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Autore: Alex96_    05/02/2012    8 recensioni
Ambientata circa 30 anni dopo.
Damon e Caroline si rincontrano in un bar, con loro dei fantasmi del passato che li spingeranno a confrontarsi, e cosa succederà quando una Barbie Vampiro e un vampiro dagli occhi di ghiaccio si ritrovanno insieme? Leggete per scoprirlo!
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore | Coppie: Caroline/Damon
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Damon era al bar, circondato da due brunette di venti anni che facevano le svenevoli con lui, ma non riusciva a divertirsi, gli sembravano troppo arrendevoli e scialbe. Stava per andarsene quando una folata di cannella gli era arrivata alle narici e subito si era girato verso la direzione da cui proveniva l’odore.

Damon pensa che quella sia la sua prossima vittima, e si sporge per guardarla, ma si meraviglia non poco quando riconosce quella massa di onde bionde, quegli occhi furbi e svegli azzurri, resi ancora più profondi dal calcato ombretto nero, e quel corpo snello e flessuoso che cammina perfettamente in equilibrio sui tacchi altissimi. Il vampiro guarda con stupore la giovane. Saranno minimo 10 anni che non la incontrava, se ne era quasi completamente dimenticato ma lei si stava nuovamente riaffacciando nella sua vita.

La giovane si volta sentendosi osservata e per poco non le cade il bicchiere di mano: che diavolo ci faceva lì Damon Salvatore?

Caroline abbastanza confusa e con la bocca ancora spalancata si avvicina al vampiro che muove un passo nella sua direzione, spingendo la ragazza a gettare via il bicchiere appena ordinato e a gettarsi fra le sue braccia urlando come un’ossessa.

“O Mio Dio! Damon!”

Il vampiro ride sommessamente e stringe un po’ a sé quella bionda svampita, che rincara la stretta, facendogli quasi male.

“Barbie se non vuoi uccidermi, staccati”

Caroline leggermente imbarazzata allenta la presa sul giovane e, senza staccarsi completamente da lui, lo guarda seria negli occhi.

“Allora? Che ci fai tu qui?”

Damon sorride sghembo e, dopo averla staccata da sé, si avvicina al bancone, trascinandosela dietro.

“Potrei farti la stessa domanda bionda. A proposito, dove hai lasciato il lupo?”

Damon si volta ancora sorridente verso Caroline, ma capisce di aver fatto o detto qualcosa di sbagliato, perché il corpo della ragazza si irrigidisce visibilmente, le gote sempre rosse sbiancano, e il sorriso sul suo volto scompare completamente, per far posto a una smorfia contrita.

“Sinceramente non ne ho idea. Non lo vedo da circa un anno”

Damon rimane leggermente sorpreso dalla risposta della ragazza, aveva sempre immaginato che lei e il lupacchiotto si sarebbero rintanati da qualche parte in un posto sperduto per vivere felici e contenti la loro eternità, non che si sarebbero separati.

“Come mai?”

Il vampiro si accorge di aver commesso un passo falso nel momento in cui Caroline trae un sospiro, e, come molte altre volte, inizia a parlare a macchinetta,
stordendolo.

“Beh, perché fino a un anno fa andava tutto benissimo. Eravamo alle Maldive a spassarcela e stavamo bene, veramente bene. Fin quando quella brutta sgualdrina di Rebekah non è piombata nel nostro hotel reclamando la presenza di Tyler. Io l’avrei ammazzata con le mie mani, ma lei mi avrebbe fatta fuori in un nano secondo. Allora è intervenuto Ty, e io pensavo che lei se ne sarebbe andata. Sai, più nessun legame con Klaus e la sua sorella sgualdrina, ma invece circa un mese dopo Tyler mi dice che non può più stare con me, che lui vuoi uccidere, che ne sente il bisogno, che io sono ancora troppo legata alla vita umana e una serie di stronzate che mi hanno fatto a dir poco infuriare così me ne sono andata, ovviamente non prima di avergli conficcato un paletto nel cuore. E poi un mese dopo mentre stavo girovagando per New York una vampira che avevamo conosciuto circa 5 anni prima, mi dice di averlo visto baciarsi con la biondina Originaria e da lì ho troncato tutte le nostre conversazioni. Tu invece Damon con Sage?”

