Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: gingerfox    03/02/2012    3 recensioni
E, mentre brindava alle parole del fratello, non potè non sorridere; evidentemente le doppelganger erano indiscutibilmente attratte dai triangoli amorosi. Una storia amorosa davvero... Originale. SPOILER 3X13
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elijah
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic


-Quando la nostra famiglia si stabilì qui, c’era una ragazza di nome Tatia. Era di una bellezza straordinaria. Ogni ragazzo desiderava essere il suo pretendente, anche se aveva avuto un bambino con un altro uomo. E nessuno l’amava più di Niklaus- bugia. Elija si chiese perchè suo fratello dovesse tirare fuori, ogni volta, quella storia. Voleva dimenticarla, e con essa anche la sua protagonista.
-Oh, io direi che c’era qualcun altro che l’amava altrettanto- ribattè Klaus, scocciato.  
Per un secondo, Elija ripensò al viso di Tatia, e venne irrimediabilmente assalito dai ricordi, a cui si abbandonò tranquillamente; pensare anche per un secondo a lei, era come auto convincersi che non fosse morta per mano di sua madre. Le parole del fratello passarono in secondo piano, così come le domande di Damon e Stefan.

***

 

-Elija, sei davvero così lento?- rise lei, continuando a correre. Era un pomeriggio d’estate, e la luce del sole passava attraverso i rami alti degli alberi creando figure astratte sul terreno. Quel giorno, Tatia aveva innocentemente (se così si poteva definire) sfidato Elija in una gara di corsa. Prontamente il ragazzo aveva accettato, beandosi del sorriso nato sul volto della sua amata solo grazie ad un “si”.
Il vestito azzurro le ricadeva sinuosamente sui fianchi ed ondeggiava ad ogni suo passo, rendendo davvero difficile per Elija mantenere la concentrazione e lasciarla vincere, per poterla vedere ancora felice. Quando lei, non capendo perchè il ragazzo non le avesse risposto, si voltò, tutti i buoni propositi del giovane svanirono, e con uno scatto Elija la prese per la vita bloccando la sua corsa.
-Mi hai presa! E io che credevo di avere la vittoria in pugno!- si lamentò Tatia, mettendo su un finto broncio per poi scoppiare in una risata cristallina, che terminò nel silenzio più assoluto.
Lei guardava lui, come per incitarlo a dire qualcosa, qualsiasi cosa, e lui semplicemente voleva che quell’attimo si bloccasse, per poterla osservare così da vicino in eterno.
I capelli bruni le ricadevano come una cascata sulle spalle, sciolti, in modo che potessero muoversi liberamente in balia del vento. Gli occhi, che in quel momento erano socchiusi, di solito brillavano di una luce particolare, ed Elija vi si perdeva sempre, sperando di non uscire più da quel marrone cioccolato; ne rimaneva semplicemente abbagliato.
-Già… forte, veloce… sono il migliore- il ragazzo ruppe la quiete perfetta che si era creata attorno a loro solo per poter sentire nuovamente la sua voce, così melodiosa che faceva fatica a credere che appartenesse ad un essere così piccolo ed innocente. La voce di un’incantatrice.
Aveva detto quella frase perchè era la prima cosa che gli era venuta in mente (si ricordava di quanto lei si divertisse a dargli del vanitoso), e la liberò da quella delicata stretta con cui l’aveva tenuta fino a quel momento. Dall’espressione contrariata della ragazza, capì che anche lei avrebbe voluto tuffarsi di nuovo tra le sue braccia… allora perchè non sceglieva lui, invece che riempirlo di false speranze?
Lui che la faceva divertire, eccitare e la trattava come una dea, per il semplice piacere di vederla sorridere per lui. Cos’ aveva Klaus di più?
-Oh, certamente Elija- rise Tatia prendendolo per mano e trascinandolo verso il villaggio. Qualche volta, mentre camminavano, si girava, come per constatare che lui fosse dietro di lei, e ridacchiava vedendo quanto il ragazzo osservasse le loro mani intrecciate, con un misto di gioia e timore di essere abbandonato.
Si ricordava della sera prima, quando aveva litigato con suo fratello Niklaus; il motivo era sempre lei, Tatia, ma ogni volta l’esito finale delle loro lotte cambiava.
La sera prima, ad esempio, Mikael era intervenuto, in modo tutt’altro che pacifico, ed aveva fatto intendere che non avrebbe sopportato ancora a lungo le loro sciocchezze. Come se l’amore, fosse una sciocchezza.
-Mia madre mi sta chiamando. Spero di poterti vedere alla festa di questa sera- Tatia si era pericolosamente avvicinava ad Elija ed aveva sussurrato quella frase nel suo orecchio, prima di posare un piccolo bacio sulla guancia del giovane e sparire tra le capanne del villaggio.

***

Tatia si sentiva così stanca, così dolorante… non vedeva niente. Si trovava in un luogo buio, illuminato scarsamente da poche candele. In lontananza sentiva la musica che gli abitanti del villaggio suonavano, e poteva immaginarsi a ballare con Klaus; ma allora, perchè non era lì?
-Ti sei svegliata Tatia- una voce, davanti a lei. Non capiva a chi appartenesse, ma di sicuro ad una donna. Quando una figura passò accanto alla luce delle candele, potè riconoscere una chioma bionda. “Rebekah?” provò a chiedere, ma non riuscì neanche ad aprire la bocca. Andò nel panico, ed cercò di muoversi. Niente. Le risultava difficile perfino tenere aperti gli occhi.
-Non agitarti tesoro. Farà meno male- no, non era Bekah. La sua voce era più acuta, i passi più pesanti. La sua rapitrice sembrava un felino, pronta a scattare silenziosamente ed uccidere la sua preda. Vide qualcosa muoversi, e la lama di un pugnale scintillare nel buio.
“No. No. Aiuto!” perchè non riusciva a parlare? Non era così difficile, lo aveva fatto per vent’anni di vita!

-Sai, non mi sei mai piaciuta molto. Sei bella, ma terribilmente egoista. Niklaus ed Elija, i miei bambini, soffrono così tanto per colpa tua. È difficile scegliere? Io non lo so, sono la loro madre, li amo entrambi… ma tu no. Non puoi- le parole stavano diventando un mormorio soffuso, e Tatia sentiva la testa girare. Poi, con un colpo secco, la donna le squarciò il petto. -Adesso Klaus per liberarsi dalla maledizione dovrà uccidere le tue discendenti… come tua figlia, ad esempio- una lacrima solitaria scese per il bellissimo volto di Tatia, conscia della fine vicina. -Ma puoi essere felice! Grazie a te, i miei adorati figli vivranno per sempre-.
 
***
 
-La famiglia viene prima di tutto- la voce di Klaus lo risvegliò dai suoi pensieri. Erano passati pochi attimi, che però erano riusciti a distruggere ogni tentativo di Elija di dimenticare Tatia. Era per questo che aveva aiutato Katherine a scappare, e avrebbe voluto dare a Elena una pozione per non farla morire? Perchè assomigliavano a lei?
E, mentre brindava alle parole del fratello, non potè non sorridere; evidentemente le doppelganger erano indiscutibilmente attratte dai triangoli amorosi.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: gingerfox