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Autore: Coccolotti_spray    04/02/2012    2 recensioni
Hinamori Momo inseguito al suo risveglio ha scavato a fondo in se stessa e là, ha trovato una risposta: la verità.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinamori Momo, Hitsugaya Toushirou, Kurosaki Ichigo, Rangiku Matsumoto, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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When I'll learn this dance, I'll fight with you


Avendo iniziato da diverso tempo a guardare l’anime di Bleach posso dire con convinzione di essermi affezionata molto al personaggio di Hitsugaya, che considero veramente forte, dalla simpatia unica xD “MATSUMOTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”  e dal bankai spettacolarmente originale.
Di lui mi piace anche il fatto che sia molto legato ad Hinamori, che di per sé, A PARER MIO (quindi non è un dogma xD) considero un po’ sciapetta, capite che intendo, no? “AIZEN-TAICHOU, AIZEN-TAICHOU!” è davvero angosciante D: e decisamente tonta, aggiungerei, perché come si fa, in un momento di pura dolcezza, a chiedere ad Hitsugaya di salvare Aizen?!? Roba da matti, sì! La cosa mi ha sconvolto, mi ha lasciato allibita!!!!
Nonostante io “AMI” così tanto Hinamori, penso che sia la ragazza più adatta per Hitsugaya, nonostante abbia considerato anche le altre coppie come: Hitsu x Karin (che come personaggio è tosto, forse quello più adatto per Hitsugaya, ma bho…non mi convince), Hitsu x Hiyori (che è fin troppo violenta, anche se è il mio personaggio preferito subito dopo Hitsugaya xD ),Hitsu x Matsu (Matsumoto è troppo grande per Hitsugaya Cioè, è 3 volte lui! xD ), Hitsu x Hinata (questa non l’ho minimamente presa in considerazione…che c’entra?!? ).
Sono diventata così una profonda sostenitrice dell’Hitsuhina, ma non promuovo Hinamori, cioè, promuovo l’Hinamori che sta nella mia testa, che è totalmente diversa xD
Vebbè, dopo avervi annoiato con quest’introduzione, godetevi la mia FF Hitsuhiniana, che spero che vi piaccia.
Sarà piena di errori, già me lo sento, ma ero troppo entusiasta e volevo pubblicarla, quindi l’ho riletta poche volte gomennasai! °^°
 
Questa è la canzone che ha ispirato il tutto: http://www.youtube.com/watch?v=rlcBVVdxByY
PILLAR POWA!!!! :3
 

