Vulcano.
Esplosione incontrollata
Di energie silenziate
Lungamente
Sotto le ali
Di un passero quiescente.
Fulmine.
Appiccato nel cielo afoso
Di un’estate di bonaccia
Forzata
Crepitando note di una nenia
Dannata.
Terremoto.
Fremito, panico, schizofrenia
Di detriti di parole e paure
Riverberanti
Di eventi reconditi,
Di fobie vaganti.
Gioca, bambino, gioca.
Il senno tuo, ingenuo,
La natura prende per mano,
Travolgendolo
Di pulsioni agghiaccianti
E incontrollate.
Arcobaleno.