05/02/2012
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“Mi dispiace, cara, sono davvero mortificata. E dire che è il periodo in cui dovresti startene più tranquilla!”
Haninozuka-san sorride, sotto il suo caschetto di ondine bionde. Vorrebbe dire a Morinozuka-san che, tanto, non avrebbe potuto starsene tranquilla comunque, perché i suoi sonni tranquilli sono terminati nell’istante in cui ha messo al mondo Mitsukuni. Anzi, già che c’è, potrebbe specificarle che è lei, casomai, a doversi profondere in sincere e mortificate scuse. Soprattutto da quando suo figlio, tre anni appena compiuti, ha convinto il cugino ad appartarsi insieme sotto il tavolo, per testare la validità della panna della sua torta di compleanno come gel per capelli. Sui capelli di Takashi, ovviamente.
Quando ha fatto per rimproverarlo, Mitsukuni le ha candidamente risposto “Io detto a Takashi, Takashi no ha detto no”. In quel momento, la signora ha seriamente avvertito l’urgenza di prostrarsi ai piedi di suo cognato e chiedere perdono.
“Davvero, mi dispiace. È solo che... pare sia l’unico modo per farlo addormentare.”
Morinozuka-san sospira, mentre Haninozuka-san, stesa su un fianco, sbircia oltre la sua pancia da donna all’ottavo mese di gravidanza, per spiare il fagotto aggrappato al plissé della sua camicetta prémaman.
Satoshi – due mesi e mezzo, pochi capelli, una boccuccia splendida e le manine tese sul suo pancione come fosse l’unica cosa davvero indispensabile a questo mondo.
“Sul serio, sai – anche di notte, si addormenta per sfinimento dopo aver pianto ore intere!” Le bisbiglia Morinozuka-san. Ad Haninozuka-san viene un po’ da ridere. Tutto questo è quasi più tenero e assurdo di Takashi che parla alle torte per far contento Mitsukuni.
“Di nuovo, scusami per questo disturbo—”
La giovane donna accarezza la testolina del bimbo, un sorriso rapito sul viso da ragazzina.
“No, no. Va tutto bene. Dico davvero.”
Spera che almeno questo Morinozuka sappia dire di no a suo figlio – anche se sembrano vane speranze, visto come lo tiene già legato a sé.
Note.
Niente di particolare. Stavo rileggendo il capitolo dedicato a Chika (e Satoshi <3), e m’è venuto in mente che su di loro non avevo ancora tentato niente. XD Sono contenta di averci almeno provato. <3
Per la cronaca, non ho idea di come si chiamino le madri di Honey e Takashi – anzi, mi pare non sia stato mai specificato –, così ho optato per dei generici signora Mori e signora Hani.
Grazie per aver letto! ^^