Hinamori Momo inseguito al suo risveglio ha scavato a fondo in se stessa e là, ha trovato una risposta: è chiara, leggibile, ma allo stesso tempo crudele, si è insinuata nel suo cuore come una fredda spada. Hinamori però non prova dolore, perché ora ha appreso che quello è il suo posto; avrebbe dovuto intenderlo prima, ma i suoi occhi nocciola avevano dovuto incontrare la morte per imparare a vedere ciò che i suoi sentimenti menti avevano alterato: la verità.
La ragazza si reca dal Capitano Generale e, inchinandosi, gli porge le sue più profonde scuse, ma lui l’ha semplicemente ignorata, udita quasi per sbaglio forse, ha annuito e l’ha congedata con un semplice:
Non è stata colpa sua Hinamori fukitaichou”.  Le sue parole colpiscono Hinamori più di qualsiasi altra arma o colpo, poiché la fanno sentire come una semplice marionetta, che ha agito secondo la mente del burattinaio. Scuote un filo e la piccola bambola si muove, dentro di lei non esiste alcuna volontà, ma solo quella del suo padrone. Hinamori scuote  il capo, poiché quel pensiero la fa diventare furiosa, così lascia il Capitano Generale senza che lui le rivolga uno sguardo e s’incammina verso la quinta divisione.  “Non sono più fukitaichou…Aizen se n’è andato, ha fatto la sua scelta…non devo più sottostare a nessuno, non voglio più sottostare a qualcuno…la mia ammirazione, i miei sentimenti sono stati la mia condanna…è giunta l’ora che anch’io faccia una scelta” mentre cammina Hinamori s’imbatte in un ragazzo dai capelli di un eccentrico colore, arancioni, che la saluta, il suo reiatsu è strano, particolarmente pungente, simile a quello di un capitano forse, quindi deve essere molto potente. Hinamori è sicura di non averlo mai visto nella Soul Society, ma ricambia il saluto.
«Tu sei Hinamori, non è così? » domanda il ragazzo porgendole una mano «Kurosaki Ichigo»  la ragazza stringe la sua mano.
«Sì, sono Hinamori Momo, ci conosciamo? » il ragazzo fa uno strano sorriso, come se se si fosse immerso in qualche ricordo.
«Delle persone mi hanno parlato a lungo di te… » senza lasciarle il tempo di chiedere chi fossero quelle persone, dice: «…sono venuto qui per te e per informarmi sulle tue condizioni…ma vedo che stai meglio…» la ragazza annuisce «…Toushiro e Rangiku-san ne saranno felici» la ragazza abbassa il volto, come se si sentisse in imbarazzo al solo incontro con quel nome “Toushiro”. «Cosa ti fa abbassare lo sguardo? » domanda Ichigo con aria severa «Gli occhi dovrebbero sempre guardare avanti…»  Hinamori solleva il viso, ma i suoi occhi, nonostante ora guardino avanti, si sentono abbattuti.
«Hitsugaya…» Ichigo poggia le mani dietro la testa.
«So quello che è successo…lui me ne ha parlato…»  dopodiché, con uno scatto rapido, afferra Hinamori per le spalle, la ragazza ne è sorpresa, poiché, dopotutto, lui è uno sconosciuto. «…Non ti conosco…ma per una simile sciocchezza non puoi abbatterti…lui non l’ha fatto, perché tu dovresti? » Hinamori guarda a lungo il viso di Ichigo, che pareva perennemente corrucciato e sorride, perché infondo, capisce che ha ragione. «Allora…che aspetti? Vuoi incontrare o non Hitsugaya? » la ragazza scuote il capo.
«Prima di poterlo incontrare c’è qualcosa che desidero fare…voglio provare a dare il meglio di me stessa, voglio tentare…» le parole di quella piccola ragazza suonarono dolcissime all’orecchio di Ichigo, che non aspettava altro che allenarsi ancora.
«Se sei d’accordo, mi piacerebbe aiutarti in questa tua impresa e credo che anche Urahara-san sarà felice di darti una mano, siccome sembri davvero determinata» Hinamori stringe forte la sua zampakuto.
«Lo sono, aiutami a diventare più forte per favore»  il ragazzo inizia a correre.
«Con piacere! » esclama Ichigo «…seguimi ! » la ragazza gli va dietro senza pensare, perché è ciò che desidera. Ha un obiettivo: vuole trovarsi davanti a Hitsugaya senza essere costretta ad abbassere nuovamente lo sguardo, vuole guardare diritta davanti a sé, senza timori, usando il suo corpo, ponendo il suo cuore nella sua spada, che rappresentava un pezzetto di lei, Tobiume, così si chiamava, che stava al suo fianco. Doveva confidare maggiormente in lei e insieme non avrebbero indietreggiato, niente l’avrebbe messe in ginocchio…neanche Aizen.
«Grazie Kurosaki Ichigo» mormorò, ma il ragazzo non rispose, si limitò ad annuire, facendo sembrare quei capelli, che risplendevano sotto la luce del sole, ancora più arancioni.
 
