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Autore: lore23031988    06/02/2012    0 recensioni
Scritta un annetto fa, questa poesia (sarebbe più giusto dire poemetto in prosa) è l'immagine di ciò che sarebbe probabilmente successo se gli ideali futuristi si fossero imposti, distruggendo quanto c'è di classicheggiante.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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27 Aprile 1910, Venezia brucia...

Brucia, estenuata e sfatta dentro al suo sogno nostalgico.

Qua e la qualche maceria, e nell'aere stagna un nero odore di zolfo.

Cadenti curve di antiche architetture, che un tempo si affacciavano sul mare, provano a resistere al fatal crollo,

Ma il loro tentativo sembra quasi un'imposizione...


Venezia brucia!

E già il ricordo inizia a perdersi nell'esuberanza rigogliosa dei suoi orpelli.


Perché Venezia brucia? 
Il motivo non interessa più;
Non è mai interessato a nessuno, forse...

e poi la verità si è ormai persa dentro la mascherata.


D'altronde anche così l'antico cede il passo al moderno...
Cicatrizzando per guarire.


Si,Venezia brucia...
Ed è quasi commovente vedere, nella fine, con quanta grazia la cenere accarezzi l'asfalto.

  
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