Il vampiro ringrazia mentalmente che Caroline si sia fermata, perché le sue parole gli stavano dando letteralmente alla testa, e, dopo essersi scolato un bicchiere di Bourbon si lancia nel suo più breve e sintetico racconto.

“Ci siamo frequentati per circa tre anni ma non eravamo fatti per stare insieme. Ci siamo lasciati 5 anni fa, però ancora a volte ci sentiamo”

Caroline annuisce assorta mentre beve il suo Mohito.

“E Stefan? Lo senti ancora?”

Damon annuisce.

“Si, l’ho sentito più o meno un mese fa. Era a Singapore insieme a Katherine”

Caroline sgrana gli occhi e per poco non sputa il contenuto dell’alcolico in faccia a Damon.

“A K-Katherine? Non saranno mica tornati insieme?”

Damon sorride dello stupore della ragazza e annuisce divertito.

“Oh, si. Il mio fratellino è tornato con il nostro amore perduto, in fondo lei ha sempre detto di averlo amato”

Caroline ha la certezza di aver scorto negli occhi di Damon un lampo di amarezza, ma decide di non indagare oltre.

“Ma non sarà mica tornato uno Squartatore, vero?”

Damon nega con il capo e sorseggia l’alcolico.

“No, però ha sospeso la dieta di Bambi. Ha detto che Katherine l’aiuta molto a controllarsi”

Sul volto del ragazzo si forma una smorfia molto simile a quella fatta prima da Caroline, che si sente in dovere di sollevargli il morale.

“Forza, non deprimiamoci! In fondo siamo ancora giovani e belli”

Il vampiro ride del tentativo riuscito della bionda di tirarlo su di morale e annuisce, lasciando una banconota sul tavolo.

“Andiamo, usciamo di qui. Troviamo un posto carino invece di questa bettola”

Caroline annuisce e afferra la sua borsetta, scendendo dall’alto sgabello con un salto molto agile, che Damon paragonerebbe a quello di una gazzella.


Poco dopo i due si trovano in un pub di Atlanta, decisamente più alticci.

“E poi una volta Ty mi ha costretto a bere da una scimmia. Oh Dio è stato disgustoso”

Damon ride dell’assurdità della bionda e della facilità con cui questa riesce a farlo sorridere, mentre Caroline si anima al sentire una canzone che adorava.

“Te la ricordi questa canzone?”

Damon prima nega con il capo, ma poi lo scorrere della canzone gli riporta alla mente il compleanno di Elena e annuisce involontariamente, stringendo la presa sul bicchiere.

Caroline accorgendosene posa una mano sopra alla sua ma il vampiro con un gesto molto rude la scansa, per scolare l’alcolico tutto d’un fiato e alzarsi dal tavolo.

La bionda però non si dà per vinta e gli arriva davanti.

“Non fare così. Non l’hai persa solo tu”

Damon fa una smorfia e continua a camminare ma Caroline gli si piazza di nuovo davanti.

“Ti consiglio di andartene bionda”

Caroline lo guarda con sguardo deciso e fiero.

“No!”

Damon solleva un sopracciglio irritato.

“Come scusa?”

La vampira poggia una mano su un fianco, senza distogliere lo sguardo dal suo.

“Non me ne vado. Damon sono passati più di 30 anni, devi ricominciare la tua vita. Non puoi aspettare che magicamente lei ritorni. Lei è morta..Elena è morta, come Bonnie. E se tu hai persona la persona che amavi io ho perso le mie due migliori amiche, i miei amici se ne sono andati e mia madre è morta. E il mio fidanzato mi ha lasciata. Io non ho nessuno eppure continuo a vivere”

Damon si sofferma a guardare la figura di Caroline, ora leggermente scossa da tremiti, e si chiede come abbia fatto a ritenerla una debole. Probabilmente la donna che ha di fronte è la persona più forte che abbia mai incontrato, completamente sola eppure ancora in piedi. Il vampiro non può fare a meno di accarezzarle il profilo
delle labbra, leggermente violacee per lo sforzo che sta esibendo la bionda nel non piangere e le sfiora il volto, facendo distendere i muscoli di Caroline.