 
Hitsugaya è pronto a lasciare l’abitazione di Orihime per fare una veloce ricognizione, ma all’improvviso il suo telefono emette un rumore martellante, che segnala l’arrivò di un hollow nelle vicinanze, dopodiché si placa.
Qualcuno deve averlo sistemato…” pensa Hitsugaya guardando l’oggetto che stringe fra le mani, che nuovamente inizia a suonare, un altro hollow? Forse un arrancar! Dopotutto è passato poco tempo dal loro scontro con quegli individui. Hitsugaya non perde un istante e si getta nella direzione del segnale, poiché lui è il più vicino dei suoi compagni. Il “bip” è sempre più forte e ripetitivo, poi d’improvviso cessa, qualche malfunzionamento? No; Hitsugaya si trova immerso in qualche particolare reiatsu, differente da quello di un hollow, cos’è? Si guarda intorno e vede, quella che, dall’esile corporatura, sembra essere una ragazza coperta da una maschera.
Lui non si pone domande, è esausto e quindi determinato a risolvere la questione al più presto, così attacca con l’aiuto di Hyorinmaru, ma l’avversario utilizzando una mossa di kido lo blocca, con sorpresa da parte di Hitsugaya. “Deve essere solo fortuna…” Hitsugaya non si abbatte, conosce i suoi limiti, ha bisogno di riposo, è solo per questo motivo che il nemico è riuscito ad annullare il suo attacco con facilità, così tenta ancora rapidamente e a distanza più ravvicinata. Due lame si incontrarono. Hitsugaya è sconvolto…quella è Tobiume, Hinamori?!?
Hitsugaya si allontana, mentre la ragazza solleva la maschera da Hollow e la lascia cadere al suolo, permettendo al ragazzo di veder comparire davanti ai suoi occhi il dolce viso di Hinamori, che gli sorride.
«Hitsugaya-kun…» l’abbraccia così forte, che Hitsugaya si sente scomparire, siccome è già piccolo di suo, ma fra le braccia della ragazza si sente ancora più minuto, incapace di reagire.
«Hinamori…» il ragazzo deve ancora riprendersi, l’ultima volta che aveva visto la sua amica era stato su un letto d’ospedale, aveva scampato la morte, che era stata causata dal suo Capitano.
Lui non le aveva detto niente, le parole non erano uscite, poiché avrebbe pronunciato solo tante cose di cui si sarebbe pentito…troppi sentimenti contrastanti l’avrebbero condotto a non far rialzare mai più Momo da quel letto, poiché Unohana gli aveva detto che lei poteva sentirlo, nonostante i suoi occhi comunicassero l’esatto contrario «…ti sei svegliata? » il ragazzo si sente travolgere da un’improvvisa felicità.
«Già…»
 
Hinamori si è svegliata dal coma, i suoi occhi si sono aperti, ma il suo cuore invece è rimasto avvolto dalla nebbia delle tenebre e sta ancora dormendo, senza che lei se ne sia resa conto. Lacrime. Il dolore la sovrasta e scoppia in un pianto, che pensa, possa permettere ai suoi sentimenti contrastanti di liberarsi, ma invece, quelle che le rigano il viso non sono altro che lacrime. “Hitsugaya-kun” questo è ciò che le dice grida quel cuore intrappolato, “Aizen-taichou” grida la mente.
 
