“Because I knew you”
“Ottimo
lavoro, ragazzi! Questo pezzo ci farà sicuramente vincere le Regionali!”.
Fu con
un’esclamazione piena di entusiasmo che quel pomeriggio il professor Schuester fece terminare le strazianti prove del Glee Club in vista dell’ormai imminente competizione.
I ragazzi si
fiondarono a raccogliere le proprie cose o a bere un sorso d’acqua, mentre Will
si avvicinò a Finn per discutere dell’ennesimo passo di
danza che non riusciva ad eseguire in modo decente.
Rachel,
invece, si avviò saltellando verso l’angolo della sala prove dove Kurt si stava
tamponando la fronte con un asciugamano e Mercedes si lamentava per la
difficoltà della coreografia, ed interruppe la loro conversazione.
“Ragazzi,
siete stati bravissimi nonostante i passi siano molto complicati e-”
“Rachel, ti
prego, risparmiaci i tuoi consigli su come potremmo migliorare nel campo della
danza. Almeno non adesso” si lamentò Kurt, consapevole di dove l’amica voleva
andare a parare.
“Veramente
volevo chiedervi se vi andava di fare un pigiama-party questa sera a casa mia.
I miei papà sono fuori città e ho pensato di approfittarne per festeggiare le
nostre lettere dalla NYADA!” disse Rachel con evidente entusiasmo, indicando se
stessa e l’amico.
“Questa non
sarebbe l’unica cosa da festeggiare, da quello che ho appena sentito” disse Kurt
maliziosamente, lanciando un’occhiata di traverso a Mercedes. “Sembra che
finalmente qualcuno si sia deciso a fare la cosa giusta, cioè baciare Sam
Evans”.
“Shhhhh” lo zittì Mercedes, tappandogli la bocca con le
mani. “Shane non deve venirlo a sapere, per nessun motivo”.
“Quando ti
deciderai a lasciare quello scimmione? Sai che ancora non ho capito come hai
fatto a metterti con lui?” mugugnò Kurt da sotto le mani di Mercedes, scuotendo
la testa sconcertato, mentre l’amica sbuffò rumorosamente.
In tutto
questo Rachel era rimasta a bocca aperta a fissarli.
“Tu hai
fatto cosa?” chiese sconvolta, rivolta all’amica.
“Lasciamo
perdere, ne riparliamo stasera se proprio
volete…”
rispose Mercedes, che ormai si era arresa al dover raccontare ogni singolo
dettaglio.
*
Alle otto in
punto il campanello di casa Berry suonò con insistenza e Rachel si catapultò in
soggiorno per aprire ai suoi amici che si presentarono all’entrata con tre
pizze giganti e schifezze varie che li avrebbero accompagnati nella loro lunga
notte di chiacchiere e pettegolezzi.
I tre si
sistemarono in camera di Rachel: una decina di minuti più tardi erano distesi
sul letto e stavano addentando quella che era considerata la migliore pizza di
Lima.
La lettera
della NYADA era stata posizionata con cura sul comodino affinché ogni mattina,
appena sveglia, Rachel potesse ricordarsi che tutto ciò che aveva sempre
sognato stava per realizzarsi.
Kurt afferrò
una patatina continuando ad insultare il fidanzato di Mercedes, quando Rachel
si rese conto di non essere più capace di trattenersi.
“Finn mi ha chiesto di sposarlo!”.
A Kurt andò
di traverso la patatina che stava mangiando e pensò che fosse un segno: quella
settimana era la seconda volta che mangiava cibi non adatti alla sua dieta
abituale. Dopo che Mercedes lo ebbe aiutato a riprendersi con delle forti
pacche sulla schiena, guardò Rachel con occhi spalancati, ancora incredulo.
Visto che
gli altri due erano in attesa di un ulteriore intervento di Rachel, lei li
guardò con gli occhi improvvisamente lucidi per poi aggiungere:”Io ho detto di
sì!”.
Kurt lanciò
un urlo sorpreso, lasciò cadere il trancio di pizza che aveva in mano, si gettò
letteralmente sull’amica e caddero entrambi sui cuscini rossi a forma di cuore
che invadevano il letto.
Mercedes,
invece, rimase immobile con una mano sulla bocca e una lacrima che scendeva
lentamente sul suo volto.
Kurt continuò
ad urlare per la felicità, guardare Rachel negli occhi e abbracciarla per la
centesima volta di seguito. Quando l’amico riuscì a calmarsi – visto che sembrava
più emozionato della futura sposa- Rachel riemerse dal groviglio di coperte e
cuscini in cui era stata immersa ed osservò le reazioni dei suoi amici.
