Anime & Manga > Le situazioni di lui e lei/Karekano
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Autore: Ila    09/04/2004    4 recensioni
Cosa succede se qualcuno si interessa a Yukino? Come la prenderà Arima? E lei?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I - INCONTRO

- Kano! Hai finito di leggere? Su, dai, che Yukino non ci aspetta!!!
Detto questo le due sorelle partirono di corsa all’inseguimento di Yukino, che aveva già chiuso dietro di sé la porta e si stava avviando per un bel giro in città.
- Arriviamo anche noi! – urlarono in coro ansimando le due sorelline.
- Ah, eccovi finalmente! – rispose Yukino.
- E’ da tanto che non ci porti con te a far shopping! Fra Arima, lo studio e le amiche non hai proprio più tempo per noi! Siamo così contente!
“In effetti è vero. Poverine, le ho un po’ trascurate ultimamente!” pensò Yukino sorridendo “Ma ora che sono di nuovo la prima della classe e che gli altri devono sgobbare per recuperare un po’….!!!!” e dalle sue labbra partì un lieve ghigno. Era sempre strafelice di potersi vantare. Arima non era arrivato a compiere per intero il miracolo!
Le due sorelle la guardavano in modo strano. Cosa si celava dietro quell’ennesima risatina maligna? “Forse è meglio non indagare…”
Era primavera, ma era già molto caldo; Yukino indossava un vestito svolazzante azzurro con dei piccoli fiori rossi, che s’intonavano a meraviglia con i suoi capelli. Spiccava sempre nel gruppo in cui stava e quel giorno non era certo un’eccezione.
- Ho fame, ho fame, ho fameeeee!!!!!! – cominciò a lamentarsi come al solito la piccola Kano. Non resisteva affatto più di mezz’ora senza cibo!
- Non resisti nemmeno cinque minuti? Dai, ho voglia di provarmi quella maglietta verde! E’ una delizia, scommetto che trovi anche tu qualcosa che ti sta da Dio in quel negozio, dai vieni – cercava di convincerla Tsukino, ma con scarso risultato…
- Ho fame, ho fame, ho fameeeee!!!!! – ripeté Kano, mentre la sua bocca diventava enorme per far capire per bene l’enormità delle sue sensazioni. Le due sorelle più grandi si guardarono l’un l’altra, mentre una gocciolina si delineava sulle loro fronti.
- Va bene, va bene – mise le mani avanti Yukino – calmati ora, su dai, che ci fai fare brutta figura….
- Non t’importa mai d’altro, eh? – sussurrò Tsukino.
Kano aveva già notato una gelateria all’angolo della strada e, senza badare molto alle altre due, ci si era letteralmente fiondata!
- Aspettaci! – le gridò dietro Tsukino, mentre cercava di seguire e sfruttare il più velocemente possibile la scia della sorellina, più o meno come si cerca di fare in formula uno.
Quando arrivarono anche loro in fondo alla via ed entrarono nella gelateria, Kano aveva già scelto il gelato e glielo stavano portando: era una coppa enorme con tanta di quella panna montata che sarebbe bastata per decorare dieci torte!
Il locale era vuoto, completamente deserto: alle due e un quarto del pomeriggio la gente finisce di pranzare, non pensa ancora a far merenda!
All’improvviso entrò un ragazzo. Il contrasto di luminosità con l’esterno fece in modo che le tre sorelle non potessero fare a meno di guardarlo, almeno per capire di chi si trattava. La sua figura risultava scura con tutta quella luce abbagliante che proveniva da fuori, solo i capelli di un biondo tendente al rosso luccicavano. Poi si avvicinò al loro tavolo e le tre rimasero per un momento ancora imbambolate. Era davvero un bel ragazzo! Prima che le potesse venire una leggera bava alla bocca, Yukino si risvegliò, si ricordò del suo tenero amore e anche di dove aveva già visto quel ragazzo: era Kekesai della III B, una classe vicino alla sua.
- Ciao! Posso unirmi a voi? – risuonò la voce già da uomo del ragazzo.
- Sìììììììì – risposero in coro annuendo leggermente con la testa le due sorelline più piccole, ancora imbambolate.
- Ma certo – rispose Yukino con fare sicuro, che le era molto più appropriato. – Ti presento le mie due simpatiche sorelline: Tsukino e Kano.
- Io sono Kekesai, molto piacere! – disse il ragazzo conquistandole appieno, ma non togliendo per molto gli occhi da Yukino.
- Non succede spesso di sedersi allo stesso tavolo di un senpai! – asserì scherzosa Yukino.
- Purtroppo! – replicò lui.
Arima passava per caso di lì e vide la sua fidanzata scherzare allegramente con un ragazzo. Lei faceva amicizia con tutti! La guardò per un lungo istante, com’era bella la sua Yukino! Si sentiva sempre inferiore rispetto a lei, lei che aveva uno spirito in grado di combattere qualsiasi difficoltà, lei che sapeva far innamorare chiunque di sé. “Oh, oh… E se quel ragazzo s’innamorasse di lei?” Yukino sembrò guardare fuori per un attimo e Arima se ne andò velocemente con i suoi pensieri. Tante volte aveva paura di perderla, di rimanere solo.
- Che strano! – disse Yukino – Mi era sembrato di intravedere Arima! … Le donne innamorate vedono il loro amato dappertutto! Che ci volete fare? – si schernì la ragazza diventando tutta rossa.
In cuor suo Kekesai un’idea ce l’aveva… era stata una sorpresa trovare un’occasione per chiacchierare un po’ con Miyazawa. Era sempre circondata da mille persone a scuola! Che fosse una ragazza intelligente era risaputo in tutta la scuola, che fosse bella e piena di grazia femminile se n’era accorto anche da solo! Niente a che vedere con le ragazze della sua classe, che stavano sempre a bisbigliare e a vestirsi con magliette larghe e jeans appena tolta la divisa scolastica. Yukino era sempre molto raffinata ed elegante. Era un piacere già solo guardarla!
Intanto che Kekesai rifletteva così, le tre sorelle avevano già finito il gelato e Tsukino reclamava la sua maglietta verde: cavoli, voleva provarla!
- Scusa sai, ma dobbiamo davvero andare! Dobbiamo muoverci in fretta prima che a Kano venga un’altra crisi di fame! – sorrise Yukino.
La figura di Kano, con i suoi capelli corti e scuri si stagliava colossale e indignata sopra le sorelle che si erano fatte piccole piccole dalla paura di una brutta reazione.
- Va bene, va bene, non è vero che sei così – disse Yukino, salvo poi soggiungere piano piano al suo senpai – è fatta davvero così, il suo stomaco dev’essere rifocillato molto spesso! – e con questo se ne andò, pronta per una task force di spese. Povero portafoglio!

