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Autore: small    04/02/2012    4 recensioni
Blair/Chuck. La neve. Gli occhi di Chuck. Due bambini ignari del loro destino.
Dalla storia:
"Poi, con delicatezza, la poggia sul collo del pupazzo, mostro senz'anima nè occhi. Il bambino le rivolge ancora quello sguardo strano, incuriosito."
Per Sara
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Neve al sapore di nocciola




A Sara,
niente frasi sdolcinate,
niente promesse di amicizia perpetua.
Solo una storia, senza pretese, senza onori e
senza riconoscimenti.
Perché tu sei molto più di questo.



 

C'è la neve intorno.

 

"Non devi fare così" urla una voce alle sue spalle.
Il bambino si gira veloce. Troppo veloce. Lei è una bella bambina, per quanto una bambina possa essere belle... a lui sembrano tutte così simili e piagnucolose.
"Non devi fare così" ripete lei.
Ha una bella voce.
"Che vuol dire?" domanda lui, con una palla di neve ancora in mano.
La bambina sbuffa, spazientita. Detesta chi non capisce.
"Devi prendere meno neve e devi essere più dolce quando la metti insieme per fare la testa" spiega, con tono lezioso.
Il bambino la guarda con gli occhi nocciola un momento. Poi si gira.
"So farlo da solo un pupazzo di neve" mormora, dandole le spalle.
Ecco, ora quella sciocca bambina mora può anche andarsene. Lui non ha bisogno di nessuno per fare il suo pupazzo di neve. Sta sistemando una massa informe di neve, quando le mani di lei, così dannatamente rosa, gliela tolgono.
"Ehi, ma che diavolo..."
"Vedi!" afferma lei "Devi fare così"
Lentamente, con le sue mani rosa plasma una sfera perfetta. Poi, con delicatezza, la poggia sul collo del pupazzo, mostro senz'anima nè occhi. Il bambino le rivolge ancora quello sguardo strano, incuriosito.
"E i guanti?" domanda alla fine.
Lei sorride e sembra che un raggio di sole la colpisca.
"Con i guanti non viene bene" dice, decisa.
Lei continua a sistemare attenta la neve, cercando di rendere meno goffo il corpo di quell'enorme giocattocolo, destinato a squaiarsi poche ore dopo. Lui la guarda, ancora, con quegli occhi marroni. E lei ha la vaga impressione che un giorno quello sguardo la seguirà ovunque, come una condanna. Allora, forse, si pentirà di avere aiutato quel bambino.
"Io sono Blair" dice, sperando che smetta di fissarla.
"Io Chuck" risponde lui, sicuro.
Blair annuisce piano e continua a sistemare la neve.
"Blair, tesoro, dobbiamo andare!" la chiamano.
Si alza, veloce.
"Ricorda che non devi usare i guanti se vuoi che venga bene" ripete al bambino, come se fosse preoccupata dal fatto che lui non abbia capito.
Poi raggiunge la mamma, saltellando. E mentre si allontana, può immaginare i silenziosi occhi marroni che la seguono.


 

Si siede sulla neve. Così. Poi sfila i guanti. Non bisogna usare i guanti o i pupazzi di neve vengono male, con i bozzi. E a nessun bambino piace un pupazzo di neve rovinato. La neve, senza guanti, è morbida. Se si portano in guanti, non lo si capisce. Lentamente, costruisce il corpo. Ha freddo alle mani, ma non può mettere i guanti. Prende un'altra manciata di neve e comincia a lavorare per costruire la testa. Due mani, rosa, si sovrappongo alle sue. Accarezzano lente la neve, il suo polso gelato.
"Devi farlo più delicatamente" esclama una voce.
Quelle mani continuano a modellare la neve insieme alle sue. Quando finalmente il pupazzo di neve è finito, osa alzare lo sguardo. Prevedibile.
"Cosa ci fai tu qui?" chiede, il suo tono è un lamento.
"Pensavo ti servisse il mio aiuto, Blair"
"Non mi serve il tuo aiuto, Chuck" ribatte lei, fredda.
Lui alza le spalle, come se non avesse sentito... o forse non vuole. E' davvero importante?
"Se la tocchi senza guanti, la neve è morbida" dice lui, piano, in un sussurro.
Lei sussulta. E vorrebbe chiamarlo, dirgli qualcosa, qualsiasi cosa. Ma lui è già lontano. E ora lei, con la neve intorno, si accorge che le mancano due grandi silenziosi occhi marroni che la guardano.

 





 


Il mio angolo personale:
Questa storia è per Gnam_Gnam, che fra poco fa gli anni. Il titolo si riferisce al fatto che c'è la neve e ci sono gli occhi di Chuck. Spero si capisca che la parte in corsivo è un ricordo di loro due, non so nemmeno se è vero!! :) E non mi importa quale sia l'evolvere degli eventi, mi piace questa coppia e di questa solo scrivo...
small

E tutto questo è scritto in verde, perché il verde è il mio colore. 

   
 
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