Pov.
Lili
Ebbene
sì,sono io, meglio conosciuta come Lili.
Quella
che vi racconterò è una storia che potrebbe
spingervi a mandarmi a quel paese.
Era
una normalissima(e anche noiosissima)giornata di luglio a Lido Adriano.
Passeggiavo un pomeriggio per strada quando sentii qualcosa di peloso
accarezzarmi le gambe(portavo pantaloncini corti alla Heather),mi
guardai
attorno un po’ preoccupata e per tranquillizzarmi mi misi a
cantare “Bloody
Mary” di Lady Gaga ma lo sentii di nuovo quella specie di
carezza,guardai sotto
e mi trovai in mezzo alle caviglie uno strano animale un po’
familiare.
Guardai
attorno per vedere se ci fosse qualcuno che lo stesse cercando ma la
strada era
deserta così lo portai a casa evitando di farlo vedere a mia
madre(la persona
che non riesco a sopportare).
Notai
che quel animaletto era ferito:aveva dei graffi sulla schiena e un
taglio sulla
spalla, provai a curarlo bagnandolo ma sapevo che era inutile.
Entrò
all’improvviso in camera mia sorella Giorgia e che lo
notò e disse:”Hei! Ma
quello sembra un bandicoot!”
“Ecco,
entri e non mi saluti perché i tuoi occhi cascano
direttamente su questo
animale…un momento,hai detto bandicoot?” le
risposi io
“Sì,
è un bandicoot di sicuro! Non ti ricordi
quell’immagine? Ah,ciao!”
“Vabbè,a
parte questo…cosa ci fa un bandicoot qui in Italia se il suo
habitat è l’Australia?”
“Ma
che ne so!” concluse la Gio.
Bè,
se mi conoscete bene secondo voi come lo avrei chiamato quel bandicoot?
Casualmente
lo chiamai Crash.
Io
e Gio lo curammo con qualsiasi sistema e lui sembrava stare sempre
meglio. Ma
ancora io mi chiedevo che cosa ci facesse un essere simile qui, ebbi
qualche
sospetto ma continuai a negarlo a me stessa.
“HEI!
CHE COS’E’ QUELLA BESTIACCIA!?”
“Oh
cacchio,ciao mamma quello che vedi è
un…cagnolino! Ecco lui si è perso
e…”
volevo aggiungere altro ma come riuscivo a spiegarle che dovevo tenerlo
che non
si sapeva mai che cosa poteva nascondere?
“Spero
per te che avrai una scusa per averlo preso: è ferito in
modo disastroso, potrebbe
essere sporco, puzzolente, potrebbe essere affetto da malattie
patologiche…”
“MAMMA
E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!”
bè, che altro poteva rispondere la Gio?
“Come
sarebbe a dire?”
“Cioè…se
lo teniamo per un po’
potremmo…trovare…il suo
padrone…”
“E
va bene ma…”
“CE
NE PRENDEREMO CURA NOI! (tanto il criceto è da nostro
padre)” dicemmo io e Gio.
“…”
“Allora
è fatta,lo portiamo un attimo fuori che forse ne ha
bisogno”
Io
e la Gio scappammo fuori dalla porta della nostra villa estiva cercando
di
salutare il più in fretta possibile quel pelatone del
fidanzato di nostra madre,
Stefano.
“Allora?”
disse Gio
“ecco
quello che penso” le risposi io “quel bandicoot
potrebbe essere davvero
Crash…forse…no forse mi sbaglio ed è
solo una coincidenza”
“Mai
dire mai” disse Gio.