“Hai ragione bionda”

Caroline si esibisce in uno dei suoi migliori sorrisi e, abbandonata la malinconia dell’essere sola, trascina il vampiro verso la pista da ballo del locale, dove alcune coppie stanno ballando ai ritmi della canzone house che si riproduce in tutto il locale.

I due iniziano a ballare vicini, sorridendosi appena e Caroline si sente un po’ meno triste e più felice, mentre fa delle comiche giravolte intorno al vampiro che la guarda divertito per poi trarla a sé e mostrarle come vuole ballare.

Caroline non si scompone più di tanto e allaccia le braccia intorno al collo di Damon, mentre questo tiene saldamente le mani sui suoi fianchi, imponendole un ritmo piuttosto serrato. I due evitano per lo più di guardarsi negli occhi, ognuno assorto nei propri pensieri, ma quando inevitabilmente Damon sposta le sue mani sulla schiena di Caroline e questa trema e si avvicina di più al vampiro, i loro bacini si scontrano, ed entrambi hanno un fremito. Gli occhi dell’uno e dell’altra scattano, pronti ad incrociarsi in una muta richiesta.

Il vampiro più anziano guarda ardentemente negli occhi della bionda e questa annuisce impercettibilmente, così entrambi, noncuranti che qualcuno possa vederli, si volatilizzano e escono dal pub, per trovarsi nelle ormai buie e fredde strade di Atlanta, e si catapultano nel motel dall’altra parte della strada.

Quando entrano nella stanza, nessuno dei due saprebbe dire chi ha fatto il primo passo verso l’altro, sanno solo che al buio della stanza, illuminata solo da un lampione lì davanti, Caroline è sbattuta contro il muro da Damon, con le gambe intrecciate alla vita di lui e il vampiro le sta baciando il collo lasciando una scia umida al passaggio che fa sospirare di piacere Caroline.

Ma la bionda non è una tipa passiva così strattona i capelli di Damon, facendolo imprecare a bassa voce, e gli alza il viso per far combaciare le proprie bocche, dapprima in un contatto leggero, ma come le mani di Damon corrono a sostenere Caroline afferrandola per le natiche e facendola ansimare di sorpresa, la vampira stringe le spalle di Damon, mentre le loro lingue si ritrovano improvvisamente impegnate in una danza frenetica che fa mancare a tutte e due il fiato.

Damon stacca Caroline dal muro e la adagia non molto gentilmente sul grande letto matrimoniale al centro della squallida stanza del motel, facendo ridere la vampira.

“Puoi essere anche più delicato”

Damon ghigna e si avvicina suadente alla vampira, posizionandosi in mezzo alle sue gambe e facendola ansimare profondamente quando scende a insinuare una mano verso la sua femminilità, ancora coperta dagli slip e dagli skinny jeans.

Caroline morde un labbro al vampiro che ride contro le sue labbra e si solleva leggermente per sfilarsi la maglia. La bionda lo imita e si toglie il top, rimanendo così solo con il reggiseno di pizzo borgogna.

Damon si ferma estasiato a guardare la vampira sotto di sé. Il reggiseno così in contrasto con la pelle chiara, le gote arrossate, il respiro irregolare e i soffici capelli sparpagliati sul letto, il vampiro non ci pensa due volte a chinarsi di nuovo su di lei per arpionarle le labbra e continuare a giocare con la sua lingua.

Caroline si aggrappa alle spalle forti e muscolose di Damon, nel momento in cui questo scende a baciarle il collo e a stuzzicare la pelle sensibile dietro l’orecchio, in una lenta tortura.

Damon ghigna sulla pelle ora accaldata di Caroline, sentendola sospirare in presa la piacere e si china più in basso, iniziandole a baciare i seni, ora non più celati dal reggiseno, tenendone uno in una mano e succhiando l’altro con la lingua.

Caroline in preda al piacere inizia a ansimare senza ritegno ed è più che sicura che Damon stia ghignando, nonostante le sue mani siano perse sui fianchi e sulla schiena della ragazza, e la sua bocca sia impegnata in una discesa pericolosa che parte dai seni floridi della ragazza, e scende sul ventre piatto, per poi arrivare alla pelle sensibile attorno all’ombelico, e scendere ancora più in basso a depositare un bacio sulla femminilità della ragazza, ancora, per poco, celata dal jeans.