Si aspettava
che Kurt facesse tutto quel casino ma pensava che anche Mercedes avrebbe avuto
la stessa reazione: invece lei non aveva detto una parola e aveva continuato a
fissarla con un sorriso pieno di affetto.
Dopo qualche
istante di esitazione, Mercedes disse:”Ti ho sempre detto che la carriera viene
prima di tutto e che quelli come noi non dovrebbero farsi coinvolgere dalle
storie d’amore”.
“Però,
questa volta credo proprio che tu abbia fatto la cosa giusta e non sai quanto
sono contenta per te. Dopo tutto quello che hai passato con Finn
è finalmente arrivato il momento di essere felice. Te lo meriti”.
Rachel
cominciò a piangere come una fontana e si sporse in avanti per abbracciare la
sua amica che aveva speso delle bellissime parole per lei. In effetti aveva
ragione. L’ultimo anno non era stato semplice per i due: la loro relazione era
terminata, Finn stava con Quinn e non sembrava
volerla lasciare. Poi, ad un tratto, si era reso conto di non provare per lei
tutto quello che sentiva per Rachel: era lei l’unica ragazza capace di fargli
provare emozioni che non aveva mai sperimentato nella sua vita. Era lei quella
giusta, quella con cui voleva passare il resto dei suoi giorni.
Kurt strinse
a sé il primo cuscino che gli capitò sotto mano ed osservò con occhi colmi di
lacrime l’intenso ed affettuoso abbraccio delle sue amiche. Dopodiché si sentì
escluso e si unì anche lui a quella stretta, solida come il sentimento di
amicizia che li legava.
Qualche
minuto più tardi i tre si erano ricomposti ed avevano ripreso le loro posizioni
precedenti.
Kurt non
riuscì a tenere a freno le proprie idee e si propose sin da subito come organizzatore
ufficiale, anche se non c’era una data fissata e Rachel doveva ancora dirlo ai
suoi papà.
“Innanzitutto
il vestito non può essere bianco, troppo tradizionale e non al passo con le
ultime mode. Ti vedrei benissimo con un abito rosso, colore che rappresenta
alla perfezione il tuo carattere determinato ma anche romantico. Per il buffet
credo di aver letto proprio l’altro giorno qualcosa in una rivista sui
matrimoni che farebbe al caso nostro, visto che tu sei vegana e-“
“Kurt,
calmati!” gli disse Rachel posandogli una mano sulla spalla, mentre lui le
lanciò uno sguardo interrogativo.
“Non appena
decideremo la data e gli altri dettagli potrai iniziare a pensare a tutto, hai
la mia parola”.
Kurt sembrò
soddisfatto per aver ottenuto il permesso di organizzare l’evento dell’anno e
si sistemò le pieghe del pigiama senza smettere di sorridere.
“Io voglio
sapere tutto sulla proposta di Finn!” affermò
Mercedes con entusiasmo afferrando una caramella gommosa e aspettando il
racconto dell’amica. Anche Kurt si era messo comodo e in attesa: Rachel non
aveva altra scelta.
“E va bene!”
disse infine, arrendendosi, per poi lanciarsi in un resoconto super dettagliato
della prima e seconda proposta del suo fidanzato mentre gli altri due la
fissavano con gli occhi a forma di cuore per l’eccitazione.
“Aspetta un
attimo. Finn ha davvero
detto quelle splendide parole e ti ha dedicato quella canzone?” domandò Kurt,
sorpreso dall’improvvisa ondata di romanticismo che sembrava aver colpito il
fratellastro.
Rachel annuì
con convinzione.
“So che non
è da lui. Anche io mi sarei aspettata una scena come quella di quando ha
interpretato l’imbranato Brad nel Rocky Horror Glee
Show” affermò Rachel. “Invece mi ha letteralmente sorpresa. È stata una proposta davvero romantica”.
Trascorsero
l’intera nottata in bianco: Kurt cercò in tutti i modi di far capire a Mercedes
che Shane non era il suo tipo, mentre Sam era decisamente la scelta migliore;
Rachel stava considerando l’idea di sposarsi in estate per poi scartarla perché
sarebbe stato troppo caldo e proporre un giorno invernale ed eliminare anche
quello per la temperatura rigida; Mercedes ascoltava i suoi amici delirare e
non poteva far altro che sorridere e annuire, come si fa con i matti.
Il mattino successivo
si svegliarono piuttosto tardi, visto che era domenica e non avevano
praticamente chiuso occhio, e decisero di tornare ognuno a casa propria per
pranzo.
Kurt
ringraziò Rachel per l’ospitalità e si fece dare un passaggio da Mercedes.
