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Autore: Adrienne Bouvier    15/09/2006    2 recensioni
qst è una traduzione di una ff sui miei adorati Simple Plan ke ho trovato su un sito.Spero vi piaccia e se vi va lasciate una recensione!^_^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Cosa?Ancora?Ma abbiamo cenato con i Desrosiers una settimana fa!”
“Non vedo quale sia il tuo problema..” mi rispose mia madre bevendo un sorso di vino.Incredibile!Erano ancora le 7 e mezza di mattina e si stava già ubriacando.Mi chiedo cosa dovrei fare con lei...
“Ma perché ci dobbiamo cenare ancora un’altra volta!” le domandai quasi aggredendola.
“in questo modo potrai conoscerti di più con David....” disse infine poggiando il bicchiere di vino sul tavolo di marmo.Alzai gli occhi.
“Smettila” mi disse poco dopo “Smetti di alzare gli occhi ogni volta”
“Comunque adesso devo andare....” le risposi andandomene via.

 
“Lars posso saltare la scuola oggi?!” esclamai prima di entrare in macchina.Lars aprì la bocca ma prima che potesse rispondere parlai ancora.”Potremo...ubriacarci di gelati!” cercai di convincerlo.Sapevo quanto Lars amasse i gelati...
Dietro a tutta quella freddezza,in Lars c’era comunque un lato dolce.Una volta andammo in vacanza in California e gli chiesi di accompagnarmi a fare shopping per negozi a Los Angeles.Accettò e comprò perfino più cose di me.In un certo senso potevo considerarlo come un migliore amico.
Riflettè per un minuto,lasciandomi speranzosa .Ma dopo scosse la testa.
“ooooh per favoreeee!!E’ gelato e sarà il nostro piccolo segreto!”
“Non salterai la scuola,signorina!I tuoi genitori non pagano 10,000 dollari all’anno per farti saltare scuola.” Mi rispose infine aprendo la portiera e facendomi segno di entrare.
“Ooh..ok..” moromorai entrando.

***

Ero a lezione di matematica,pensando a dei possibili modi per evitare la cena con i Desrosiers .Sfortunatamente non avevo idee.O meglio,non avevo scuse.Dovevo starmene lì seduta al tavolo facendo commenti sarcastici solo per stuzzicare i miei.
Staccai un pezzo di carta dal mio quaderno e cominciai a scrivere “Hey,lo sai che ceneremo ancora insieme?”,lo appallottolai e lo tirai sul banco di David,il quale fortunatamente era accanto a me.Lo prese,lo lesse e cominciò a scrivere.

 ***

“Hey  vogliamo fare qualcosa stasera?” chiese Lisa a Sam mentre io e lei eravamo occupate a prendere qualcosa dai nostri armadietti.”E’ venerdì quindi pensavo che potevamo vederci da qualche parte oppure vedere qualche film strappalacrime e mangiare tonnellate di gelato,biscotti e bere qualche bottiglia di birra...”
“Hey Alex vuoi venire stasera?” chiese Lisa ad Alex che ci aveva appena raggiunte.
“Certo.Non ho niente da fare..” rispose aprendo il suo armadietto.
Improvvisamente ricordai la sera in cui Pat era distrutto e mi baciò.Non penso che lo fece intenzionalmente dal momento che era piuttosto ubriaco.Ma credo che dovrei informare Alex nel caso in cui si rimettessero insieme.E’ la cosa giusta da fare.Non posso tenerlo segreto,giusto?Se un giorno lei lo scoprisse poi....no,devo dirglielo.O forse dovrei dirlo prima a Pat.
Mmmh...si.Parlerò prima con Pat.
“Hey ragazze devo andare ora.Ci vediamo da Lisa e non cominciate niente senza di me,ok??” dissi chiudendo il mio armadietto e andandomene via,con Lars che ovviamente era dietro di me.Cercai Pat fuori il cortile della scuola ma non c’era.E non era neanche vicino alla statua del fondatore della nostra scuola,luogo dove lui e gli altri si vedevano di solito.
“Lars ho bisogno di aiuto” mi rivolsi a lui “Puoi cercare Pat?Sai chi è,no?”
“Capelli biondi....occhi marroni....faccia da idiota con una camera incollato alla mano?”.Pensai.Faccia da idiota??
“Si,si lui” risposi sorridendo.Lars cominciò a cercarlo.
“Aspetto qui alla macchina!”gridai.Alcuni minuti dopo Lars ritornò con Pat,il quale aveva una faccia impaurita.In effetti,Lars lo stava tenendo per il collo della maglietta con uno sguardo grave.
“Grazie Lars...”dissi e Lars mollò Pat e andò via.
“Hey...”
“Quel tipo mette paura...”
“Si...ehm...senti...” cominciai.A dire il vero non sapevo come organizzare il discorso perciò gli dissi la faccenda senza girarci intorno.”Riguardo allas era della festa per Alex...Ricordi qualcosa di quella sera?”
“Certo ricordo tutto!Infatti volevo proprio parlarti riguardo a quella cosa....” mi rispose bisbigliando le ultime parole come se qualcuno potesse sentirlo.
“Ah!Anche io..”
“Mi dispiace per il bacio..”
“E’ tutto ok..stavi passando un brutto momento,ti capisco...E avevi bisogno di qualcuno con cui parlare...e allora..”
“Esattamente!Quindi mi capisci?” mi chiese
“Ma certamente!In più,tu sei uno dei miei migliori amici,mi fido di te e tutto...” risposi sorridendo.Mi abbracciò calorosamente.
“Bene..perchè avevo intenzione di dirlo ad Alex...Magari questa sera....Ma penso che dovresti dirglielo prima tu,visto che vi state rimettendo insieme....”
”Oh no..noi non...” mi rispose
“No?!”
“Si..siamo solo amici ora..”
”Ma davvero?” risposi in tono sospettoso.Li conosco entrambi.Si amano e non possono fare a meno l’uno dell’altra.
“Ok..allora ci vediamo dopo...” conclusi.Mi sorrise e se ne andò.Questa cosa mi incuriosisce.Ne parlerò con Alex questa sera.

