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Autore: myriamsilv    02/02/2012    4 recensioni
La figlia di Candy e Terrence, gli occhi della madre col velo di malinconia del padre, una storia forte
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO II
UNA NOTTE A NEW YORK
Candy dopo qualche giorno alla casa di Pony era tornata a Chicago, lì aveva ripreso a lavorare nella clinica del dottor Martin, sembrava tornata la Candy di un tempo, anche se più adulta.
I mesi passavano velocemente, anche l’estate ormai volgeva al termine, Candy divideva il suo tempo tra il lavoro e la sua amicizia con Albert, per accontentare questi era andata a vivere a casa Andrew, la cosa aveva infastidito non poco la signora Legan che vedeva Candy come un arrivista che era riuscita a sedurre suo fratello troppo buono e ingenuo per rendersi conto delle mire di quell’orfana. Sempre più spesso Candy e Albert erano stati visti insieme in publico , lui aveva nei confronti di lei sempre dei gesti molto affettuosi, lei era sempre raggiante e sorridente accanto a lui, questo non faceva altro che alimentare i pettegolezzi dell’alta società che ipotizzava una relazione tra il tutore e la sua protetta, alcuni commentavano che erano una bella coppia, la maggioranza li osservava con profondo disappunto considerando Candy un arrivista che era riuscita ad accalappiarsi lo scapolo più ambito d’America.Candy era consapevole dei sentimenti del suo tutore, Albert Wiliam era veramente un uomo meraviglioso, bello, gentile e sempre prodigo di mille attenzioni, se solo il suo cuore fosse stato libero se ne sarebbe certamente innamorata, ma lei non dimenticava Terence, doveva allontanarsi lentamente da Albert, non poteva illuderlo, lui meritava una donna che lo amasse con la stessa intensità e questa non era lei.
Candy tornava da lavoro e si avviava verso casa, ormai l’autunno era arrivato, un vento pungente le scompigliava i capelli ormai non più legati coi codini da bambina ma raccolti in una pettinatura più adulta, passando davanti ad un edicola non poté fare a meno di notare una rivista sulla copertina si vedeva nitido il sorriso di Terence, comprò la rivista e si diresse verso una panchina vicina dove si sedette per leggerla. Aprendo la rivista lesse il titolo dell’articolo –“Il ritorno del grande Terence Granchester”, l’attore Terence Granchester dopo un lungo periodo di assenza torna in teatro per interpretare il ruolo del protagonista dell’Amleto. Attendiamo impazienti lo spettacolo certi che questo giovane dimostrerà ulteriormente il suo grande talento dando un interpretazione unica e coinvolgente al classico personaggio di Shakespire. Candy chiuse gli occhi e la rivista, calde lacrime le solcavano il viso, era felice di sapere che Terence era tornato come un tempo, non sopportava l’idea di saperlo ubriaco a recitare in un teatro di terza categoria come l’aveva visto l’ultima volta, di lato l’articolo portava le date dello spettacolo penso -” Di certo gli Andrew avranno un posto per la prima, ne parlerò con Albert”. Non riusciva a liberarsi di quell’articolo, la sera era irrequieta mentre attendeva Albert per chiedergli di poter andare allo spettacolo come membro della famiglia Andrew, anche se da lontano voleva partecipare al successo di Terence, lui non l’avrebbe mai saputo, sarebbe stato una spettatrice tra tante. Albert entrò dalla porta , la salutò come sempre con un bacio sulla fronte ma, subito notò qualcosa di strano nello sguardo di lei, le chiese- “cosa succede, piccola?”, Candy era quassi imbarazzata e teneva gli occhi bassi gli disse –“dobbiamo parlare”, allora Albert le fece strada e andarono nel suo studio per stare tranquilli. Quando furono soli con la porta chiusa Candy mostrò ad Albert , lui lesse l’articolo e la guardò con quegli occhi azzuri che sembravano leggerle dentro – “Capisco, cosa hai intenzione di fare?”, Candy lo guardò imbarazzata –“Bhee…., pensavo che gli Andrew hanno dei posti per la prima” lui –“esatto, allora?” –“Vorrei andarlo a vedere” –“Piccola, sei sicura? Non sarà troppo dura per te?” Candy abbasso lo sguardo e disse –“non mi farò vedere ma, voglio vedere che sta bene”. Dopo che ebbero discusso allungo Albert acconsentì a farla andare, il giorno della prima accompagnò Candy alla stazione e la salutò con un bacio, era notevolmente preoccupato per lei ma, comprendeva i suoi sentimenti, non poteva vietarle di partire.
