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Autore: jade31    06/02/2012    2 recensioni
Piccola one-shot sulla mia coppia preferita di The Vampire Diaries,Caroline e Tyler.
E' un missing-moment ambientato in un futuro ipotetico della loro vita insieme. Leggete e commentate!!!!
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Caroline/Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Caroline Caroline & Tyler

Our light kisses the world



- Ahia! Mamma! Jason non la smette di tirarmi i capelli! -
- Jason, quante volte ti ho detto di non dare fastidio a tua sorella? - la voce argentina della donna proveniva dalla cucina.
- Ma mamma, Kristie è solo una lagna! - protestò in sua difesa il bambino.
- Chi è la lagna? - chiese ad un tratto una voce.
- Papà! - la bambina corse verso la porta d'ingresso e si catapultò tra le braccia del ragazzo che la prese al volo e le fece fare una giravolta in aria, dopodichè la rimise delicatamente a terra.
- Ciao piccolina! Ma quanto sei cresciuta mentre ero via? - scherzò.
- Ma papi, sei stato via solo per un paio d'ore! - Kristabel scoppiò a ridere.
Dalla cucina emerse una ragazza alta e slanciata, con lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo. Aveva una grembiule rosso legato ai fianchi e uno sbuffo di farina sulla guancia. Gli occhi verdi brillavano di felicità.
- Sei tornato - si avvicinò al marito e lo abbracciò forte. Lui ricambiò e quando si staccarono le stampò un bacio sulla fronte e con il pollice le ripulì la guancia.
- Tu ti sei divertita nel frattempo eh? - disse, indicando la farina sul proprio dito.
- Non immagini quanto... - ribattè.
- Bleah! Ma perchè ogni volta è sempre così?! - il bambino se ne stava immobile al centro della stanza e fissava i genitori sbuffando.
- Ma guarda un pò chi si vede! Allora ometto, chi è la lagna? La madre o la figlia?! - scherzò.
La moglie gli tirò il canovaccio che teneva in mano.
- Ehi! Stai attento a quelo che dici! - lo mise in guardia.
Tyler alzò le mani, fingendosi spaventato, anche se l'espressione sul viso tradiva il suo divertimento.
-Jason, và a lavarti le mani, è pronta la cena - Caroline tornò ad immergersi nei fumi della cucina, mentre il capofamiglia si accomodava sul divano. Tyler chiuse gli occhi e reclinò all'indietro la testa,godendosi quell'attimo di pace.
Kristabel rimase ad osservarlo. Il suo papà era alto e muscoloso e aveva corti capelli neri, ora lucidi per via della pioggia che l'aveva sopreso al suo ritorno dalla solita corsetta serale. Indossava una canotta rossa che metteva in risalto i muscoli e un paio di pantaloni neri.
Lo stereo, dall'altra parte della stanza, diffondeva nell'aria le note di "A Drop In The Ocean" di Ron Pope. Kristabel sapeva che era una delle canzoni preferite di sua madre.
Le venne da sorridere al pensiero di sua madre, la forte e coraggiosa Caroline Lockwood. Sua madre, che aveva affrontato di tutto pur di avere lei e Jason. Talvolta le pareva che suo fratello lo dimenticasse, ma sapeva bene che in realtà, sotto la corazza di irrivenza e insofferenza, Jason amava la sua famiglia.
La loro grande famiglia. Spesso venivano a trovarli anche zia Elena e zio Damon, con i loro figli, Alex, Isobel e Jack.
Ogni tanto passava di lì anche lo zio Stefan, che la riempiva sempre di coccole e regali. Lei gli voleva davvero bene e lui le aveva insegnato a non mordere i compagni di scuola quando le veniva fame. Quando capitava, le piaceva sedersi sulle sue ginocchia e ascoltare le storie che lui le raccontava. Si faceva affascinare dai racconti di Firenze e Venezia e gli aveva chiesto se l'avrebbe mai vista. Lui le aveva promesso che un giorno ce l'avrebbe portata lui. Quel pensiero la faceva sorridere ogni volta.
Una volta si era presa una cotta per zio Elijah, ma si era rassegnata dopo aver capito quanto lui e la zia Katherine si amassero.
Chi la faceva davvero divertire erano lo zio Klaus e la zia Rebekah. Una volta non erano benvoluti in famiglia, ma poi la tensione si era allentata.
Zio Kol invece la spaventava un pò. Non perchè avesse fatto qualcosa di sbagliato; a metterla in soggezione era semplicemente la sua presenza.
Si arrampicò sul divano e riscosse suo padre.
- Papà, qual'è il tuo animale preferito? - gli chiese giocando con l'orlo della sua maglietta.
- Perchè vuoi saperlo? - le rispose lui.
- Ma papà, mamma ha detto che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda. È maleducazione! - lo rimproverò.
Dalla cucina provenì la risata di Caroline, che non era riuscita a non trattenersi.
Sua figlia era una forza della natura. Elena le aveva detto che le assomigliava caratterialmente quanto era il suo opposto fisicamente.
Kristabel era infatti la copia di suo marito. Aveva lunghi capelli neri e occhi scuri come la più buia delle notti. La pelle era chiara e pallida e le dava un aria fragile e al tempo stesso eterea. Era una bambina davvero sveglia per la sua età, le sue insegnanti gliel'avevano già detto. Caroline non si era affatto sorpresa.
Jason invece era un bambino energico e instancabile. Aveva corti capelli biondi e occhi verdi; gli piaceva un sacco correre e scherzare e ogni volta che Damon veniva da loro non faceva altro che dimostrarlo. Quei due erano come pappa e ciccia.
Caroline pensava al futuro dei suoi bambini. Kristabel aveva preso da lei e attorno ai diciott'anni la sua crescita si sarebbe fermata per sempre. Avrebbe vissuto il resto della sua esistenza come vampira e ancora non lo sapeva. Jason era un licantropo puro e il lampo di fuoco che si accendeva ogni tanto nei suoi occhi lo confermava. Tyler avrebbe trovato il momento giusto per dirglielo e lo avrebbe aiutato quando fosse venuto il tempo di trasformarsi per la prima volta.
Intanto loro due si godevano la vita che erano riusciti a costruirsi nel corso degli anni.
Tyler sbuffò.
- Caroline, questa te la faccio pagare! - borbottò mentre cercava di trovare una risposta esauriente alla domanda della figlia.
- Non vedo l'ora... - gli rispose maliziosa la moglie dalla cucina.
Kristabel, seduta sulle sue ginocchia, aggrottò la fronte nella speranza di capire. Fortunatamente, non era ancora in grado di leggere tra le righe, ma non ci sarebbe voluto ancora molto, di questo passo.
- Kristabel, il mio animale preferito è il cane - disse serio.
Dalla cucina provenì un'altra risata, questa volta per nulla trattenuta, che esprimeva in pieno il divertimento della signora Lockwood.
Tyler alzò gli occhi al cielo.
- Papà....la mamma ha detto anche che non si dicono le bugie... - la bambina scosse la testa ridendo e scese dalla ginocchia.
Il ragazzo rimase lì a bocca aperta, senza riuscire a capacitarsi di come le donne lì dentro fossere riuscite a prendere il controllo senza che lui se ne accorgesse minimamente.

