Sono passati due messi da quella notte infernale.
Stavamo tornando dalla festa di compleanno di Chiara.Eravamo in macchina,tutti ridevano e scherzavano e io invece me ne stavo in disparte,non mi divertitvo. Continuavo a pensare a lui.
Me lo sognavo la notte e il giorno,portavo la sua foto scattata un giorno d'inverno nel portafogli.
Non avevo che lui in testa.
Non riuscivo a dimenticare quella sera d'estate in qui per sbaglio ci scontrammo in strada.Uno sguardo e via,non l'ho più visto da quel momento.
Qualcosa interruppe i miei pensieri e la luce mi accecò.
Mi ritrovai in ospedale,con la testa fasciata e la gamba destra ingessata.
Non mi ricordo molto di quella sera,so solo che Anna e Luca erano spariti e che Chiara stava meglio di me,aveva solo una grande contusione in testa.
Mia madre non sapeva come dirmelo. Piangeva quasi più di me.
Mi disse che i genitori di Anna e Luca avevano deciso di trasferisi subito dopo l'incidente,senza un perchè.
Sono passati due mesi da quella notte infernale. Tutto è cambiato.
A scuola mi trattano come una poveretta che è rimasta da sola. Non capiscono che sono forte,l'ho superato.
A volte mi mancano,piango,poi passa.
Avevo solo bisogno di qualcuno che mi stesse vicino.
Ero sola con i miei pensieri e Chiara,che si sentiva sempre più colpevole.Lei si che stava male.