Autrice: GreenKnight_
Titolo: Geräusch
einer Seele das sich zerbricht ist
Fandom: Axis Power
Hetalia
Personaggi: Gilbert
Beischmidt-Prussia; Ivan Braginski-Russia.
Citazione:
Un
po' di
sincerità è cosa pericolosa, molta è
assolutamente fatale.
Raiting: Giallo.
Generi: Triste;
Malinconico;
Angst.
Avvertimenti: Drabble-
quattro,
tutte di 100 parole.^_^
Introduzione: Sette anni di prigionia. Gilbert si
chiede
quando suo fratello verrà a salvarlo, ma Ivan gli rivela la
verità. Quanto può
far male scontrarsi contro la realtà dopo una vita dedicata
ad una persona
cara?
"Cosa daresti per fuggire da questa cella, per riabbracciare tuo
fratello, per parlargli -anche un attimo soltanto.
Sono anni che sei confinato qui, a soffrire, ad aggrapparti alla
speranza. Eppure, pensi, sono ancora qui. Perché nessuno viene a
salvarmi?"
NdA: Queste
quattro drabbles nascevano come triple, ma non sono riuscita renderle
come
volevo, così ecco qua queste strane cose xD Sinceramente mi
spezza il cuore il
pensiero di Gilbert così, però chissà
quante bugie -spacciate per verità- deve
avergli raccontato Ivan ç_ç Spero vada bene come
ho inserito la citazione ^_^ Le
citazioni in tedesco a lato, sono prese da Requiem di
Mantus.
Ah, consiglio Where
is my mind di Emily Browning come
sottofondo
per la lettura :)
•Geräusch einer Seele das sich
zerbricht ist
•Il rumore di un'anima che si
spezza
Am Himmel glänzen Sterne.
Bin tot und verlassen,
Verloren
in der Einsamkeit.[1]
E'
buio.
Il pavimento di pietra è gelido contro le tue gambe. Ti
stringi le ginocchia al
petto, appoggiandovi il viso.
Cosa daresti per fuggire da questa cella, per riabbracciare tuo
fratello, per
parlargli -anche un attimo soltanto.
Sono anni che sei confinato qui, a soffrire, ad aggrapparti alla
speranza. Eppure, pensi, sono ancora prigioniero. Perché nessuno
viene a salvarmi?
Senti qualcuno armeggiare con la serratura della porta. Alzi
lo sguardo, ma
subito un intenso bagliore inonda la stanza, e ti ripari gli occhi con
un
braccio. Ti abitui alla luce dopo qualche secondo. Davanti a te, Ivan
sorride
sereno.
*
Ein Rufen in der Ferne,
Im Herzen der Finsternis,
Und ich treibe ins Nichts.[2]
«Sette
anni... », soffia piano sul tuo volto.
Lo guardi con occhi spenti: sai benissimo quanto tempo è
passato -hai contato
tutti quei maledetti secondi- e non intendi ascoltare le parole del tuo
carceriere. Ivan, però, prende il tuo silenzio come un
invito a continuare.
«Sono sette anni che sei qui. Lo so, a cosa pensi: tuo
fratello ti libererà
presto. Non è così; non l'ha fatto finora, non lo
farà mai.».
Prende una tua mano fra le sue. Cerchi di ritrarti, nauseato, ma la sua
presa è
troppo forte -e tu così debole.
«La vuoi sapere la verità,
Gilbert?»
*
Ich spüre das Verlangen;
Ein Schatten von Erkenntnis,
Der mir ins Fleisch gebrannt.[3]
Verità.
Una parola piacevole che pare così delicata...
Però la verità sa ferire al pari di un coltello
affilato. E se è vero che un po'
di sincerità è cosa pericolosa, molta
è assolutamente fatale. Lo sai benissimo,
tuttavia, adesso, la verità ti
attrae come mai prima, ne senti il bisogno straziante ad opprimerti il
petto;
chiuso in cella da anni, tormentato dai dubbi, hai urgenza di certezze
per non
precipitare.
Guardi Ivan, pendendo dalle sue labbra; il pensiero che ti possa
mentire non ti
sfiora nemmeno per un istante.
«Ti ha dimenticato. Sei solo un ricordo sbiadito, una
liberazione.»
*
Meine Seele erstarrt,
Und der Geist wie gelähmt;
Ich falle in die Tiefe.[4]
Il
respiro si blocca mentre deglutisci a vuoto una, due, tre
volte, convinto di aver capito male -perché devi
aver capito male: ti rifiuti di credere che tuo fratello,
quel bambino, ormai
uomo, a cui hai dedicato la tua intera esistenza, possa averti
abbandonato o
ripudiato. Eppure, tutto sembra confermare le parole del russo, che
ancora
sogghigna davanti a te. Dopo un attimo si alza, ed esce dalla cella,
portandosi
via la fioca luce. La porta si chiude; la stanza piomba
nell'oscurità.
Rimani immobile ancora un po', cullandoti nell'incertezza,
finché non ti
arrendi all'evidenza.
Chiudi gli occhi. E' la fine.
*
Gilbert, welcher ist der
Geräusch einer Seele das sich zerbricht ist?[5]
[1]
In
cielo
brillano le stelle.
Sono morto e abbandonato,
Perso nella solitudine.
[2]
Una
chiamata in lontananza,
Nel cuore dell'oscurità,
E mi spingo nel nulla.
[3]
Sento
il
desiderio;
Un ombra di conoscenza,
Che mi ha bruciato nella carne.
[4]
La
mia anima raggela,
E lo spirito come paralizzato;
Cado nell'abisso.
[5] Gilbert, qual'è il rumore di un'anima che si spezza?