Dove sono il cavallo e il cavaliere, i verdi campi soleggiati, gli animali che corrono liberi da ogni massacro, e i soldati che ritornano a casa dalle loro mogli?
Dov’è il corno che suonava, il fragore della battaglia, quando intorno a te tutto è spento e il sole è già tramontato da troppo tempo per proteggerti ancora, e l’onore del morire combattendo?
Sono passati come la pioggia sulle montagne, come vento nei prati, come nuvole in un giorno d’estate, come il sole e il giorno, come gli anni che mai il tempo farà ritornare, come ogni cosa che un tempo era viva e adesso è fredda.
I giorni sono calati a ovest, senza quasi lasciare traccia, se non nel corpo, oltre le colline e le nuvole nere che si addensano, nell’ombra del male.
Come siamo giunti a questo?