Bruxelles, 1911


Lovino è un ragazzo relativamente molto sicuro di sè. O meglio, quando è nel bel mezzo di un invasione femminile, sfodera tutto il suo fascino magnetico da latin lover, e allora si può davvero definire un ragazzo “disinvolto”.
E' con i ragazzi che l’italiano ha qualche difficoltà. È un difetto da nulla, da certi punti di vista.
Eppure, la sfortuna è talmente sadica che sfrutta i punti deboli di ciascuno di noi per rovinarci l’esistenza.
Lovino ha una ragazza. Si chiama Sophie ed è una deliziosa belga che ha conosciuto in chiesa. Un classico. E, come tutti i classici che si rispettino, la baldanzosa e bionda ragazzina, rimasta incantata dalla carnagione abbronzata del “latin lover”, ha un fratello geloso.
E, per completare in bellezza la lista di eventi comuni che alla sfortuna piace far accadere, Sophie sarebbe davvero felice se il suo fidanzato chiedesse il permesso al fantomatico fratello di sposarla.
Come detto, un classico.
Quel giorno Sophie, cerca di addolcire la pillola al ragazzo, riempendolo baci e carezze(furba la ragazza!). Quando capisce che ormai Lovino è andato, butta giù la fatidica domanda.
-Amore?-
-Dimmi.-
-Ti piacerebbe conoscere Jacob?-
Il colore che assume Lovino in quel momento è indefinito: sembra un rosso molto scuro, o un marrone molto chiaro.
Si sfila dall’abbraccio della sua ragazza. È un ingenuo, ma non è stupido. Capisce che è nel rispetto del suo buon nome andare a parlare con il familiare più vecchio della propria morosa per chiederne la mano. Tutto ciò si complica quando tu sei un immigrato italiano che è venuto a cercare fortuna in Belgio e sei malvisto da questi ultimi.
-Cazzo, Sophie, non puoi farmi questo!- sbotta, allarmandosi parecchio.
Lovino ha paura. Ha paura dei pregiudizi. Ha paura che Jacob lo giudichi un mafioso, pizza, pasta e mandolino, come ormai sono definiti tutti gli italiani.
-Che problema c’è, scusa?- domanda ingenuamente la ragazza. Donne! Pensano che l’amore risolva tutti i problemi…
Lovino emette un ringhio attraverso i denti –Lo sai che finirà male…a tuo fratello non piacerò.-
Ed è lì che la sua fidanzata fa davvero vedere chi è. Si alza in piedi, rossa in viso –Oh, insomma!- sbotta –Possibile che tu non abbia un minimo di coraggio? Faglielo vedere chi è che comanda. Faglielo vedere che gli italiani non sono tutti dei ladri mafiosi.- e poi, la frase cult –Mostra le palle!-
Una signorina di famiglia borghese teoricamente non dovrebbe esprimersi così. Ma a Lovino quel comportamento fa impazzire proprio perché Sophie “manda a quel paese” tutti i canoni della società;Beve la birra (con giudizio) e ama un immigrato.
L’italiano sospira. È un sospiro di rassegnazione e Sophie lo sa bene.
La giovane si risiede, gli prende il viso tra le mani e sussurra –Non sei costretto a farlo, solo che…mi piacerebbe…-
Quel tono così accondiscendente, Lovino lo sa, è solo un trucco per farlo sentire in colpa. Perché lui è nel torto e ne è consapevole; deve sposare la ragazza perché ormai è fatta e per prendere davvero in considerazione l'idea deve chiedere permesso a Jacob.
-Ok, lo faccio.- borbotta sconfitto. Si mette a braccia conserte e, dentro di sé, gode nel vedere Sophie sprizzare di gioia da tutti i pori.
-Grazie,- gli dà un bacio sulla guancia accaldata –Ti amo, Lovino!-
-E' una reazione a quello che ho appena detto?- domanda con spietato sarcasmo.
Sophie scuote la testa –E' la verità.-






Allora, prima di tutto, salve! Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio e spero che la storia vi sia piaciuta. La RomBel era una coppia che mi stava cominciando a piacere da parecchio tempo e volevo scrivere qualcosa su di loro da tempo immemore. Per cui, mi auguro vi sia piaciuta!
Vi prego di lasciare un commento, anche negativo, perché credo possa migliorarmi!
Ah, giusto: Questa fic avevo intenzione di continuarla, per conoscere la reazione di Olanda. Ovviamente, vorrei chiedere a voi se vale la pena di continuarla o meno!
A presto
Cosmopolita