Damon fa scivolare via i pantaloni della ragazza, insieme alle sue scarpe e risale poi a accarezzarle l’esterno delle gambe, e a baciarne l’interno, facendola gemere forte, quando si ritrova il vampiro in mezzo alle sue gambe con le labbra perse fra le sue e la lingua a tracciare un percorso esperto che sta portando la ragazza al limite.

Gli ansiti, prima solo accennati, diventano dei veri e propri gemiti che portano Caroline a stringere convulsamente il lenzuolo fino a far sbiancare le nocche e a inarcare la schiena ad ogni affondo di lingua del vampiro.

Caroline sente di stare al limite e anche Damon se ne accorge, tanto che rialza la testa sorridendo sornione, mentre sul volto della vampira si crea un’espressione delusa e scontenta.

“Sei un bastardo Damon Salvatore!”

Damon ghigna e risale sulla ragazza, non prima di essersi sfilato i jeans, portando il suo viso all’altezza di quello dell’altra.

“Ah, si?!”

Prima che Caroline possa dire nulla Damon le ha catturato le labbra, mordendole furiosamente, per fargliele dischiudere e, se la sua lingua è intrappolata nella bocca della giovane che asseconda i suoi movimenti e gli accarezza la nuca, la sua mano affonda nell’intimità di Caroline che, per la sorpresa e il piacere tira violentemente i capelli al ragazzo, facendolo staccare dalla bionda.

“S-Sei..”

Caroline non riesce ad articolare una frase mentre Damon la guarda divertito.

“Fantastico, sublime, un dio del sesso?”

La voce di Damon è di proposito più roca e sensuale mentre si avvicina all’orecchio di Caroline, che per la frustrazione e per il piacere lancinante al quale l’altro la sta portando gli morde il collo, affondando i canini nella carne di Damon e lacerandola.

Il vampiro emette inizialmente un suono strozzato di dolore, ma poi, quando la mano esperta di Caroline inizia a percorrere il tratto dei pettorali definiti, degli addominali scolpiti e scende verso l’elastico dei boxer, insinuandovi una mano dentro per impugnare il membro del vampiro, questo appoggia completamente il capo nell’incavo del collo di Caroline, non riuscendo a trattenere un gemito di pura estasi.

 Caroline sorride e ritrae i denti, leccando la ferita e lasciando un succhiotto sulla pelle del vampiro, che però si rigenera subito e portando via con sé ogni traccia del segno. Caroline intanto non smette di torturare il vampiro, spingendolo verso l’orgasmo.

“Sei un bastardo. Ma non sai contro chi ti sei messo”

Damon ghigna e soffoca un altro ansito contro la pelle calda del collo di Caroline, provocandole un brivido. Quando però il vampiro sente di essere al limite toglie la mano di Caroline portandogliela sopra la testa e con un gesto rapido si sfila i boxer e toglie gli slip alla vampira che fa un broncio frustato per la mancanza di contatto.
Damon sorride a mezza bocca e, con una mossa rapida, penetra Caroline che urla dalla sorpresa e dal piacere.

Il vampiro sopra di lei sorride a mezza bocca e le imprigiona le labbra in un bacio, mentre con i gomiti si tiene sollevato per non gravare sulla ragazza che, alla terza spinta avvolge le gambe intorno alla vita del ragazzo, per permettergli maggiore accesso.

Quando Damon le lascia la bocca libera per concentrarsi sul collo della ragazza questa inizia a mugolare di piacere mentre gli affondi si fanno più decisi e il ritmo decisamente più rapido.

Entrambi al limite, affondano i denti l’uno nel collo dell’altra, e dopo un’ultima, decisiva, spinta da parte di Damon, arrivano al limite urlando tutti e due di piacere.
Damon esce da Caroline e rotola dall’altra parte del letto per cercare di riprendere fiato, mentre la ragazza si avvolge con il lenzuolo e respira affannosamente.

“Beh, devo dire che mi mancava il sesso con te bionda”

Caroline sogghigna e si avvicina a Damon, poggiando la testa sul petto del vampiro e spostando i capelli da un lato.

“Già, anche a me Damon”

Caroline crede, o vuole credere, che in quella frase ci sia anche un implicito «Mi manchi Caroline» ma non vuole darsi troppa importanza, in fondo è stato semplice sesso tra due persone che si conoscono ormai da più di 35 anni, e che occasionalmente hanno fatto sesso.