Dopo cena, Tyler andò dai bambini.
Si accostò al letto di Kristabel, mentre lei sbatteva gli occhietti assonnati.
- Volevo darti la buonanotte, ma se hai sonno vado via subito... - e fece per alzarsi.
-No, no papà, aspetta! - si agitò la bambina.
- Tranquilla, stavo scherzando! - le diede un buffetto sul naso e poi le rimboccò le coperte.
- Papi, volevo dirti un segreto - sussurrò lei con fare cospiratorio e Tyler accostò l'orecchio alla sua bocca perchè lei confessasse.
- Anche il mio animale preferito è il cane - si allontanò e gli sorrise.
- Grazie piccolina! Ora dormi però, se no la mamma si arrabbia -
- Ti voglio bene papà -
- Ti voglio bene anch'io Kristie -
Spense l'abat-jour lilla accanto al comodino e si avvicinò al letto di Jason.
- Ehi - il bambino tirò fuori la testa dalle lenzuola.
- Papà... - aveva tutti i capelli per aria. Tyler glieli scompigliò ancora di più.
- Papà! - stavolta l'esclamazione arrivò con un tono ben sopra la norma.
- Shh! Svegli Kristie! - gli sorrise il padre.
- Buonanotte ometto - gli sistemò le coperte e si alzò.
- Buonanotte papà -

