In mattina calda e afosa di settembre, misi piede in una scuola, una nuova scuola, il grande istituto di Londra. Ero venuta lì, a Londra, per studiare, per approfondire l'inglese, insieme al mio grande fratellino, che chiamavo bro'. Eppure non mi sarei mai immaginata di conoscere così tante persone, fare così tante esperienze in tutti i sensi, ma soprattutto non avrei mai creduto che i miei sogni prendessero vita. "Lei è mia sorella Tanya!" - mi presento' mio fratello ai suoi amici. "Piacere, tutto mio Tanya, io sono Nick.'' -mi rispose uno di loro, con un tono di voce sottile. Man mano ci presentammo tutti. All'apparenza mi erano sembrati tutti un po' snob, mi squadravano dalla testa ai piedi, e cio' mi dava fastidio,un enorme fastidio. Ma poi conoscendoli mi resi conto che non era affatto così. Suono' la campanella, e dovettimo tutti entrare in classe. Chissa' cosa mi sarebbe aspettato, nuova scuola, nuovi amici, nuovi prof, nuova città. Una città grande, grandissima, in cui vivevano anche i miei idoli, la grande band inglese, gli ONE DIRECTION. Vivevo di loro, e il mio bro lo sapeva benissimo, e qualche volta mi prendeva anche in giro e.e. Quanti giorni passati chiusa in camera, in Italia, a immergermi in quelle cuffiette, in quella musica che tanto amavo, in quelle voci così belle, così profonde, così piene di energia; quante lacrime versate, vedendo foto di loro, dei mitici cinque, Zayn,Harry,Louis,Liam & Niall abbracciati ad altre fans, e io? Io stavo a casa a soffrire, a piangere, ad immaginare quanto sarebbe stato bello essere li', il 3 ottobre, a Milano, Shù Cafe, a farmi soffocare dalle altre directioners che spingevano di qua' e di la', tutto quel bagno di folla,che ti faceva mancare il respiro, e li', li dentro, quelle cinque meraviglie, erano pronte ad abbracciarti, a scatenarsi,a autografare, e magari dirti anche qualche parolina in italiano :'). Ma io non c'ero, quel giorno, no. E ora invece? Mi trovavo nella loro città, nella grande Londra, magnifica,splendida, e loro erano li, respiravano la mia stessa aria, guardavano il mio stesso cielo, ero emozionatissima. Entrai in classe, la prof fece l'appello, e al posto numero 9, c'ero io. Tutto ando' per il meglio, nessuno mi infastidi', anzi molti del mio corso, erano molto simpatici, e amichevoli. Ma come tutti sanno, tra tante mele buone, c'è sempre una marcia, e quella "marcia" era un tipo di nome James, non mi rivolse la parola per tutto il giorno. Gli piaceva fare il fighetto, a quanto mi era stato riferito da Wiik. Feci amicizia con tanti,ma nessuno poteva riempire il vuoto che aveva lasciato Stacey, la mia migliore amica, che ormai era li', in Italia. Era solo un giorno che ero li, in Inghilterra, e gia' mi mancava da impazzire, non sopportavo piu' di parlarle tramite uno stupido cellulare, mi mancava, troppo.