Arima era andato ad allenarsi. Il Kendo era molto più di uno sport per lui: era anche una valvola di sfogo, un modo per sentirsi davvero vincente. Anche se tutti lo ammiravano per lo studio, la bellezza, solo con il Kendo riusciva a sentirsi forte. Sorrise pensando alla sua Yukino: lei si sarebbe sentita vincente con qualsiasi cosa, purché si fosse classificata prima. Sarebbe potuta essere anche una gara di imitazione di come strisciano i vermi: a lei importava solo qualificarsi prima! Era anche divertente questa sua mania! “In effetti, se dovessi fare un ritratto della mia Yukino, lo farei con una grossa medaglia al petto, con stampigliato sopra un grande numero 1!” e ridacchiò un pochino da solo!
- Hey! Che fai qui in palestra quando fuori c’è un bel sole? – disse un ragazzo biondo, molto abbronzato con un paio di occhiali neri, mentre stava appoggiato in posizione da modello su di uno stipite della porta.
- Ciao! Asaba, non dovevi studiare per gli esami di recupero?
- Coooooosa? Con tutte le ragazze carine che ci sono per strada oggi? Ma sei scemo? Oggi si cucca!
Il viso di Arima si fece serio per un momento, mentre davanti a lui si dipingevano i visi di Yukino e di quel ragazzo, che ridevano insieme. “E se lui fosse stato lì per provarci l’altro giorno?”
- Dai vieni! Togliti quell’armatura, che avrai anche caldo! Una doccia veloce, che ti aspetto qui fuori in giardino, vieni pure fuori con i capelli bagnati, che attirerai più donne! – disse in un sospiro già immaginandosi nel bel mezzo di una folla di ragazze adoranti!
- Io non voglio attirare più donne – lo sgridò seccato Arima – io ho già la mia! “Sempre se non la perdo…” continuò fra sé e sé. Il pensiero di perdere Yukino lo assillava ultimamente.
- Allora, ti muovi o no? – disse Asaba mentre già aveva un piede in giardino.
- Arrivo, arrivo! – rispose Arima riacquistando il sorriso. Asaba non sarebbe cambiato mai! Aveva in testa solo le donne, così come Yukino aveva in testa solo il numero uno! “E forse anche me…”
Il sole era alto, Arima uscì in effetti ancora gocciolante. “Cavoli, va bene l’amicizia, ma in effetti mi sto inzuppando….”
- Quanta gente!
- Te l’avevo detto io! Quale occasione migliore per rimirare le bellezze delicate delle ragazze? – disse Asaba con aria da macho sì, ma da macho assatanato! – Ah, guarda Arima, c’è Yukino laggiù!
- Ah! – rispose subito Arima e quando la focalizzò il suo sorriso si spense dando spazio ad un po’ di gelosia. Yukino stava camminando verso la palestra, probabilmente voleva vederlo mentre si allenava, ma quel tizio dell’altro giorno l’aveva raggiunta e ora le stava parlando.
- YUUUUKINOOOO! Siamo qui! – gridò Asaba.
- Eccovi! – salutò di rimando lei – arrivo subito! – e si fermò a chiacchierare ancora un pochino.
Erano ormai dieci mesi che Yukino e Arima stavano insieme, ma Arima notò che per la prima volta qualcuno aveva suscitato in lei una specie di sentimento di ammirazione. “Lei che ammira qualcun altro?”. La preoccupazione mista a gelosia nel cuore di Arima si erano conquistate uno spazio enorme. In effetti i sentimenti negativi facevano in fretta a farsi strada dentro di lui. Lui che aveva sempre paura di non essere apprezzato, di non valere abbastanza. Però…. Però era la prima volta che lei riservava questo sguardo a qualcun altro….
- Allora Assabin… non dovresti studiare?????? – lo rimbeccò Yukino unendosi a loro.
- Ma se io fossi a studiare il tuo amato Arima sarebbe ancora in palestra, madido di sudore….
- Beh… - Yukino assunse una faccia schifata, ricordando una volta che si erano abbracciati dopo un allenamento di Arima, “che odore, che puzza!!!!!” – ok ok, hai fatto bene, ma ora devi studiare, o non passerai gli esami di recupero! – detto questo Arima e Yukino si prepararono a dargli un calcio per spedirlo allo studio, ma Asaba stava già correndo via. “Possibile che quei due non pensino ad altro che al dovere?????”
- Allora Arima! Fammi sentire che buon profumo il tuo bagnoschiuma – disse Yukino mentre gli si strofinava contro, in cerca di coccole!
Arima era felice di sentirsela così vicina. Quando era con lei era tutto molto più colorato, più allegro! Notò però due occhi che li fissavano, appena alzò il viso per vedere a chi appartenevano quei due occhi, non c’era più nessuno che li guardava. “Sarà stata un’impressione?” si disse fra sé, credendoci poco tuttavia.
Kekesai intanto meditava che era proprio difficile riuscire a parlare con Yukino a scuola… era sempre circondata da qualcuno e, se per un raro momento non lo era, veniva subito chiamata da questo o quello.