 
«Ho tradito il mio migliore amico Shiro-chan…» gli sussurra Hinamori all’orecchio, piegandosi leggermente «…il pensiero che fossi innocente non mi ha sfiorato neanche lontanamente i pensieri, sono stata pronta a puntarti il dito contro, ma non disposta ad ascoltarti. Per me qualcosa è cambiato. Ho smarrito la via della nostra amicizia, ma vorrei che tu mi aiutassi a trovarla di nuovo…mi spiace Shiro-chan…ti chiedo scusa…e so che non è abbastanza, ma per me significa molto dirti questa cose» Hitsugaya si scosta da lei.
«Hinamori…» la ragazza annuisce «…per te non è Shiro-chan…ma Hitsugaya Taichou» lei sorride.
«Come sempre, dopotutto»
«Ormai è acqua passata, sono contento che tu stia bene…» Hitsugaya non è certo delle sue parole, anche per lui qualcosa è cambiato, ma non vuole arrendersi.
«Urahara-san e Ichigo mi hanno aiutato a mettere a posto ciò che non andava in me…mi hanno aiutato a scontrarmi con la verità…e fatto in modo che ti guardassi senza supplicarti di salvare Aizen…poiché è stato questo il mio primo pensiero al risveglio, lui per me era innocente…ora non lo credo più…»
«Questo mi rasserena, poiché almeno quando ti si parerà davanti nuovamente saprai come reagire» lei annuì.
«Sono riuscita a fare in modo che fossi capace di guadare Aizen senza provare compassione…» Hitsugaya è felice per ogni parola che Hinamori sta pronunciando, il suo cuore è colmo di pace, ma Hinamori è sincera? Appare notevolmente migliorata in combattimento, ma…può fidarsi? Doveva riuscirci, poiché altrimenti avrebbe rovinato le nuove basi che stavano cercando di costruire per la loro amicizia.
«Mo-mo-chaaaan! » una voce in lontananza chiama la ragazza che voltandosi e si ritrova immersa nel seno di Matsumoto «Ti sei svegliata! Come stai?!? Perché sei qui? Sei venuta per Hitsugaya, confessa…» la ragazza arrossisce ed è felice che Hitsugaya non possa vederla.
«Sono contenta di vederti anche io Rangiku-san» replica Hinamori senza tener conto delle sue domande.
«La mia Momo-chan sta meglio!!!! Dobbiamo assolutamente festeggiare, parlerò con Orihime e con gli altri e ti organizzeremo una festa come si deve, vero Taichou? » Hitsugaya si sente colto alla sprovvista, così semplicemente fa spallucce.
«No-non è necessario Rangiku-san…» balbetta Hinamori cercando di liberarsi dalle grinfie di quella sua amica, che dopotutto le è mancata.
 
Hitsugaya odia le feste, ma soprattutto odia vestirsi elegante, Matsumoto ha cercato di convincerlo ad indossare camicia e cravatta, ma lui si è profondamente opposto, minacciandola anche di usare Hyorimaru.
«Taichou non fare tante storie, sono semplicemente vestiti» lui scuote il capo ancora con indosso l’haori.
«No» Matsumoto non si arrende e cerca di insistere.
«E’ per la sua…com’è che la chiama...piscia a letto Momo» sentire quel nome pronunciato da altri provoca in Hitsugaya un certo fastidio, ma di certo non può dirlo a Matsumoto o si farà strane idee.
«No» lei sbatte il piede a terra.
«Perché? » lui è in collera con lei per aver proposto quella stupida festa, per non avergli permesso di stare con Hinamori da solo, ma anche questo non può confessarglielo.
«Vai, Matsumoto» lei stufa dei capricci del suo Taichou, così non replica, ma si volta ed apre la porta per raggiungere il grande salone della casa di Ishida Uryu, dove l’aspettano quantità industriali di sakè.
«Faccia come preferisce» mentre lei sta uscendo Hitsugaya incontra il viso di Hinamori, che stringe a braccetto Ichigo, che sta ridendo. Lui vorrebbe che la cosa gli fosse indifferente, ma non è così. La ragazza gli sorride, abbandona il suo accompagnatore che si dirige con Matsumoto verso il luogo da cui provengono grandi risate ed entra nella stanza.
«Shiro-chan scenderai vestito così? » il ragazzo guarda per un istante il volto di Hinamori e nota in lei qualcosa che le ravviva il viso e fa apparire i suoi occhi ancora più grandi e pronfondi, Matsumoto doveva averla truccata. I suoi capelli le scivolavano lisci sulle spalle, non completamente ordinati, ma con delle ciocche più corte all’insù. Il suo corpo non era avvolto dalla pesante uniforme della Soul Society, ma da un abito non troppo attillato blu manganese con un fiocco bianco che scendeva sul fianco sinistro; decisamente nello stile di Hinamori.
«Non scenderò affatto» replica Hitsugaya voltandosi.
«Perché? » domanda lei dispiaciuta dalla risposta secca del suo migliore amico.
«Mi conosci…» lei annuisce e comprende che l’odio di Hitsugaya verso le feste, che alla Soul Society, puntualmente cercava di evitare «…potremmo stare insieme quando sarà finita…vai a divertirti» la ragazza sorride.
«Speravo che avresti partecipato anche tu, che mi avresti fatto ballare…» Hitsugaya la guarda perplesso.
«Ottimista»  Hinamori scoppia a ridere.
«Su Toushiro, non farti pregare, vestiti e vieni giù con me» “Toushiro”, Hitsugaya non le aveva mai sentito pronunciare il suo completo, ma basta a convincerlo, così chiude gli occhi in segno di resa, sbuffando.
«Ti aspetto fuori, sbrigati! » la ragazza esce velocemente dalla stanza, lasciando Hitsugaya in compagnia di uno scuro completo elegante.
«E così siamo rimasti io e te…» sospira abbattuto e un po’ titubante «…avrei preferito battermi contro qualche arrancar! » sente Hinamori ridacchiare e il cuore gli si riempie di tanti timori: “E se mi chiedesse di ballare seriamente? Io non so ballare! E se qualcun altro la invitasse? Basta! Che stupidi pensieri!”
Hitsugaya lamentandosi di continuo si veste.
 
