altrui, Vincent!- esclamo.
Gli asciugo le lacrime: -E non si fa finta di essere un
automa...- sussurro, prendendo una sedia e sedendomi accanto a lui.
Sta cercando di ricostruire la sua maschera
d’indifferenza. Ma non ci riesce.
-Yuffie, non hai nessun diritto di entrare in una
proprietà privata.- cerca di articolare, stoico.
Ma continua a piangere.
-Ti piace suonare il piano?-
Annuisce: -Ma non posso più farlo...-
-Sì che puoi farlo...- mormoro, sorridendogli.
Lo faccio alzare e sposto il suo sgabello verso destra,
per poi farlo risedere.
-Mano sinistra, please!- esclamo.
La posa sulla tastiera: - Sono troppo lontano...-
-Ma quella non ti serve!-
La afferro con la mia destra. – C’è già la mia!-
-Che cosa vuoi fare, esattamente?-
-Suonare a quattro mani! Solo che le mani cono due!
Allora, inizi?-
Mi fissa, confuso, però, poi,
comincia a suonare. Lo seguo.
Fa una pausa, poi mi stringe la
mano e continua.
Bè, se non altro, è molto
bravo... E c’è un netto miglioramento rispetto a prima...
Io sono un pò arruginita...
Alla fine della canzone, i suoi
tratti si sono distesi... Sorride...
Ha un bellissimo sorriso.
-Grazie, Yuffie...-
-Figurati! Questo e altro per
te...- mi faccio scappare.
Eh? Che ho detto?
-Per me?-
Gli lascio la mano,
accorgendomi che è ancora tutt’uno con quegli artigli...
-Ehm... L’ho detto?-
-L’hai detto...-
Una sola parola. Argh.
E lo so che non è una parola...
Il suo sorriso diventa...
Malizioso? Possibile?
Mi alzo di scatto.
-Ehm... Non confondermi,
vampiro! Sono venuta fino qui, attraversando tutta questa casa schifosa e piena
di ragnatele, solo perché Cloclo me l’ha ordinato! Siamo in riunione, ti
ricordo! E te ne vai! Irresponsabile!- esclamo, arrossendo.
Perché, poi? Perché arrossisco?
Si alza anche lui e mi
scompiglia i capelli.
-Andiamo?-
-Non c’è nessun noi!- balbetto,
correndo via.
Lo sento ridere.
Stupido Valentine.
Note
Niente love story, questa
volta!!! Vincent la considera soltanto una sorellina!!
Però, insomma... Sono sempre
molto kawaii, insieme, no?
Non uccidetemi perché ho fatto
piangere Vinnie!!! Era necessario ai fini della trama! E poi, è molto tenero,
così...
All’inizio, Yuffie non lo
sopporta (ed è lei che ha il ruolo di sorella maggiore), poi, quando lo vede un
pò più umano, cambia idea!