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Autore: jewellangela    15/09/2006    13 recensioni
Dopo Jusendou,Ranma pensava che il peggio fosse passato. Ma dopo aveva iniziato ad avere questi strani incubi dove Akane moriva e lui non poteva fare nulla per impedirlo. Erano premonizioni? Memorie? O era qualcosa che dal loro passato li aveva seguiti nel presente? ATTENZIONE: questa ff appartiene ad Angela Jewell ed è tradotta da lithtys col permesso dell'autrice.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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cap1

Salve a tutti! Ho letto questa fanfiction e mi è piaciuta tantissimo! Così ho contattato l'autrice (Angela Jewell) e, ottenuto il suo permesso scritto, ho deciso di tradurla.

Note della traduttrice (lithtys): i capitoli della ff sono solo 3, ma molto molto lunghi. Per poterla aggiornare in tempi decenti la suddividerò in sottocapitoli. Ah, ovviamente siccome l'autrice è straniera, sarò io a gestire il suo account.

Se vuoi pubblicare su questo sito una traduzione di questo autore, ed hai il suo permesso, inviami almeno il primo capitolo della traduzione completa (nel caso di fanfic one-shot, tutta la one-shot tradotta). Allora ti fornirò la password per accedere all'accaunt.

Note legali: Tutti i personaggi di Ranma 1/2 appartengono esclusivamente alla grande Rumiko Takahashi. e sono usati senza permesso.

 

 

SHE WALKS IN BEAUTY

Prologo

Correva più veloce, più forte, il battito accelerato. Non importa quanto provasse a ignorarle, immagini di lei gli riempivano la mente - il suo volto, il suo sorriso - le sue lacrime quando le aveva detto che era finita.

Saltava senza sforzo sopra le rocce e gli spuntoni, incrociava edifici, lampioni e persone, il suo codino che volava dietro di lui. Ma non vedeva nulla di tutto questo; udiva solamente le parole dell'uomo-ombra...

...sarebbe uno spreco perdere una ragazza così carina...

I suoi occhi si strinsero al ricordo. Il suo cuore, la sua mente, il suo corpo - tutto gli gridava di andare più veloce. Corse ancora più in fretta, ora ricorrendo ai tetti, una macchia scura per tutti quelli che superava.

Fa che non sia troppo tardi...implorava silenziosamente...per favore...per favore...

E finalmente la vide.

Lo aveva aspettato, anche se lui le aveva detto di no. Voleva essere arrabbiato con lei -furioso - ma la sua vista...giaceva immobile, combattendo per respirare...

Fece un piccolo passo verso di lei, quasi spaventato. Mentre si avvicinava notò l'indistinto profilo della familiare figura-ombra sopra di lei...la stessa che aveva visto così tante volte nei suoi sogni.

Anche senza la forma umana, la sua essenza rimaneva la stessa: crudela, vendicativa, nauseante...titubante, si avvicinò e la creatura sembrò divenire ancora più scura, più solida. Qualsiasi uomo normale si sarebbe voltato e avrebbe iniziato a correre in preda al terrore...

Ma Ryu non era un uomo normale.

Ora il suo passo si affrettava, i suoi occhi si stringevano pericolosamente. Lo shock e la colpa che aveva sentito quando l'aveva vista giacere li, si stavano infine dissipando, e presto tutto ciò che rimase fu la rabbia.

Urlando, nelle sue mani formò una sfera col chi e la scagliò verso la creatura...sapendo sin dal principio che non avrebbe avuto effetto...proprio mentre l'ombra sembrava diventare più forte, si avvicinò...

Ma non gli importava.

Ne scagliò un'altra e un'altra ancora. Urlando e imprecando, guardando più volte mentre l'ombra scura sosteneva facilmente l'urto dei suoi attacchi; ora che era solido, poteva vedere le tracce di un sorriso sul suo volto contorto ed indistinto...udì la sua voce aspra e bassa...

"...fino alla prossima volta..."

E sparì.

Ma le sue parole rimasero sospese per sempre, un silenzioso promemoria.