«Ho finito!» annuncia aprendo la porta.
Hinamori non gli lascia il tempo di fare un passo e gli salta addosso.
«Come sei bello Shiro-chan! Non ti avevo mai visto vestito così! Scommetto che è stata
Rangiku-san a sceglierlo e ad abbinare i colori» Hitsugaya ha il cervello completamente offuscato, è andato in tilt a causa delle parole di Hinamori.
«Ehm…si» replica lui. Hitsugaya è infuriato con se stesso per essere arrossito, non può vedersi, ma sa che è così. Hinamori si allontana da lui e gli solleva la cravatta verde acqua.
«E’ lo stesso identico colore dei tuoi occhi, impressionante! » lei si avvicina al viso del ragazzo più del dovuto, costringendolo ad indietreggiare «Rangiku-san si deve essere davvero impegnata per cercarla! »
«Scendiamo? » domanda il Hitsugaya un po’ imbarazzato e nervoso.
«Sì! » Hitsugaya prende Hyorinmaru, dopodiché porge il braccio a Hinamori, che lo afferra e stringendo con l’altra mano Tobiume, poiché loro devono garantire la sicurezza anche in quel momento di festa e di conseguenza devono essere pronti a ogni eventualità.
 
Arrivati in prossimità del salone dove si sentono diverse risa e musica ad alto volume, le gambe si Hitsugaya si immobilizzano “No, ti prego, non fermarti, cammina, cammina!” scongiura se stesso senza successo, sospira.
«Sono un Capitano e mi terrorizzano i balli»
«Ma non le battaglie» Hitsugaya fa un mezzo sorriso.
«Molto di meno» Hinamori alza Tobiume “Vuole combattere?” e controlla velocemente la stanza che la sta attendendo.
«Corri! » esclama trascinandolo per una mano e uscendo rapidamente dall’abitazione furtivamente.
«Hinamori non puoi, questa festa è…! » la ragazza si volta.
«Io sono venuta per te» Hitsugaya arrossisce nuovamente e Hinamori sembra soddisfatta dell’effetto che le sue parole hanno sul ragazzo.
«D-dove vuoi andare? » la ragazza si guarda intorno.
«Non troppo lontano…mi basta uno spazio in cui possiamo allenarci insieme come facevamo una volta» Hitsugaya conosce benissimo un posto dove possono divertirsi senza dare spettacolo.
«Vieni con me»
 
Hitsugaya e Hinamori arrivano in un piccolo boschetto non lontano dall’abitazione di Uryu  e combattono con grandi sorrisi di sfida in volto.
 
