EPISODIO DUE – UOHOHO UOHOHO UOHOHO DETECTIVE GAY!
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- Che odore di zinco, Riff!
- Non era zolfo, Padron Cain?
- Bè, è lo stesso, suvvia… Piuttosto tu, guarda là sotto! È rimasto sotto la poltrona un dito della tua fidanzata!
- Non è un dito, Padron Cain…
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Cain stava contando le piastrelle della sua camera, quando la porta si aprì all’improvviso e uno spaventatissimo Riff fece irruzione nella stanza.
- Padron Cain! Padron Cain! È successa una cosa terribile! MERIUEDAR È STATA UCCISA!
- Ma cosa vieni qui a rompere le scatole??? Lo sai che odio essere interrotto mentre conto le piastrelle! E poi chi sarebbe questa Meriuedar?
- Ma è sua sorella!
- 123, 124, 125…
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Il cadavere di Maryweather giaceva nel centro della stanza e il sangue della ragazza inondava il tappeto. Zafkiel le tunga-tungava intorno.
- Ehi! Hai sbagliato serie!
- Vogliatemi perdonare…
Cain osservava la scena con scarso interesse, pensando solo “finalmente quell’oca è morta”, ma Riff, urlante, lo pregò di occuparsi delle indagini. Il ragazzo, allora, si preparò un ufficio nel gabinetto e, a turno, fece entrare i testimoni.
Si presentò Setsuna Mudo in boxer.
- Tu che stavi facendo al momento dell’omicidio?
- Mi dedicavo all’incesto, come sempre.
- E come mai sei qui?
- Perché Riff mi ha chiamato dato che nella stanza c’era una sola persona presente e aveva bisogno di testimoni.
- Il prossimo?
Entrò Silvio Berlusconi con il suo seguito di forzaitaliani fanatici che gli pulivano la terra prima che lui ci mettesse su piede.
- Lei cosa stava facendo al momento dell’omicidio?
- Salvavo il mondo, come ogni mattina, dai comunisti che si annidano ad Arcore ed in tutto il mondo!
- E dove si trovava?
- A casa.
- Non le chiedo perché è qui, perché so già la risposta… Il prossimo?
Entrò Oscar, imbrattato di sangue da capo a piedi. Teneva in mano un coltello insanguinato e un ciuffo di capelli di Maryweather.
- Oscar! Che mi dici?
- Tutto bene, Cain! Sai, ho appena visto me stesso uccidere tua sorella…
- Non mi dire! Ma smettila, so che non sei stato tu… E poi che prove avresti?
- Bè, il sangue, i capelli…
- Non c’è ancora la prova del DNA in quest’epoca, quindi non posso provare nulla…
- Ah, ok! Allora vado a fare una doccia che puzzo…
- A presto!
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- Riff, il caso era troppo complicato, non poteva essere risolto! È un delitto perfetto!
- Ha ragione Padron Cain… So che lei è un genio ma questo era davvero troppo… Dove mettiamo il cadavere?
- Mi sembra ci sia un posto in giardino, vicino alla pianta carnivora…
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Riff e Cain scavano una buca a mani nude, quando dalla torre cadde il padre del ragazzo.
- Eccheè, ci hai preso gusto?
- No… RedBull mi ha messo le ali... E sono qui per ucciderti!
- E perché mai?
- Perché non paghi le tasse! E l’evasione fiscale è un reato grave! Sono ALESSIA, la guardia di finanza numero uno della Delilà! AH AH AH!
E partì la musichetta:
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Iiiiiiiiiil fisco non perdo-o-ona!
Iiiiiiiiil fisco non perdo-o-ona!
E se tu, stolto attaccabrighe!
Fregherai il fisco!
Il fisco non ti perdonerà!
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Ce la faranno i nostri eroi a proseguire nella loro evasione fiscale? O saranno per sempre messi a tacere? Questo e altro nel prossimo episodio di “le nuove avventure del Conte Gay!” Non mancate!
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EPISODIO DUE a cura della Perversa.
Il fisco è entrato nella vita di Riff e Cain. Perché poi il fisco non lo so. Mi era venuta in mente la canzoncina mentre facevo la doccia.
Qui gli avvenimenti sono un po’ confusi e poi lo saranno ancora di più, credo.
Dovevo mettere per forza un’indagine di Cain, se no che sottospecie di parodia era? Ihihih
Addio