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Autore: dragon_queen    05/02/2012    0 recensioni
[Transformers Armada e un pizzico di G1]
Fan fiction su "Transformers", scoperto di recente e subito appassionato.
La vicenda narra di tre ragazzi che un giorno scoprono un relitto di un'astronave sotto una montagna e...
Ma non vi voglio togliere tutto il divertimento. Leggete la storia e recensitela in modo che possa sapere cosa ne pensate :)
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Generation I
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Transformers Adventure'
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Quando tutti si ripresero, scoprirono con orrore che la “tavola del potere” era sparita.

-E' stato Sideways, l'ho visto- disse Will.

-A cosa mai potrà servirgli?- intervenne Matt.

-A diventare più potente, sciocco ragazzino- lo ammonì Megatron.

-Io non credo...- cominciò Kate e tutti si voltarono a guardarla.

-Cosa intendi dire?- le chiese Optimus.

-Dico che la volta in cui parlai con lui, mi resi conto che la sua bramosia della tavola non era per un piacere personale, ma per qualcosa di più grande-

Nessuno fiatò. All'improvviso si udì un boato e la terra tremò. Il gruppo si voltò e videro, all'orizzonte, sorgere un gigantesco robot.

-Chi diavolo è quello?-

-Non è possibile...- disse Vector Prime.

-Chi è?- chiese Optimus.

-Non dovrebbe essere qui, a meno che...-

-A meno che, cosa?- disse irato Megatron.

-Adesso so a cosa serviva a Sideways la tavola. Quel robot è Unicron, il primo e più antico transformers creato. Noi quattro anziani lo rinchiudemmo e lo spedimmo lontano, nello spazio. Solo una potenza come quella della tavola avrebbe potuto liberarlo-

-Cosa ha intenzione di fare?-

-E' stato ideato come “succhiatore di energia”, quindi serviva per procurare sostentamento a Cybertron. Immagino però che il suo scopo sia il prosciugamento di questo pianeta- rispose Vector Prime.

-Dobbiamo riuscire a fermarlo- disse Hot Shot.

-Se ha assorbito l'energia della tavola, nessuno ci riuscirà- aggiunse l'altro.

-Dobbiamo tentare, altrimenti non riusciremo a salvaguardare questo pianeta e i suoi abitanti- concluse Red Alert.

-Io credo che ci sia un altro problema- aggiunse Matt.

-Che intendi?- chiese il leader degli Autobots.

Kate, avendo intuito ciò che voleva dire Matt, rispose:

-A quest'ora tutti i giornali saranno stati avvertiti della comparsa di Unicron-

 

-Edizione straordinaria!! Comparso all'estremo nord una creatura assomigliante un grosso robot che sta avanzando verso le Americhe!!- enunciò il giornalista.

-Diamo la linea al nostro inviato...cosa ci dice??-

-Si, in effetti la creatura si sta dirigendo verso gli Stati Uniti. E' comparsa stamattina, d'improvviso, dalla terra come un fungo. L'esercito americano gli sta già andando incontro per fermarlo-

In quel momento la telecamera inquadrò uno stormo di caccia che si dirigevano a tutta velocità verso il titanico robot. Gli aerei sganciarono i missili, ma la dura corazza del nemico sembrò non sentirli nemmeno. Quello si limitò a guardarli e gli aerei vennero abbattuti.

 

Negli uffici della Sicurezza Nazionale vi era un gran fermento: dopo la comparsa del gigantesco robot, ogni mezzo di difesa era stato mobilitato, ma senza successo. Adesso gli addetti erano impegnati nell'evacuazione delle città vicine.

L'agente Morrison fu convocata dal direttore.

-Sofia...- disse l'uomo -...hai chiamato tua suocera e i tuoi figli?-

-Non ancora. Non ho avuto molto tempo-

-Allora fallo e dì loro di andarsene. Ho bisogno di te qui, lo sai, ma non voglio impedirti di preoccuparti per la tua famiglia-

-Non temere, sono sicura che saranno già in salvo- rispose la donna.

 

Matt, Will, Kate, gli Autobots e i Decepticons osservavano Unicron che si allontanava.

-Dobbiamo fermarlo- disse il ragazzo.

-E come? Adesso che ha la tavola è diventato invincibile- rispose Vector Prime.

-Anche di Achille dicevano che non poteva essere battuto, ma alla fine è stato il semplice tallone a tradirlo- si pronunciò la ragazza.

-Che vuol dire?- chiese Hot Shot.

-Voglio dire che anche chi appare invincibile ha un punto debole- si spiegò lei.

-Certo, ma noi non sappiamo qual'è- aggiunse Sideswipe.