Arrivato al vialetto di fronte casa le lasciò un bacio sulla guancia
raccomandandosi di essere reperibile nel pomeriggio perché doveva ancora
elencarle altri motivi per cui avrebbe dovuto lasciare Shane.
Kurt prese
le chiavi dallo zaino, aprì la porta e si diresse verso le scale che
conducevano alla sua camera da letto al piano superiore; passando davanti alla
porta aperta del salotto vide Finn, seduto sul divano,
che si stava sfregando le mani e lo guardava quasi impaurito, come se fosse
appena entrato un fantasma.
“Finn, stai bene?” esordì Kurt, preoccupato, vedendo che il
fratellastro stava praticamente tremando.
“Ehm no,
cioè sì…” rispose Finn
sempre più agitato. “Kurt, devo parlarti”.
“Arrivo
subito, vado solo ad appoggiare le mie cose-“
“Adesso, ti
prego” gli disse, invitandolo a sedersi accanto a lui sul divano.
Kurt obbedì
senza fiatare, visto che la cosa sembrava parecchio grave a giudicare
dall’agitazione che traspariva dalle sue parole e dal tremolio della sua voce.
Posò lo zaino a terra e si sedette vicino a lui aspettando che iniziasse a
parlare.
“Ho chiesto
a Rachel di sposarmi. E lei ha detto di sì” annunciò Finn,
finalmente sollevato, come se si fosse tolto un peso dallo stomaco.
“Lo so, me
l’ha detto stanotte! Sono felicissimo per voi!” disse Kurt, abbracciando Finn, con lo stesso entusiasmo che aveva mostrato la sera
precedente a casa dell’amica.
“Non devi
essere nervoso se vuoi chiedermi di organizzare il matrimonio. Rachel mi ha
promesso che-“
“No, non è
questo” disse Finn, con le mani che cominciavano a
sudargli. Fu esortato ad andare avanti dallo sguardo interrogativo del
fratellastro.
“Kurt, ti
andrebbe di farmi da testimone?” disse tutto d’un fiato, mangiandosi le parole
per l’emozione.
Il
fratellastro spalancò gli occhi per la sorpresa e rimase a fissarlo per qualche
istante mentre delle lacrime stavano per rigargli il volto.
“Solo se ne
hai voglia” aggiunse subito dopo Finn, temendo di
aver sbagliato qualcosa. “Ci terrei moltissimo visto che tu in pratica saresti
mio fratello e…”
“Quello che
vorrei dire è che ti ho visto combattere quei bulli non con la violenza ma con
la tua forza e questo mi ha fatto capire quanto io abbia sbagliato in passato… Ma se ora sono cambiato è soprattutto grazie a te.
Questo è il mio modo per dimostrarti che ti voglio bene” concluse Finn, sorprendendosi delle sue stesse parole.
Kurt non
riuscì a trattenersi e gettò le braccia intorno al collo del fratellastro che
fu quasi spaventato all’inizio ma poi si rilassò e condivise l’abbraccio.
Kurt lo
lasciò andare e lo fissò negli occhi, la cui vista era annebbiata dalle lacrime
di gioia.
“Certo che
mi andrebbe. Sarebbe un onore essere il tuo testimone di nozze” disse tra i
singhiozzi che si facevano sempre più insistenti.
I due
continuarono a parlare animatamente dei loro progetti futuri e di come
sarebbero diventati da lì ad un anno senza accorgersi della presenza dei loro
genitori che avevano osservato l’intera scena in silenzio, alle loro spalle.
Burt aveva poggiato una mano sulla spalla di Carole che la stava stringendo
forte mentre con l’altra mano si asciugava le lacrime.
I loro figli
avevano imparato a volersi bene dopo tutte le difficoltà che avevano incontrato
all’inizio: erano diventati entrambi dei veri uomini, insieme.
Note dell’autore
Visto che mi
hanno rinviato (di nuovo) l’esame alla prossima settimana ho pensato di non
studiare ma sviluppare un’idea che avevo da un po’ di giorni.
Mentre
guardavo la scorsa puntata di Glee e ho visto che
Rachel racconta a Quinn (perché a lei per prima?) della proposta di Finn ho pensato a come l’avrebbe detto a Mercedes e Kurt.
Naturalmente il contesto è uno dei loro fantastici pigiama-party!
In più ho
sempre creduto fermamente che Finn debba chiedere a
Kurt di fargli da testimone di nozze, quindi ho voluto inserire anche una scena
tra fratelli, perché li adoro insieme!
Ringrazio SeleneLightwood per le correzioni ed i suoi utilissimi
consigli (e per sopportarmi ogni santo giorno!).
Se vi va
fatemi sapere cosa ne pensate! =)
Alla
prossima,
Ilaryf90