Il ragazzo è stupito dagli enormi miglioramenti fatti dalla ragazza in così poco tempo. Riesce a mantenere la concentrazione, sfrutta i punti deboli dell’avversario, elabora una strategia d’attacco velocemente, ma allo stesso tempo ha imparato a difendersi discretamente, nonostante talvolta commetta degli errori. La sua reiatsu è più vivida, afferma la sua presenza con decisione, non è più un flebile sussurro nel vento.
 
«Complimenti Hinamori…» sussurra una voce che la ragazza conosce fin troppo bene, Hitsugaya cerca di mantenere la lucidità, mentre corre a per raggiungere Hinamori, ma la rabbia tenta di prendere il sopravvento sul suo corpo.
«Aizen…» sussurra la ragazza; con un rapido sguardo Hitsugaya vede riflesso sul volto della ragazza ciò che gli sta infiammando il corpo e cerca di fargli abbandonare la ragione:la collera.
«Non manca niente? » domanda l’uomo con un superbo sorriso sul volto «Non sono sempre il tuo Taichou?...Mi devi pur sempre rispetto bambina... » Hinamori ride.
«Io non ti devo niente» quel disprezzo che sente provenire da Hinamori tranquillizzano gli spiriti ardenti del ragazzo, che approfitta per attaccare.
«DAIGUREN HYORINMARU! » il drago di ghiaccio avvolge Hitsugaya rapidamente, dopodiché scivola sull’aria in direzione del traditore, che con arroganza evita il colpo.
Nel frattempo gli altri shinigami sono arrivati in aiuto dei ragazzi, ma questo non sembra bastare ad abbattere Aizen, che è deciso a strappare la vita di Hinamori, che questa volta appare tranquilla, guarda davanti a sé coscientemente.
La reiatsu di quel traditore annega tutti coloro che possono percepirla anche solo minimamente. E’ forte e questa sua forza sembra aumentare sempre più.
«Taichou! » esclama Matsumoto vedendo Hitsugaya in difficoltà.
Hinamori ha bisogno di pensare ancor più velocemente e conseguentemente di agire, come le aveva insegnato Urahara-san, ma era troppo tardi, se avesse usato il cervello Hitsugaya sarebbe morto; allora, per un istante, si abbandona all’istinto, come le aveva suggerito di fare Ichigo in casi estremi: il suo corpo si muove con uno shunpo in direzione di Hitsugaya, il quale sta per essere travolto da un attacco insieme a Matsumoto. Hinamori  è costretta a usare la mossa che ha sviluppato assieme alla sua arma, senza l’aiuto dei suoi insegnanti. Gli occhi di Hitsugaya sono fissi su di lei. Due ampi specchi di ghiaccio, il cui calore le trasmette la forza di credere in ciò che stava facendo. “Confido in te Tobiume” sente la mano della sua spada che la incita a non fermarsi.
«BANKAI! » esclama Hinamori «HISENRITSU*!  » “E io in te!”.
 Il viso di Aizen viene appena graffiato dal quel colpo inaspettato, ma è stato sufficiente per difendere le persone a cui Momo vuole bene.
«Pensavo che saresti tornata da me piangendo…» confessa Aizen, non avendo pianificato la ribellione del suo ex sottoposto.
«Ti sarebbe piaciuto, almeno uccidermi sarebbe stato più semplice per te…»  Aizen ride, aprendo un varco per l’Hueco Mundo.
Nessuno cerca di fermarlo, poiché sanno tutti di andare incontro alla morte.
«Rallegrati, la prossima volta che ci incontreremo probabilmente avrai preso il mio posto Hinamori Taichou» la ragazzo scuote il capo.
«Non è così che voglio diventare Taichou, voglio prendere il tuo posto uccidendoti! »
«Le tue parole mi feriscono Hinamori…ed è per questa tua scortesia che la prossima volta non sarò così clemente»
Tutto si dissolve e insieme a sé quell’uomo porta via l’allegria di quella serata, la gioia della festa scompare, così ognuno torna alla sua abitazione.
 