-L'unica soluzione sarebbe quella di distruggere la tavola, in modo da togliergli la fonte che lo tiene in vita- affermò Vector Prime.

-E come facciamo?-

-E' necessario sovraccaricarla con una fonte di energia dello stesso tipo-

-Ma non esiste. L'energia della tavola è unica-

Ad un tratto Kate ebbe un sussulto, le forze le vennero improvvisamente meno e cadde in ginocchio. Il petto le bruciava. Abbassò lo sguardo e vide una luce rossa provenire da sotto la maglia. Il fratello se ne accorse. Nel frattempo lei si era resa conto che ciò che brillava era il simbolo che la chiave le aveva lasciato marchiato a fuoco, che adesso le invadeva di calore tutto il corpo.

-Kate, stai bene?- le chiese Will.

-No, ho come la sensazione che il mio corpo stia prendendo fuoco. È come se il pezzo di tavola fosse ancora al mio collo- rispose lei con le lacrime agli occhi.

Nel frattempo anche i robot si erano accorti delle condizioni della ragazza. Vector Prime in particolare le si era avvicinato.

-Kate, fammi vedere-

La ragazza abbassò leggermente l'orlo della maglietta e mostrò il simbolo al robot. Questo non parlò immediatamente. Poi si limitò a dire:

-Me lo aspettavo-


-Che significa Vector Prime? Tu sai cosa rappresenta?- chiese Matt.

-Dovete sapere che quando noi quattro creammo la tavola, facemmo in modo che fosse autosufficiente e che, se si fosse trovata in condizioni estreme, si potesse preservare autonomamente, e così è stato. Quando si è separata in quattro blocchi, fu lei a volerlo e non il qui presente Megatron a provocarlo. Il marchio sul petto di Kate è la chiara manifestazione dell'autonoma volontà della tavola: ella ha previsto il pericolo di essere impiegata per scopi poco nobili e ha scelto Kate, trasmettendole parte della sua energia, per poterla distruggere. So che è difficile da credere, ma è l'unica verità possibile-

-Quindi dovrò essere io a fermare Unicron?- chiese la ragazza.

-Si-

Nessuno fiatò.

-E' assurdo!!- disse Optimus.

-Neanche il più potente dei robot può competere con Unicron, figuriamoci una ragazza umana- intervenne Blurr.

-Eppure solo lei ha le capacità per farcela. Non abbiamo scelta- concluse Vector Prime.

I robot iniziarono a discutere. Ad un tratto fu Kate a intervenire:

-Smettete di litigare!! Se sono stata scelta per questo compito, d'accordo, lo adempierò. Ma avrò bisogno della piena collaborazione di tutti-

 

Gli sbarramenti erano stati piazzati nei punti prestabiliti, agli ingressi della città. I civili erano stati quasi del tutto evacuati e le strade erano pressocchè deserte. L'esercito attendeva solamente il momento in cui avrebbero avvistato la gigantesca creatura. E non dovettero attendere a lungo.

La radio dell'agente Morrison gracchiò e una voce disse:

-Qui postazione alfa. Avvistato il bersaglio. In attesa di ordini-

La donna rispose:

-Arretrate fino alla postazione base. Non vogliamo correre rischi-

-Ricevuto-

Dopo qualche minuto però la comunicazione fu nuovamente aperta.

-Qui ancora postazione alfa. Tra noi e l'avanzata del nemico si sono stanziati dei mezzi civili...O mio Dio!!-

-Che succede?- chiese preoccupata Sofia.

-Signore, non sono mezzi!! Si sono trasformati in creature simili all'obiettivo, di dimensioni più ridotte. Ci sono dei ragazzi con loro-

-Cosa?!?- disse la donna e si precipitò fuori dalla postazione mobile.

Dalla sua posizione poteva vedere i sette robot, ma non chiaramente i tre ragazzi. Chiese perciò il binocolo ad un militare vicino a lei. Quello che vide la fece raggelare.

-O santo cielo!! Quelli sono i miei figli!!-

 

-Bene Autobots, da questo momento lottiamo per il tutto per tutto- disse Optimus.

-Ho individuato la posizione della tavola. È esattamente al centro del petto di Unicron- intervenne Red Alert.

-Io cosa dovrei fare esattamente?- chiese Kate.

-Per prima cosa dovrai trovarti il più vicino possibile alla tavola, in modo da creare un collegamento. Poi tutto ti sarà indicato- le rispose Vector Prime.

-Non è un granchè come aiuto- si disse la ragazza.

Ad un tratto avvertirono l'arrivo di mezzi alle loro spalle. Si voltarono tutti e si trovarono tenuti sotto tiro da un piccolo plotone di soldati.

-Fermi dove siete!!- gridarono.