Candy scese dalla carrozza davanti al teatro, lo spettacolo stava per cominciare e ogni passo le sembrava più pesante del precedente mentre veniva guidata al palchetto prenotato per gli Andrew, nessuno della famiglia era venuto e lei era sola nel grande palchetto, le luci si spensero e Candy senti venirle meno il respiro. Dopo un pò iniziò lo spettacolo, Terence era bellissimo e la sua interpretazione veramente coinvolgente, calde lacrime scendevano sul viso di Candy era felice di vederlo stare bene. Quando lo spettacolo finì Candy ci mise un pò ad alzarsi, quando finalmente ci riuscì scese nella all e li chiese che le trovassero una carrozza, voleva andare a casa senza farsi notare. Terence finito lo spettacolo stava nella all circondato dalle numerose ammiratrici a cui rispondeva in modo distratto, d’un tratto qualcosa attiro la sua attenzione, una donna di spalle con un vestito color verde smeraldo stava uscendo dal teatro, anche se non aveva i codini che lui ricordava non ebbe dubbi, era Candy. Terence uscì di corsa dal teatro in tempo per vedere Candy che stava salendo su una carrozza, l’afferrò per un polso i due restarono a guardarsi negli occhi per un tempo che sembrò infinito visibilmente emozionati, lui con un gesto la tirò giù dalla carrozza e fece cenno al guidatore di andare via. I due ragazzi erano per strada, si studiavano a vicenda illuminati dalle luci notturne della grande mela, era incredibile quanto erano cambiati in quei mesi, Terence pensò che era bellissima, il vestito verde le metteva in risalto gli occhi, i ricci che le cadevano morbidi sulle spalle le incorniciavano il viso come una cornice d’oro, era adulta e più bella che mai, anche lui era cambiato il suo viso era più adulto e quegli occhi azzurri più che mai.
Fu Terence il primo a parlare – “Candy…..” pronunciò il suo nome come una dolce supplica, Candy tentò di raccogliere tutto il suo sangue freddo mentre diceva –“Buonasera terence, come stai?” ma, non poté trattenere un fremito nella voce, vide una supplica nello sguardo di lui, la prese per mano e portandola verso la sua auto le disse –“andiamo a cena”. I due ragazzi erano seduti in un piccolo ristorante, mangiarono quasi in totale silenzio, avevano tanto da raccontarsi ma, l’emozione di trovarsi lì uno di fronte all’altra li lasciava senza fiato. Uscirono dal ristorante davanti alla macchina Terence la prese tra le braccia, le alzò la testa con un dito per costringerla a guardarlo, Candy stava dicendo –“non poss…” ma, lui le chiuse la bocca con un bacio che diventava sempre più forte, Terence le disse -"Non so cosa accadrà ma, so che stanotte non posso lasciarti andare, Candy....resta con me". In breve tempo arrivarono a casa di Terence, una casa piccola ma pulita ed ordinata, su un tavolo dell'ingresso c'erano diversi copioni, su una piccola mensola l'armonica che candy gli aveva regalato e delle lettere legate con un nastro, Terence si avviò in cucina per preparare il caffe. Candy da sola nel salottino prese tra le mani l'armonica, mentre la sfiorava si ricordò l'ultima volta che l'aveva sentita, alla sant Paul scool quando era rinchiusa nella cella di punizione e Terence la suonò per lei tutta la notte. Quando Terence tornò nel piccolo salotto aveva in mano un vassoio col caffé fumante, lei lo guardò sorridente e disse -"era proprio quello che ci voleva" , seduti uno di fronte all'altra cominciarono a stuzzicarsi come facevano un tempo, tutto l'imbarazzo che c'era tra di loro poco prima sembrava essersi dissolto. Candy stringeva ancora l'armonica tra le mani, a un certo punto gli chiese -"suoni per me?", Terence le prese l'armonica sfiorandole dolcemente le mani, lui iniziò a suonare la musica che sempre suonava mentre lei ad occhi chiusi si perdeva in migliaia di ricordi. Ad un tratto Candy non poté più trattenere le lacrime e scoppio in singhiozzi nascondendosi il viso tra le mani, Terence posò l'armonica, le allontanò le mani dal viso e stringendola tra le braccia cominciò a baciarla prima con dolcezza e poi con una passione crescente. I baci dei due ragazzi diventavano sempre più esigenti, brividi di passione scorrevano nei loro corpi, le loro mani scoprivano il corpo dell'altro con lunghe carezze, cominciarono a spogliarsi a vicenda, sapevano che non potevano più rinviare l'inevitabile. Sdraiati sul letto di lui fecero l'amore con una passione quasi disperata, passarono la notte rotolandosi come cuccioli che giocano, in quel gioco memorizzavano ogni angolo del corpo della persona amata, quasi all'alba si addormentarono abbracciati sfiniti ma, felici della scoperta dell'amore. Purtroppo il mattino arrivò presto e con esso una ritrovata lucidità, Candy si vestì tentando di non far rumore, non ce la faceva a dirgli addio ma, sapeva che doveva andare, così uscì in punta di piedi mentre lui invocava il suo nome nel sonno. Candy fermò una carrozza si fece portare prima a casa Andrew per cambiarsi e poi di corsa alla stazione, tornando a Chicago in treno si rese conto che aveva adosso ancora l'odore di Terence, un odore che non avrebbe mai dimenticato.
Quando terence si svegliò non capì perchè Candy non era lì, penso -" che stupido ero così felice di vederla che non le ho chiesto dove vive" ora no sapeva dove cercarla, mentre faceva questi pensieri suonarono alla porta, andò ad aprire credendo che lei fosse tornata, invece era un telegramma da Londra.

 
   
 
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