 
Hinamori, Hitsugaya e Matsumoto vengono ospitati per quella sera nella casa di Ishida Uryu che per ognuno fa preparare una stanza.
Hinamori si toglie gli abiti per la festa ed si mette nuovamente la nera divisa da shinigami.
Il suo cuore è sprofondato nella confusione.
 
“Dovresti tranquillizzarti Momo” consiglia Tobiume sistemandosi accanto a lei “Placa le tue paure. Io sono una parte di te e come tale ho lo stesso desiderio ardente che hai tu di diventare più forte. Dobbiamo continuare il percorso che abbia intrapreso. Ora ti riconosco come vera padrona. Ora che puoi vedere. Ora che mi ascolti e agisci con me! Ma non puoi fare un passo avanti e mille indietro, fidati di me, fidati di te stessa…non sei da sola, non lo sei mai stata…”  Hinamori si volta e guarda la sua compagna a lungo con le lacrime che le rigano il viso.
«Adesso lo so, sentire queste tue parole mi conforta…grazie Tobiume» la spada si sdraia sul letto facendo tintinnare i pensati campanelli. “Ora vai da lui” Hinamori guarda nuovamente la spada, dopodiché lascia la stanza.
 
Hinamori bussa alla porta di Hitsuagaya. Ha bisogno di lui. «E’ permesso? » domanda un attimo prima di aprire la porta, senza attendere la risposta.
«Himaori…» esclama Hitsugaya guardando nella sua direzione, mentre cessa di disinfettarsi le ferite procurategli da Aizen.  “Finisci sempre nei guai per causa mia Shiro-chan!”
«S-scusami» balbetta Hinamori chiudendo la porta.
«Aspetta! » Hitsugaya si riveste velocemente e raggiunge la ragazza.  «Hinamori! » si volta. «Perché non me lo hai detto? » lei sospira.
«Non volevo che lo sapesse nessuno…avendo un bankai avrei potuto diventare capitano…ma…non è così che deve andare…»  Hitsugaya comprende il dolore della ragazza ed è felice che lei bussi ancora alla sua porta per confessargli ciò che la turba, come una bambina che ha bisogno che qualcuno le dica che nel buio non si cela alcun mostro. La sua “ Piscia a letto Momo”.
«Tsk…non pensare che ora che hai sviluppato il bankai smetterò di chiamarti Piscia a letto Momo! » Hinamori s’imbroncia, come tutte le volte che sente pronunciare quel grazioso nomignolo «…P-posso aiutarti a controllarlo se ti fa piacere»  Hinamori annuisce con un sorriso.
«Grazie Shiro-chan!»  esclama la ragazza correndo ad abbracciarlo.
Occhi negli occhi. Caldo e freddo si amalgamano. Le bocche si avvicinano, pian piano, timidamente, stanno per sfiorarsi. La mano di Hitsugaya sfiora il viso di Hinamori. I cuori battono forte.
«Taichou! » Hitsugaya sussultando si volta spaesato e vede Matsumoto poco distante  da loro. «Hinamori!>
I due ragazzi arrossiscono «Taichou? Hinamori? Taichou! Hinamori! » Matsumoto li guarda un attimo perplessa, scoppiando in un’incontrollabile risata, dopodiché esclama: «Scusate! » e prima di lasciarli replicare si ritira nella sua stanza.
Hinamori sorride, dopotutto non sarebbero morti per un po’ d’imbarazzo, così neanche Hitsugaya si tira indietro, determinato a muovere un passo in quella danza i cui passi gli appaiono chiari e semplici.  Un bacio.
 
*Letteralmente significa Fuoco\Melodia…Quindi:Melodia del fuoco?
Almeno così dice lo Zanichelli di giapponese, se così non fosse…sarà un neologismo xD
  
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