Hot Shot si rivolse verso Optimus:

-Non possiamo perdere tempo. Tra poco Unicron sarà qui-

-Lo so, ma noi dobbiamo rispettare gli umani- rispose l'altro.

-Dobbiamo convincerli che non sono malvagi, ma che sono qui per aiutarci- disse Kate.

-Hai ragione. Andiamo- concordò Matt e i tre si avviarono verso i soldati, seguito dalla ragazza e dal fratello.

Non avevano fatto neanche dieci passi che uno degli sportelli di un mezzo di spalancò ed uscì una donna. I tre ragazzi avevano i fari puntati negli occhi, non riuscirono a vedere il suo volto. Poi però questa prese ad avanzare e piano piano i suoi tratti si fecero più chiari. Kate e Will rimasero di sasso.

-Mamma?!?-

 

-Che cosa ci fai qui?- chiese Kate quando la madre si avvicinò.

-Potrei farvi la stessa domanda- rispose lei.

Silenzio. Poi la donna prese per un braccio i figli e fece per trascinarli via. I due però fecero resistenza.

-Che cosa vi prende? Devo portarvi via. Quei robot sono pericolosi-

-No, mamma. Non capisci...-

-Cosa non capisco? Che siete tenuti in ostaggio da quegli “alieni”?!?-

-No!! Quelli sono nostri amici e sono qui per salvarci tutti- intervenne Kate.

-Figlia mia, stai degenerando. Cosa ti hanno fatto?-

-Niente mamma, ragiono benissimo. Questi robot sono qui per evitare che la Terra venga distrutta. Noi non possiamo andarcene, perchè dobbiamo aiutarli-

-Voi? Cosa potreste fare voi?- chiese la madre, continuando a non capire.

Kate mostrò il marchio che aveva sul petto, provocando uno sguardo stupito e spaventato da parte della donna.

-Questo è ciò che mi permetterà di distruggere Unicron. Per questo hanno bisogno di me-

La madre continuava a guardarla.

-Mamma, fidati di me, per una volta- concluse Kate.

La ragazza vide gli occhi della madre inumidirsi, commossa.

-Tornerete?- chiese.

-Certo. Non ci accadrà nulla. Loro non lo permetteranno-

Ad un tratto avvertirono dei pesanti passi alle loro spalle. Si voltarono e videro Optimus che si inginocchiava.

-Madre di Kate e Will, sono Optimus Prime, capo degli Autobots, e prometto sulla mia vita che riporterò i ragazzi sani e salvi-

La donna non sapeva se essere spaventata o affascinata. Poi, sorridendo, disse:

-Se non manterrai la promessa, giuro che non ti libererai facilmente di me-

Poi abbracciò i figli.

-Se vi dovesse accadere qualcosa, non potrei perdonarmelo. Ma so che sarete all'altezza perchè ho fiducia in voi-

I tre si slegarono dall'abbraccio. Dopodichè i ragazzi e il robot di incamminarono verso i compagni.

-Kate, aspetta!!- lo chiamò la madre.

La ragazza si fermò mentre la donna le correva incontro. Quando la raggiunse, le prese una mano e le lasciò qualcosa.

-Sono sicura che ti farà piacere averle-

Kate aprì la mano e vide ciò che la madre le aveva dato: erano le piastrine del padre.

-Grazie- disse, mentre gli occhi le si riempivano le lacrime.

-Torna, figlia mia. Ho fiducia in te-

 

I tre, accompagnati da Optimus, tornarono verso gli altri, mentre alle loro spalle le auto della Sicurezza Nazionale sgombravano il campo.

-Tutto a posto?- chiese Smokescreen.

-Si, tutto a posto- risposero loro.

All'improvviso avvertirono la terra tremare, segno evidente che Unicron era sempre più vicino.

-Come agiamo?- domandò Red Alert.

-Sicuramente in compagnia di Unicron si trova Sideways. Dovremo quindi distrarre sia lui che il gigantone per dare modo a Kate di stabilire un contatto con la tavola- disse Vector Prime.

-Come faccio ad arrivare sino all'altezza di quel robot? È altissimo- disse lei.

-Spingeremo Unicron sino a quel palazzo laggiù. Dovrebbe essere abbastanza alto-

-D'accordo. Andiamo- disse infine Optimus.

 

Unicron era ormai a pochi passi dai confini della città. Accanto a lui il fedele Sideways. Il robot stava già pregustando la vittoria, quando fu colpito in pieno da una scarica di laser che lo colsero di sorpresa.

-Ma che diavolo succede?- si chiese non appena si fu ripreso.

Poi, dal basso, vide arrivare una schiera di mezzi che riconobbe immediatamente.

-Quegli sporchi Autobots!! Che intenzioni hanno?-

Optimus, Hot Shot, Smokescreen e Scavenger si scagliarono contro Unicron, cercando di deviarne la direzione.