Mentre la ragazza è occupata in quelle osservazioni Damon sarebbe tentato di squagliarsela, ma poi nuovamente l’odore di cannella della ragazza gli arriva prepotentemente sotto al naso mentre lei si arrotola sulle dita una ciocca pensierosa, e il vampiro non può far altro che pensare che quell’odore gli era davvero mancato. E forse non solo perché la vicinanza della bionda gli ricordava i momenti a Mystic Falls, perché se ce n’erano molti felici, ce n’erano altrettanti tristi, ma probabilmente perché gli era mancato quello scricciolo dai capelli del color del grano e gli occhi grandi e sinceri, sempre pronti a dire la verità, un po’ imprevedibile e forte come poche.

Una malsana idea vola nella mente del vampiro pluricentenario.

“Ehi, stavo pensando di andare a rompere le scatole a Stefan fra qualche giorno. Che ne dici di venire anche tu?”

Caroline, grata che Damon non possa vederla, arrossisce leggermente mentre sulle sue labbra spunta un sorriso ebete.

“Certo, perché no?”

Damon annuisce.

“Bene”

“Bene”

Nella stanza cala il silenzio più totale, rotto da Caroline che si sposta dall’altra parte del letto.

“Beh, se vuoi puoi anche andare, ci rivediamo per partire”

Damon la guarda con un sopracciglio alzato.

“Perché dovrei essere io quello ad andarmene?”

Caroline si tira su a sedere e Damon la imita.

“Perché io sono una donna”

“È la scusa più ridicola che abbia mai udito. Se vuoi vai tu, sono stato io quello a soggiogare il tizio alla reception”

Caroline si stende nuovamente sul letto e si porta il lenzuolo a coprire le generose curve.

“Io non ho dove stare, ero ad Atlanta solo di passaggio”

Damon si rimette comodo sul letto.

“Beh, si dà caso che neanche io abbia dove stare quindi penso che rimarrò qui”

Caroline annuisce.

“Bene, allora rimarremo tutti e due qui”

Anche Damon fa un cenno si assenso.

“Già”

Per un po’ di tempo nessuno dei due parla, e lascia all’odore di sesso che ancora aleggia nell’aria il potere di carezzarli dolcemente.

“Damon?”

Il vampiro si volta verso Caroline che, anche se illuminata dalla luce artificiale del lampione che non le rende giustizia, gli pare bellissima.

“Si?”

La vampira abbassa lo sguardo e lo punta sulle sue mani curate.

“Ehm, ho freddo. Non è che potrei mettermi vicino a te?”

Il vampiro annuisce e Caroline appoggia la testa nell’incavo del suo collo, circondandogli la vita con un braccio.

“Buonanotte, e grazie della splendida serata”

Damon le accarezza la schiena e si mette più comodo.

“Grazie a te, Caroline. Mi eri mancata..un po’”

“Anche tu”

Anche se Damon non può vederla Caroline sorride e si stringe poco di più a lui, contenta di riaverlo incontrato in un momento così nero nella sua non-vita, e Damon anche sorride, affondando la testa sul cuscino, conscio che Caroline essendo un vampiro non può sentire il freddo, ma del resto neanche lui eppure la sola presenza della bionda lo fa sentire al caldo. Entrambi cullati da questi pensieri si addormentano, l’uno nelle braccia dell’altra, con gli spettri di Tyler e Elena forse, per l’ultima volta, ad aleggiare fra loro.




Angolino Autrice:

Ehi, chiedo venia ma non so proprio da dove sia uscita 'sta roba! Ma io AMO Caroline e per me dovrebbe stare con qualsiasi persona, mi piaceva con Matt, con Tyler, con Damon, nei momenti con Stefan e ora la shippo con Klaus xD Sono senza speranza...ma vabbè! Spero che vi sia piaciuta almeno un poco questa fic, non escludo che potrei fare una serie di fic Daroline, le idee non mi mancano, fatemi sapere con una recensione se vi piacerebbe sapere cosa combineranno Damon e Caroline arrivati a Singapore e magari continuerò. Vi mando un grande bacio, spero di non avervi annoiata Alessandra.

   
 
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