05/02/2012
13 recensioniDopo un pomeriggio passato a studiare, stasera avevo voglia di ridere e (spero!XD) far ridere!
Ditemi voi, se avete voglia, se ci sono riuscita!:)
Curiosità
Dean passò nuovamente il dito sulla superficie liscia, trattenendo il respiro. Aveva paura, doveva ammetterlo.
Ma aspettava da troppo tempo.
Forse era nato tutto per una semplice curiosità.
-Dean…-
-Sammy-
Il fratello maggiore fu presto davanti a lui.
Lo aveva intrappolato al muro, proprio di fianco al letto, tra le sue braccia. Non lo avrebbe più lasciato scappare.
Poggiò le labbra sulle sue, e non fu respinto.
D’un tratto, Dean sentì il respiro del fratello sul collo. Rabbrividì, sentì fremere la spina dorsale.
Decisamente, non si sentiva molto a suo agio, ma non riusciva nemmeno a smettere.
-Cosa stai facendo?- gli domandò Sam, sconcertato.
-Non me lo chiedere- rispose semplicemente, col fiato corto.
Quel loro bacio, a lungo voluto, a lungo represso, si fece sempre più intenso. Finchè non li spinse entrambi sul letto, tra le lenzuola del letto di Sam, non ancora rifatto.
Dean era sopra di lui, poteva sfiorare ogni centimetro del suo corpo. Sentiva i suoi muscoli tesi, il suo petto che si alzava e abbassava freneticamente, la sua erezione dura tra le gambe.
-Oddio- mormorò Sam, dritto nel suo orecchio.
-Già…- si lasciò sfuggire lui.
-Sei sicuro di voler continuare?- il tono del fratellino era piuttosto divertito.
-Lo sai che non faccio mai le cose a metà- biascicò di rimando, con tono beffardo. Ma ‘sta volta non sembrava troppo convinto.
Si tolsero i vestiti a vicenda, lentamente, godendo di ogni attimo e di ogni carezza.
Presto il loro tatuaggi furono scoperti.
Dean si abbassò sul fratello, baciando con passione ogni centimetro della sua pelle, mettendo a contatto proprio quei tatuaggi.
Sam, dal canto suo, gli morse una spalla, con desiderio, quasi fino a farlo sanguinare.
Gemiti di piacere si liberarono presto nella stanza.
-AAAAAAAAARGH!- con un urlo disumano, Dean volò all’indietro, cadendo goffamente dalla sedia. Di fianco a lui atterrò Sam, disgustato quasi quanto lui.
Fissarono sconvolti lo schermo del computer, vedendolo solo in parte, da terra.
-MA CHE SCHIFO!!!- Dean non riusciva a smettere di gridare, in preda al panico.
Solo a fatica si rimisero entrambi in piedi.
-Te l’avevo detto: ma che ti salta in mente, leggere una slash su di noi!- lo rimproverò pacatamente Sam, senza nascondere una certa ilarità. Lui non era così sconvolto. Ma il fratello…
-Cazzo, Sammy, non pensavo fossero così…così…-
-…eccitanti?- lo prese in giro l’altro.
-‘Fanculo, io mi prendo una birra- bofonchiò, aprendo il frigo. Poi si ricordò di cosa aveva appena letto, di quello che il “Dean” di quella stupida storia aveva fatto con la bottiglia vuota di birra.
Richiuse il frigo, in preda al vomito.
Sam intanto continuava a ridacchiare: -Te ne leggo un’altra?-
-Non chiuderò occhio per le prossime due settimane- sentenziò, lapidario.
-Ah beh, secondo me tra due settimane Lucifero ci avrà fatto fuori- disse Sam, senza smettere di sorridere del senso di disgusto del fratello.
Dean preferì ignorarlo: -Vado a farmi una doccia-
Sam attese qualche secondo, giusto per dargli il tempo di spogliarsi a metà, poi mormorò, con voce volutamente languida: -La facciamo insieme?-
-STAMMI LONTANO!- urlò di nuovo Dean, chiudendosi in bagno a doppia mandata.