-Sciocchi, non gli permetterò di fermare i miei piani- disse e si scagliò contro gli Autobots.

Fu però fermato dall'intervento di Blurr e Sideswipe.

-Dove credi di andare?- gli chiese quest'ultimo tagliandogli la strada.

Nel frattempo Vector Prime aveva trasportato Kate, Matt e Will sul tetto del palazzo prestabilito.

-Adesso è tutto nelle tue mani- disse alla ragazza e se ne andò per raggiungere gli altri.

 

-Kate, cara mia, stavolta ti sei ficcata in un guaio da cui non uscirai facilmente- si disse lei, mentre osservava la scena dall'alto dell'edificio.

Nel frattempo gli Autobots stavano riuscendo nel loro intento: Unicron veniva spinto proprio dove volevano, mentre Sideways stava per essere sconfitto.

Kate avvertiva distintamente che a breve il suo compito sarebbe iniziato, ma non sapeva nemmeno da che parte cominciare per creare la connessione con la tavola.

All'improvviso però accadde qualcosa tutto: non appena i suoi occhi incrociarono la superficie del manufatto, si stabilì il contatto. Fu come se venisse catapultata in un'altra dimensione, priva i punti di riferimento, un immenso universo punteggiato di stelle.

-Ma dove sono?- si chiese, ma fu come se le parole le avesse pronunciate.

Ad un tratto avvertì una presenza insieme a lei: si voltò e davanti si trovò Unicron, delle dimensioni però di un normale robot.

-Bene, vedo che la parte di potere scomparso dalla tavola è venuto a riunirsi ad essa- sogghignò con voce fredda.

-Non ci contare, sono qui per ditruggerla interamente-

-Quanta audacia, scommetto che è stato il nostro amico Vector Prime a spingerti a farlo. Ma forse non ti ha detto che se distruggerai la tavola, eliminerai anche te stessa-

Kate raggelò. Vector Prime non l'avrebbe mai spinta verso la distruzione.

-Menti!!- gridò.

-Oh no, posso essere accusato di qualunque cosa, ma non di essere un bugiardo. Ragazzina, se vorrai distruggermi, dovrai dire addio anche alla tua vita-

Nel frattempo lo scontro si era fermato: Unicron si era improvvisamente arrestato dov'era, mentre sul tetto del palazzo vi era una grande agitazione. Matt e Will, infatti, avevano improvvisamente visto Kate cadere a terra, priva di sensi, e, dopo aver tentato di svegliarla, si erano resi conto che non dava segni di vita. Il simbolo sul petto era luminoso.

I due si erano fatti prendere dal panico. Intanto gli Autobots, riusciti a sistemare Sideways, avevano raggiunto i ragazzi sul tetto.

-Che ha Kate?- chiese Optimus non appena la vide.

-Non lo sappiamo. Quel che è peggio è che non riusciamo a svegliarla-

-E' entrata in contatto con la tavola. Adesso dovrà combattere da sola- disse Vector Prime.

-E noi che possiamo fare?- chiese Will.

-Non ci resta che sperare-

 

-Io...non ti credo!!- esclamò di nuovo Kate.

-Sei liberissima di non farlo, ma i fatti non cambiano-

La ragazza stavolta non rispose: la disperazione l'aveva invasa, più che altro perchè Vector Prime le aveva omesso una cosa di tale importanza. E adesso come se la sarebbe cavata?

-Io posso offrirti la soluzione- disse all'improvviso Unicron.

Lei lo guardò piena di meraviglia.

-Sai ragazzina, mi fai una gran pena e anche un'infinità pietà. Se penso a quel robot grande e grosso che è Vector Prime che si è ridotto a inviare una creatura debole e spaurita a combattermi, mi fa quasi ridere-

La ragazza sentiva come un macigno che la opprimeva ad ogni parola.

-Per questo ti propongo un patto: se tu mi darai i poteri che la tavola ti ha trasmesso, io prometto che risparmierò te e questo inutile pianeta-

Kate non voleva cedere, anche se non trovava altra soluzione. Non voleva darla vinta a quel demonio. All'improvviso sentì in sé una nuova forza, come se tutte le speranze del mondo di andassero a concentrare dentro di lei. A poco a poco fu circondata da una luce sempre più potente, fino a quando finì per brillare come una stella.

-Ma che succede?- chiese sconcertato Unicron

-Vedi, queste sono le speranze di ogni essere vivente e sono state affidate a me. Non sono debole e inutile come tu dici e ti distruggerò, anche se questo mi costerà la vita!!- gridò Kate ed esplose, come esplode una stella quando è arrivata alla fine.

  
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