 ************************

“Nascosto nel buio o The Ring 2?” chiese Sam scendendo le scale.Eravo tutti nell’immenso salone di Lisa con l’aria condizionata accesa ,cuscini e coperte sul pavimento,cibo e bevande dovunque e i nostri capelli sistemati in trecce o code di cavallo.E naturalmente eravamo tutti i in pigiama.
“Pensavo che dovessimo guardare dei film romantici!” rispose Lisa spegnendo le luci.
“Oh dai!I film romantici sono per galline!”esclamò Alex e tutti ci mettemmo a guardarla sorpresi.Alex aveva appena detto quelle cose?Cominciammo a ridere forte,tutti tranne Alex.
“E’...è vero..!” rispose infilando un cucchiaino nella sua vaschetta di gelato.
“Guardiamoli tutti e due” suggerii
“E che importa?Tutti e due devono essere paurosi” concluse Sam mettendo un DVD nel lettore.
Il film cominciò e ci stringemmo tutte insieme in una coperta.L’intera casa era buia e solamente la TV illuminava  la casa solo un pochino.
Nel bel mezzo del film cominciammo a urlare come bambine di 10 anni.E stavamo anche urlando commenti.

 “Ma togliti da li,idiota!!” gridò Sam
“Ma sei stupida?NON APRIRLAA!!” urlai alla tv.
“Oh cazzo.Non guarderò questo pezzo.Nooo..” Alex chiuse gli occhi
“Oh ma quant’è carina Dakota Fanning!” esclamò Lisa in un modo infantile.Si stava riferendo alla bambina che interpretava il film “Nascosti nel buio” .Stavamo tutte quante urlando per la paura  e lei era capace di fare commenti del tipo”Oh amo le sue scarpe!Perchè non ho avuto scarpe così quando ero piccola!Odio mia madre!”
Andò avanti così per circa un’ora,urlando,gridando e maledicendo.Lisa cominciò ad impaurirsi finalmente ma l’unica volta che urlò fu quando saltò la luce e si sentì un rumore di tuono molto forte. Cominciammo tutte a urlare e ci avvicinammo l’una con l’altra.
“Cazzo..” mormorò Lisa.Ora era decisamente spaventata.
“Ok,calmiamoci..” suggerì Sam
“Ma sei scema?!?” urlò Alex quasi nelle mie orecchie.
“Ok,ok..mi calmo...”
“Bene..ehm...anche io..”
“Eh,si ok..sono più calma..” concluse Alex e un secondo dopo che parlò si sentì un altro rumore di tuono .
“Dovremmo controllare il contatore...” suggerì Lisa.Finalmente disse una cosa intelligente...
“Ok..chi lo vuole fare??” chiese Alex.Ci ammucchiamo semplicemente perché nessuno di noi voleva andare fuori.La casa era tutta all’oscuro e l’unica luce che potevamo avere sarebbe stata quella di un fulmine che sarebbe giunto ogni minuto...
“No avrei mai pensato di dirlo ma...vorrei che Lars fosse qui ora...” bisbigliai.Le altre sembrarono che annuissero.
“Oh porca....anche io..” disse Sam
Poi ci fu un colpo alla porta.Saltammo tutte e urlammo,un urlo che durò 5-8 minuti.
“Lisa,vai a vedere chi è!” le dissi spingendola verso la porta.
“Coosaa?!Perchè io?!?”
“Perché è casa tua..ora vai” rispose Alex
“Non è giusto!” protestò.Cominciammo a discutere ma fummo interrotte da un altro colpo alla porta.
“Ok andremo tutte...” suggerii.Ci alzammo.Eravamo tutte di fronte alla porta e prima che potessimo aprirla,la porta si aprì e rivelò la figura di un uomo con un coltello in mano.

 

  
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