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Autore: AllTimeAlice    04/02/2012    3 recensioni
Dal testo: "Tutti i suoi sforzi per non essere come me non erano valsi a nulla. Alla fine aveva fatto esattamente quello che le avevo detto io, si era innamorata di entrambi."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“La amo, Damon”
“Anche io.”

Quelle cinque parole, dette de due voci differenti, erano l’unico suono che si poteva udire, quella notte, nel bosco. La ragazza , che anche non volendo si era trovata ad ascoltarle, era ancora seminascosta dietro la quercia. Era indecisa sul da farsi. Doveva rimanere nascosta, tornarsene a casa o uscire allo scoperto? I due interlocutori non avevano aggiunto nient’altro. Sentiva i passi di uno dei due che se ne stava andando. Il terreno era scivoloso. Si sporse dal tronco per poter vedere i volti dei due vampiri. Sfortunatamente appoggiò un piede su una foglia umida e scivolò rovinosamente a terra, rivelando la sua presenza. Due paia di occhi perplessi le si posarono addosso. Arrossì violentemente. Stefan l’aiutò a rimettersi in piedi, Damon rimase immobile dove era. Si pentì di essere andata lì proprio quella sera, ma si era preoccupata quando Damon le aveva attaccato. Era uscita di corsa, sapendoli entrambi con Klaus, e aveva deciso di passare per il bosco. Non si sarebbe mai aspettata di assistere a quella conversazione, si era come paralizzata. Fino a quel momento aveva creduto che Stefan avesse spento le sue emozioni, compresi i sentimenti verso di lei..quell’affermazione l’aveva presa in contropiede. Non era passato molto da quando lui stesso era arrivato vicino ad ucciderla crudelmente solo per rendere furioso Niklaus, non riusciva a darsi una spiegazione. Come poteva affermare di amarla dopo tutto quello che era successo ultimamente? Era un ipocrita. Lei stessa lo era ancora più di lui, gli credeva. Credeva a quelle parole, voleva credere che lui non fosse perso per sempre, che provasse ancora qualcosa per lei e che ci fosse speranza di riavere Stefan, il suo Stefan, non lo squartatore. Voleva crederci.
Damon la stava fissando interrogativo, i suoi occhi color ghiaccio riflettevano la luce della Luna, rendendo quello sguardo ancor più malinconico di quanto già non fosse. Lasciò andare il braccio di Stefan, puntando i piedi a terra per non cadere di nuovo. Alzò lo sguardo su Damon che a braccia incrociate aspettava che rispondesse alla domanda che le aveva appena posto. Cosa ci faceva lei lì? Non poteva rispondere che se ne stava andando in giro per il bosco di notte, non poteva nemmeno dire il vero motivo..i due fratelli le avrebbero fatto la ramanzina comunque. Di questo era consapevole, ma non le importava. Ciò che le premeva in quel momento era quello che aveva sentito. Quasi le stesse leggendo nella mente, Damon lasciò perdere la domanda, fissò prima il fratello e poi lei, si voltò per andarsene.           Lei lo bloccò.
“No.”
Solo una semplice parola, detta a bassa voce, ma che bastò a far fermare il vampiro che si voltò a fissarla negli occhi. Stefan guardava la scena come se fosse uno spettatore esterno, immobile a pochi passi da lei.
“No cosa, Elena?”
Chiese quasi retoricamente il vampiro mentre si avvicinava a lei.
“ Non andartene.”
Rispose dopo un poco di titubanza l’umana. Stefan ebbe un movimento involontario, quasi infastidito. Come biasimarlo?
“Sono stanco. Stanco di sentirmi così a causa di quello che provo per te.“
Cominciò più deciso che mai a porre fine a quel discorso una volta per tutte.
‘Sentimenti che tu non ricambierai mai, non come vorrei.’ Avrebbe voluto aggiungere, ma non lo fece. Si limitò a guardarla negli occhi, producendole un leggero fremito, come sempre accadeva quando quegli occhi azzurri incrociavano quelli scuri di lei. Il fratello sarebbe scattato in avanti per proteggere ciò che pensava fosse suo di diritto, ma non si mosse. Lei sembrava sul punto di rispondere ma Damon fu più veloce continuò prima che potesse ribattere.
“Klaus ha ragione Elena, l’unica cosa da cui dovresti proteggerti sono i sentimenti che io e mio fratello abbiamo per te, ti distruggeranno come accadde tanto tempo con Tatia.”