L'ultima sfera di energia che Ryu aveva preparato sibilò innocuamente fra le sue mani, completamente dimenticata. Il suo sguardo si spostò lentamente sulla ragazza a terra, la sciocca ragazza che non si era curata dei suoi ordini, che aveva ignorato le sue bugie.

"Ayane..." allora si mosse, il suo nome morente sulle sue labbra.

Il suo volto era pallido ed i suoi occhi - occhi che solitamente erano pieni di vita e di riso - erano ora lievemente chiusi, come se dormisse. Sentì il suo respiro trattenersi in gola, i suoi occhi bruciavano.

No. Non era supposto accadesse...Non di nuovo.

Si avvicinò con esitazione. La sua faccia era ancora morbida mentre la toccava, le sue guance ancora rosse per il freddo. E le sue labbra...Ryu distolse lo sguardo, trattenne un singhiozzo mentre la sollevava gentilmente cosicchè giacesse contro di lui.

"Ayane?" disse, sussurrando il suo nome. Poteva immaginare perfettamente la sua risposta - raffigurare così vividamente nella sua mente cosa avrebbe detto, come sarebbe apparsa. Avrebbe aperto lentamente i suoi occhi e gli avrebbe sorriso - lo stesso sorriso che faceva sempre battere il suo cuore un poco più forte- dopo avrebbe pronunciato dolcemente il suo nome e lo avrebbe preso in giro perchè piangeva...

Ma non accadde così.

Lei rimase ferma ed immobile, i suoi capelli sfioravano lievemente il suo braccio. Le sue lunghe ciocche scure in sorprendente contrasto col suo vestito, una volta bianco e ora lacerato e sporcato dal terriccio e dal fango. Le sue braccia si strinsero automaticamente intorno a lei mentre cercava di convincersi che non se n'era andata - che questa non sarebbe stata l'ultima volta in cui l'avrebbe stretta a sè...

Implorò e supplicò, pretese che aprisse gli occhi - ma lei non era mai stata una che prendeva ordini, e come tutte le volte precedenti, lo ignorò. "Perchè dovevi essere così cocciuta?" sussurrò, tenendola più vicina. "Non puoi ascoltarmi? Almeno una volta...?".

Di nuovo nessuna risposta...il silenzio continuò per sempre.

Aveva fallito. Di nuovo. Falliva sempre con lei, non importava quanto duramente provasse o quanto presto ricordasse...

Lentamente, la sua aura cominciò a brillare di una sfumatura rosso scuro - non blu come era naturalmente la sua aura.

Ed i suoi occhi si strinsero per la rabbia mentre si sforzava di mettere da parte il dolore - dolore che non avrebbe portato a nulla.

Invece la sua mente si riempì di oscuri pensieri - odio, morte, vendetta - tutti incentrati sull'uomo che aveva fatto questo a lei. A loro.

Nella sua rabbia, si ricordò delle parole del bastardo, dette dolcemente ed innocentemente - ma la minaccia sottostante era stata inconfondibile.

...sarebbe uno spreco perdere una ragazza così carina...è il suo compleanno oggi, non è così...?

E dopo il bastardo aveva sorriso. Fottutamente sorriso.

Ryu tenne il suo corpo più stretto fra le braccia, ignorando il vento freddo che soffiava intorno a loro...e sussurrò una promessa; una promessa che lo seguiva da una vita all'altra, ma che necessitava lo stesso di essere fatta.

"La prossima volta", disse. "Sarò pronto".

Con questi pensieri che gli riempivano la mente, Ranma si svegliò.

Note dell'autrice: So che l'idea della condivisione dei sogni è già stata usata fino alla nausea...ma PROMETTO che farò qualcosa di nuovo, perciò continuate a seguirmi!

Capisco che alcuni di voi saranno probabilmente confusi, ma non preoccupatevi...tutto verrà spiegato man mano che la storia procede. Perciò conto sul vostro appoggio!

Gustatevi questa storia perchè era necessario scriverla.

  
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