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Autore: GiadaGrangerCullen    05/02/2012    2 recensioni
Poesia, nata da un momento di malinconia e non so nemmeno io cosa.
"ma in confronto all'universo infinito,
all'intera storia, non siamo che un granello di sabbia nel deserto"
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alzo gli occhi al cielo,
una stella cadente.
Chiudo gli occhi
esprimo il mio desiderio.
"Strano," penso, "è gennaio, la notte dei desideri è lontana."
Li riapro e mi accorgo che era uno stupido aeroplano,
mi ha illusa.
Non che creda molto a queste cose, ma tentar non nuoce.

Rimango, seduta sul marciapiede, a fissare le immote stelle,
lontane seppur luminose.
Se non ci fossero tutti questi lampioni sarebbero molto più evidenti.
Chissà, riuscirei a riconoscere qualche costellazione?

Mi perdo fra i miei pensieri, il cosmo è enorme,
oltre queste stelle ce ne sono tantissime altre a noi invisibili.
Mi sento piccola e insignificante.
Cosa rimarrà di noi che ci crediamo i padroni del mondo?
Ci riteniamo tanto grandi, ma in confronto all'universo infinito,
all'intera storia, non siamo che un granello di sabbia nel deserto,
un acaro di polvere sotto il mio letto,
che per quanto pulisca continua a tornare sempre.
Il vecchio sparisce e il nuovo lo sostituisce,
ma di quel che siamo stati rimarrà men che
l'ennesima potenza di zero.








 


Eccomi, qui. Con una poesia, che poi tanto poesia non è.
Lo so, fa pena. Non so nemmeno perché l'ho pubblicata, anzi lo so. Ho fatto tutta la fatica di  sistemare l'editor e non voglio sprecare questa mia fatica cancellando tutto.
Quindi, che ne pensate?
A presto, GGC :)

   
 
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