Allenamento X Nuova amicizia X Scommessa

 

 

Il sole spendeva anche quel giorno. 

Esso penetrava dai vetri della finestra, dal castello di legno, in stile giapponese dalla camera, da cui dormiva Ayako. 

La quale i raggi, le riscaldarono il viso e per un momento l’accecarono gli occhi. 

Si svegliò  rimase per un attimo a fissare il soffitto. 

Era di buon umore. 

Anche perché aveva conosciuto un nuovo amico. 

Aprì il suo armadio per mettersi la sua tuta preferita. 

Dei pantaloncini neri, con un kimono. 

Si pettinò i suoi lunghi, capelli castano -chiaro, che le arrivavano fino a metà schiena dorsale e se li legò con un nastro viola a coda di cavallo. 

Poi si osservò allo specchio, posto accanto all’armadio. 

Era cresciuta un po’ dall’ultima volta. 

I suoi occhi azzurro-verde, si rifletterono nello specchio. 

Una cosa che avevano i comune i Kuruta era che quasi tutti fossero biondi, con  gli occhi tra il verde e l’azzurro. 

Poi dalla scrivania, in legno prese i suoi affezionati guanti di pelle neri. 

Sospirò. Era pronta per gli allenamenti. 

Scese giù a fare colazione in salone centrale. 

I suoi  genitori, erano già lì.

<< Buon giorno, padre madre >>. Disse con un sorriso. 

Poi  una cameriera, si avvicinò e le servì la colazione. 

<< Grazie >> rispose e cominciò a mangiare. 

<< Buon giorno a te >> le rispose il padre. << A quanto vedo sei già pronta per gli allenamenti >> e sorrise. 

Lei annuì. 

<< Bene appena, finiamo cominciamo >>. 

 

 

I due si ritrovarono fuori nel giardino del castello. 

Il padre era vestito con il kimono tradizionale. 

E teneva le braccia conserte. 

La ragazza deglutì. 

<< Allora cominciamo >> disse lui freddamente. 

Il padre di Ayako era molto fiero di lei. Oltre ad essere molto intelliggente perspicace, conosceva molto bene i veleni e sapeva ingannare molto bene il nemico. 

L’unico suo punto debole era la fretta. 

Anche se capiva la mossa dell’avversario, per paura di essere colpita, agiva velocemente e questo era uno svantaggio, poiché il nemico poteva anche utilizzare altre mosse. 

Ma appena avrebbe capito, dove stesse sbagliando, sarebbe diventata molto forte. 

Durante gli allenamenti, inoltre lui era molto severo, per far si che la ragazza non si distrasse. 

Ayako si preparò al combattimento. 

 

 

Dopo quando ebbero finito, fecero un inchino entrambi. 

Ayako si ricordò dell’appuntamento con Kurapika. 

Salutò il padre e corse su per la sua stanza a cambiarsi. 

Non poteva riflettere su cosa indossare o meno, e scelse un chimono roseo. 

Poi si avviò verso la stalla  e montò su Pearl.

 

Dopo aver cavalcato alcuni km si ritrovò in quel piccolo paradiso. 

L’erba incominciava a farsi più fitta. 

Lei accarezzò Pearl e scese vicino al laghetto: il posto in cui dovevano incontrarsi. 

Legò il cavallo al tronco di un albero la quale Pearl cominciò a brucare l’erba. 

<< Ciao >> mormorò una voce. La ragazza sussultò. 

<< Kurapika >> salutò. 

Il ragazzo osservò la principessa, con rispetto. 

Lei le sorrise. 

Poi Kurapika notò Pearl e commentò : << E’ davvero bello >>. 

La cavalla, diede una zoccolata per terra. 

Ayako commentò : << E’ femmina >> 

E i due scoppiarono a ridere. 

<< Cosa facciamo di bello? >> chiese Kurapika, guardandosi attorno. 

<< Uhm… >> rispose lei alla ricerca di un’idea poi fece schioccare le dita. << Ti va di fare una gara? >> propose. 

Lui emise un sorriso di sfida. << Perché no… >> disse e poi continuò. << Chi perde, dovrà preparare la colazione all’altro >>. 

Lei lo guardò un po’ sconcertata però poi rispose : << Va bene >> annuendo. << Ci sto. >>

Lui sorrise. << Allora al mio tre… >> e si prepararono per la corsa. 

<< Uno… due… tre… >> e scattarono. 

Erano pari e dopo un po’ Ayako lo sorpassò, facendoli una linguaccia. 

Lui non si disperò e recuperò terreno. 

Lei sbuffò e incominciò ad indietreggiare. 

“ Maledizione… “ si disse. “ Gli allenamenti mi hanno recato debolezza”. 

Poi recuperò di nuovo terreno e indietreggiò nuovamente e Kurapika arrivò alla meta. 

<< Evvai, ho vinto! >> esclamò con la mano a pugni. 

Poi  riprese fiato. 

Si voltò e notò Ayako che si era inginocchiata a riprendere fiato. 

<< Tutto bene? >> domandò e l’aiuto porgendoli la mano ad alzarsi. 

Lei sorrise E il ragazzo l’aiutò. 

<< A quanto pare dovrò prepararti la colazione >> disse. 

Lui le sorrise. << Suppongo di si >>. 

Poi cercò tra l’erba e notò un fiore azzurro e lo raccolse. 

La ragazza lo guardò in modo strano, poi il biondo le sorrise. << Questo è per te >> e glielo porse. 

Lei rimase stupita. 

Lo osservò. Con la mano tremante lo prese. << Graz-zie è davvero bellissimo >> rispose incredula. 

Kurapika le sorrise. 

Anche Ayako si lasciò andare ad un sorriso, anche se intimidito.

Poi  Ayako corse e s’incominciò a rotolare nel prato. 

Kurapika la osservò stupito. << Ma che fai? >> domandò. 

Lei si sedette per terra.

<< Dai è divertente! >> esclamò con il sorriso. 

Kurapika fece spallucce sorridendo e incominciò a rotolarsi anche lui; per la prima volta Ayako, si sentì felice.