Elena piegò la testa leggermente verso sinistra, rivolse uno sguardo indagatore a entrambi i fratelli. Ovviamente non aveva idea di cosa stesse parlando, come avrebbe potuto anche solo immaginare? Stefan incrociò le braccia al petto fissando suo fratello, sapeva a cosa si riferiva. Ma era comunque abbastanza determinato nel non avere alcuna intenzione di lasciar andare Elena, nemmeno se questo fosse stato per il suo bene. Quello era uno dei più grandi difetti di Stefan, l’egoismo. Considerava Elena come qualcosa di suo e di scontato che sarebbe rimasto lì per sempre. Era la cosa che più lo differenziava dal fratello. Damon era ben consapevole dei suoi errori e preferiva tirarsi indietro piuttosto che lasciare che lei rimanesse coinvolta in una faida tra lui e Stefan. Il suo scopo, da sopravvivere e rendere la vita un inferno al fratello, era diventato proteggere lei. Avrebbe anche lasciato che lei lo odiasse per questo, lui avrebbe continuato ad amarla in disparte, purchè lei fosse salva. Ma quella non era una scelta ne di Stefan ne di Damon. Spettava solo ad Elena, e la ragazza non avrebbe mai deciso nulla. Non avrebbe mai potuto scegliere uno dei due e ferire l’altro. Non faceva parte di lei ferire le persone, anche se queste l’avevano ferita diverse volte in una moltitudine di occasioni diverse. In ogni caso le parole di Damon la colpirono nel profondo. Sapeva dei sentimenti che lui provava nei suoi confronti e non poteva più non ammettere che una parte di lei li ricambiava, non dopo l’altra sera.
“Ho fatto un errore, quando ti ho baciato. Non mi hai respinto ma so che quello che provi tu per lui non sarà mai lo stesso per me. Ho fatto un errore perché ho illuso me stesso, ma ora non posso più continuare a ferire tutti quanti, soprattutto non se so che in questo modo non ti sto proteggendo.”
Il suo sguardo divenne d’un tratto più malinconico, quasi triste, ma era soddisfatto di se stesso. Era riuscito a fare quel discorso, non aveva importanza la risposta che avrebbe dato lei, lui, il cattivo della situazione, si sarebbe fatto da parte per suo fratello. Anche su questo aveva ragione Klaus, la famiglia prima del resto. Aveva appena ritrovato il rapporto con Stefan, non avrebbe mandato tutto a puttane per una cosa stupida come i sentimenti. Oltre il fatto che così facendo avrebbe fatto tutti felici … tutti tranne se stesso. Stefan sembrava a sua volta soddisfatto, senza la concorrenza del fratello ciò che gli restava da fare era riconquistare la fiducia di Elena, poi sarebbero potuti tornare insieme come prima. La cena con Klaus all’inizio gli era parsa un’idea stupida, ma era servita a ricordargli quali erano le cose importanti. Lei.
Aveva fatto una cazzata portandola su quel ponte, e si malediceva per questo. Quando poi gli aveva raccontato di aver baciato Damon aveva capito che non era così scontata come aveva creduto. Aveva realizzato che Elena non sarebbe rimasta per sempre ad aspettarlo e che la stava perdendo. Sapeva che era solo colpa sua e delle sue azioni sconsiderate degli ultimi mesi ma incolpare qualcun altro al di fuori di se stesso era più facile. Per questo se la prendeva con Klaus, lo incolpava per avergli portato via la libertà e con essa ciò che amava, ma anche se ora era libero, continuava nella sua vendetta piuttosto che cercare di rimediare agli errori. Le parole del fratello gli avevano infuso nuova speranza. Forse non era tutto perduto. Poteva ancora riconquistare la sua amata e con il fratello a buona distanza sarebbe stato immensamente più semplice. Tuttavia si trovava ancora in errore. Non poteva pretendere che Elena gli perdonasse tutto così velocemente, sarebbe stata una stupida. Ma Elena non ebbe mai tempo per dire qualsiasi cosa. Damon sparì appena pronunciate quelle parole e Stefan, che si sentiva grato al fratello, lo seguì subito dopo. Non era il caso di accelerare troppo le cose, di questo se ne rendeva conto. Io avevo assistito a tutto da pochi metri di distanza. Avevo potuto vedere le reazioni, quasi impercettibili, di Elena al discorso di Damon e l’avevo trovata piuttosto patetica. Tutti i suoi sforzi per non essere come me non erano valsi a nulla.
Alla fine aveva fatto esattamente quello che le avevo detto io, si era innamorata di entrambi.



Spazio autrice:
Salve a tutti, io sono Alice. 
Di solito non scrivo FF, avevo deciso di limitarmi a recensire, ma stamattina ho avuto un'ispirazione improvvisa ed eccomi qui, non avrei mai pensato di scrivere su TVD, questa è la prima volta in assoluto, spero che non faccia schifo!
Per adesso è una one-shot, ma potrebbe anche diventare una FF a tutti gli effetti. Voi che ne dite? 
Alis :3



  
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