- Yukino!?! Yukino, guarda quello lì!!!!! – disse Aya – non è della classe vicina alla tua?
- Hm? Chi? Quello? – rispose Yukino indicando un ragazzo mingherlino con i capelli scuri e ricci.
- Ma sei scema????? – la aggredì l’amica abbassandole con forza il braccio fino a farle male - Non indicare! E poi, è ovvio, mi stavo riferendo a quel ragazzo biondo – rosso, con quell’aria da strafico!!!! – il tono di voce di Aya si era abbassato molto dicendo quest’ultima frase, malcelando una certa insicurezza di fronte a queste cose da ragazzine. In fondo lei era una scrittrice, non le viveva in prima persona queste cose. Ma questo ragazzo le faceva venire sul serio la bava alla bocca!
- Aya… non è da te – la canzonò Yukino – comunque sì, sta nella classe vicino alla mia, vieni che te lo presento!
- Oddio Oddio! No, che mi agito! Devo prepararmi prima! Che ne so? Di solito… ecco… di solito io scrivo che la ragazza va a truccarsi prima di vedere l’uomo della sua vita…
- Esagerata! L’uomo della tua vita, se neanche lo conosci!
Detto questo Yukino si avvicinò a Kekesai, tirando per un braccio Aya, con l’intenzione di presentargliela. Questa però al sentire l’amica che pronunciava il nome di quel dio sceso in terra si divincolò e decise di rimandare l’incontro: il suo cuore batteva troppo, non poteva reggere di più per quel giorno!!!!
- E’ sempre un piacere rivederti – fece il galante Kekesai.
Yukino si guardò intorno spiazzata, perlustrò quel metro quadro palmo a palmo: dov’era svanita Aya?
- He he! – rise poi imbarazzata davanti al suo interlocutore – Bella giornata, vero?
Non sapeva che dire, accidenti! Possibile che Aya fosse così brava ad inventare storie d’amore e fosse così imbranata nella vita? “Beh, in effetti anch’io quando dovevo mettermi con Arima mi comportavo in modo strano….”. Fece dunque buon viso a cattivo gioco, finché non vide Arima avvicinarsi alla porta della loro classe.
- Scusami, devo proprio andare ora! – disse a quel punto lasciando con un palmo di naso Kekesai e rincorrendo Arima, il quale aveva notato che ancora per una volta la sua fidanzata stava chiacchierando con quel tizio. Un lieve fastidio allo stomaco si fece avanti.

- Strategia! Qui ci vuole una bella strategia – si sfregava le mani Yukino quella sera stessa a casa Miyazawa. – Vedrete sorelle! Farò nascere la più bella coppia mai esistita al mondo! Dopo me e Arima naturalmente!!!!!! Ah Ah!
Rimuginò tutta la sera, doveva fare in modo che Kekesai si innamorasse di Aya. Lei era già cotta a quanto pareva, quindi non serviva fare niente!

  
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