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Autore: __Sofy__    06/02/2012    1 recensioni
Mi chiamo Sofia e ho 18 anni. Sono una ragazza molto semplice con una grande passione: La medicina.
Il mio più grande sogno è diventare medico e poter aiutare la gente, un giorno sono sicura che riuscirò a realizzare il mio sogno.
Ma se qualcosa, o meglio, se qualcuno si intromettese fra me ed esso?.......
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima FanFiction spero vi piaccia :D !


Salve, mi presento, mi chiamo Sofia e ho 18 anni. Sono una ragazza molto semplice con una grande passione: La medicina.
Il mio più grande sogno è diventare medico e poter aiutare la gente,un giorno sono sicura che riuscirò a realizzare il mio sogno.
Ad ogni modo scopro su internet che ci sono dei corsi preparatori all'UCLA(University of California, Los Angeles) al compimento dei corsi, chi li supera, vince una borsa di studio, il che vuol dire rimanere a studiare la.
Dopo mesi di lavoro mischiati con lo studio scolastico finalmente riesco a diplomarmi. La mia vacanza estiva però durerà solo due settimane perchè poi dovrò partire per il ''college''.
''ancora non ci credo che te ne vai''  mi dice Lucrezia quasi con le lacrime agli occhi
''lo so, ma quando diventerò ricca e famosa mi verrai a stare da me, troveremo marito e vivremmo felici e contente'' le risposi ridendo. Mi dispiace lasciarla qua ma non potevo fare altrimenti. 
''Marco lo hai più sentito?''
Mi sono dimenticata di parlarvi di lui....Marco è, o meglio, era il mio fidanzato. Quando gli ho detto che sarei partita ha deciso di lasciarmi, e non lo biasimo in effetti se supero il corso sarò costretta a rimanere quattro anni a LA, il che sicuramente non mi dispiace. Fra di noi si erano già creati dei problemi prima che gli parlassi del corso di medicina, litigavamo sempre io ero sempre nervosa, ma apparte questo gli volevo veramente un bene dell'aniama è stato il mio primo fidanzato, il mio primo amore e con me è sempre stato buonissimo era perfetto...
Lucrezia vedendomi pensierosi mi tozza il braccio ''ooh ci sei?''
''si scusa...pensavo, comuqnue dopo tutto quello che c'è stato tra di noi mi dispiacerebbe partire senza salutarlo''
''allora andrai da lui?''
''credo proprio di si''
Passate le due settimane fra i pianti di mia madre, la felicità di mia sorella, che, ha detta sua ''finalmente avrà la stanza tutta per se ''arriva il giorno della partenza. Mi alzo anche prima che suona la sveglia, devo andare a casa di Marco. Non so quale sarà la sua reazione, se si arrabierà se sarà indifferente... ma comuqnue non lo saprò finchè non andrò da lui. Così mi vesto
( http://www.polyvore.com/same_style/set?id=42262695 ) prendo il motorino e arrivo sotto casa sua.
Le mani mi tremavano ma comuqnue risco a comporre il numero sul telefono.
''pronto'' appena sento la sua voce il cuore incomincia a battermi all'impazzata..
''Marco...sono Sofia io'' mi fermo, la voce non riesce ad uscirmi, mi faccio coraggio e continuo '' io oggi parto e vorrei salutarti sono sotto casa tua se'' tu tu tu tu.... ha attaccato il telefono, mi odia a tal punto?, non so cosa pensare, mi siedo sul motorino e fisso la sua finestra non so se amerò qualcuno come ho amato lui, non so se riuscirò mai a trovare qualcuno come lui. Ad un certo punto i miei pensieri vengono distolti da una figura che esce dal palazzo di Marco, è in contro luce e non si vede bene la persona che mi si sta avvicinando ma la riconosco comunque. I suoi bellissimi capelli neri il suo viso perfetto e quegli occhi di un verde intenso che mi fissano. Gli si leggeva in faccia che era triste e il cuore mi si spezzava a vederlo così.
''dimmi tutto'' mi dice con voce seria
''sono venuta per salutarti, oggi pomeriggio parto e dopo tutto quello che 'cè stato tra di noi non volevo partire senza vederti per un'ultima volta, lo so che sei arrabiato con me, lo capisco, ma tu devi pensare che io vado li per il mio futuro sai che è il mio sogno non posso rinunciarci'' riuscii a dire tutti in un fiato senza neanche dargli il tempo di contrabbattere. Calò il silenzio, ci fissavamo lun l'altro senza dire niente. Fu lui il primo a parlare.
''dispiace anche a me che te ne vai, ho sempre pensato che avresti provato a entrare a medicina qua a Roma, ma a quanto pare mi sbagliavo, forse un giorno ci rincontreremo e saremo felici ma per ora io non riesco a guardarti in faccia...sto troppo male se lo faccio, mi dispiace''
'' lo so, dispiace anche a me'' dissi abbassando lo sguardo
''Io ora devo rientrare a casa, ti auguro veramente tutto il bene del mondo, e chi lo sa..forse un giorno...'' non continuò la frase mi posò una mano sulla testa e mi accarezzò i capelli per l'ultima volta poi si voltò e lo vidi sparire. 
Mentre tornavo a casa nella mia mente risuonavano sempre le sue parole..forse un giorno..forse un giorno solo quando arrivai a casa mia mamma riuscì a spezzare i miei pensieri.
'' allora andiamo? fai tardi va a finire che perdi l'aereo!''
''si mamma sono pronta'' presi le mie valige e le caricai in macchina. Durante il tragitto da casa all'aereoporto mia mamma non mi fece altro che raccomandazioni, sta attenta a questo, non comprare quello, non parlare con....
Insomma sono mi ha preso per una bambina? ad ogni modo ascoltai solo i primi 10 secondo del suo discorso. Finalmente arrivammo all'aereoporto presi le mie valige e salutai mia mamma che non smetteva di piangere e mia sorella. 
Dopo un'ora salì sull'aereo e crollai in un sonno profondo ed è così che cominciò la mia nuova vita.


Fatemi sapere cose ne pensate *.*
  
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