Scese al piano di sotto e si diresse al lavello dove Caroline stava sistemando i piatti. Le cinse la vita da dietro e le baciò il collo.
- Tyler... - gemette lei.
Si voltò e incontrò le sue labbra. Si incontravano come due gocce che cadono nell'oceano, che ritornano a far parte della stessa cosa.
- Tyler, i piatti... - protestò debolmente, pur sapendo che li avrebbe volentieri lasciati perdere per lui.
- Al diavolo i piatti -
Appunto.
Allacciò le proprie braccia al suo collo forte e avvinghiò le proprie gambe al suo torace, mentre lui indietreggiava freneticamente verso le scale.
Arrivarono alla camera da letto e Tyler si chiuse la porta alle spalle con un calcio. Si tolse la canotta e tornò verso di lei. La spinse sul letto cominciò a slacciare la camicietta bianca, ma a quanto pare ci voleva troppo, così strappò via i bottoni con un movimento solo.
La attirò a sè e fece scorrere la propria mano lungo la sua schiena, fino a trovare il gancetto del reggiseno.
Cominciò a mordicchiarle il collo, stando ben attento a non affondare per davvero i denti.
Tra le lenzuola sfatte ognuno di loro ritrovò se stesso nell'altro.

- Caroline? -
- Sì? -
- Come faceva Kristabel a sapere che il cane non è il mio animale preferito? - indagò.
- Non ne ho proprio idea... - disse lei, passandogli una mano sul petto.
- Davvero? - le afferrò delicatemente il mento e le voltò il viso verso di sè.
Caroline abbassò lo sguardo, in un finto attacco di senso di colpa.
- D'accordo, puè essere che io le abbia dato un aiutino... - confessò alla fine.
- Ah si? Beh, adesso mi diverto io.... - le afferrò i fianchi e la portò sotto di sè, cominciando a tempestarle il corpo di baci.
- Cosa fai? - chiese lei ridendo - Vuoi dare a Kristabel e Jason un altro fratellino?!- commentò.
- Può darsi - rispose lui.
- Okay, okay, mi arrendo. Mi prendo tutta la colpa. Diavolo, non capisco come tu faccia, visto che non davrei più essere in grado di sentire niente - disse lei, ansimando.
- Vuoi sapere qual'è il mio animale preferito? - lo stuzzicò dopo un pò.
Lui sorrise - Sì, dimmi. Sono curioso -
- E' il lupo - gli sussurrò all'orecchio.
- Davvero? Strano, ho sempre pensato che fosse il pipistrello... -
Lei gli tirò un cuscino in faccia.
- Stronzo -
- Permalosa -
- Maschilista -
- Fissata -
- Ti odio -
- Io di più -
Si dettero contemporaneamente le spalle.
Tyler sorrise. Finivano sempre così. Ed era sempre lui a cedere per primo.
-Caroline? -
Lei si compiacque tra sè della vittoria e si voltò verso di lui.
-Ti amo Care - la fissò e la ragazza vide nei suoi occhi tutti i momenti passati insieme, dal primo bacio al matrimonio, dalla loro prima volta alla nascita di Kristabel e Jason.
- Ti amo anch'io, Tyler - gli mise la testa sul petto e rimase ad ascoltare il battito del suo cuore. Che lei non aveva più.
Da quando Caroline conosceva Tyler, ogni momento era vissuto come se fosse l'ultimo, con intensità e passione, ma anche con estrema dolcezza e sentimento. Da quando lo aveva incontrato, la vita aveva ricominciato a scorrere in lei e Caroline si era sentita di nuovo umana, come un tempo.
Da quando Tyler conosceva Caroline, la solitudine non lo sfiorava più e il dolore della trasformazione diventava impazienza nell'attesa di rivederla.
Da quando lei era entrata nella sua vita, lui non aveva più paura della luna piena, perchè lei era il suo sole.
E da quando loro erano insieme, anche il mondo sembrava brillare di una luce del tutto nuova.
   
 
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