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Autore: Momos    06/02/2012    2 recensioni
-perchè mi guardi così?- mi chiese lui confuso, io risi
-oh, ehm, niente! È solo che, cavolo ieri ti sognavo oggi sono in camera con te, è un bel passo avanti!- gli risposi ridendo. Non ero proprio a mio agio ma iniziavo a riprendere a respirare tranquillamente
-e che sognavi? Raccontami un pò- mi disse lui sedendosi accanto a me
-sognavo di poter parlare con te, sognavo di ricevere un bacio da te..- non riuscii a finire la frase
-momento, momento!- disse lui, -un bacio?- mi chiese, io annuii
-sai com'è, mezzo mondo sogna questo e fidati, non solo questo- risposi
-immagino, sono un tipo molto affascinante- disse lui ridendo
-più di quanto tu immagini- gli dissi ridendo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Jared un autografo per favore- urlavo tra la folla. Eravamo tantissimi ad aspettarli fuori dall'hotel. Non potevo perdere quell'occasione, erano anni che li seguivo ma la mia situazione economica non mi aveva mai permesso di comprarmi un Golden Ticket per riuscire ad avere un loro autografo.
-Jared un autografo!- urlai ancora porgendogli il cd.
-stai calma ragazzina- mi rispose serio e si voltò verso un altra ragazza. Mi sentii mancare la terra sotto i piedi, l'uomo che avevo sempre ammirato e stimato mi aveva chiamata ragazzina senza motivo. Davanti a me passò Shannon che mi autografò il cd
-non prendertela, è solo una brutta giornata per lui- mi disse sorridente, quanta dolcezza in quell'uomo! Mi tirai un pò su di morale, gli sorrisi e lo ringraziai, dopo qualche istante arrivò Tomo, gli porsi il cd e lui lo autografò -questo elastico è fantastico- disse tirandomi via il laccio per i capelli che avevo messo al polso, -lo prendo io va bene?!- mi chiese, si legò i capelli e se ne andò ridendo.
Rimasi quasi inebetita da quello che era successo, Tomo aveva usato il mio laccio per legarsi i capelli, per un attimo a quel pensiero mi sentii una di quelle fan oche e stupide, un pò schifata allontanai quel pensiero e mentre tutti correvano dietro le loro macchine io mi misi seduta sul muretto dell'hotel. Iniziai a guardare gli autografi, per qualcuno potevano sembrare scarabocchi messi li, tanto per scrivere qualcosa, invece no, quelle scritte apparentemente storte e illeggibili racchiudevano una miriade di emozioni e un senso di vittoria, dopo tanti anni avevo realizzato anche io uno dei miei tanti sogni. La gente iniziava ad andare via sorridente,
-tu rimani un altro pò qui? Non vai a casa?- mi chiese la mia amica Molly
-Se quella la chiami casa!- le risposi, lei mi sorrise
-no, in effetti no. Non farmi preoccupare eh!- mi disse abbracciandomi
-tranquilla, ci vediamo Molly- le risposi, lei mi sorrise e si voltò.

Rimasi li, seduta ad ascoltare la musica, quel posto aveva qualcosa di magico, qualcosa che nessun altro posto aveva quel giorno. Passarono ore e ore, le canzoni sul mio i-pod scorrevano veloci come il tempo. Stava iniziando a diventare buio e i lampioni iniziarono a illuminare le strade. Avevo deciso di rimanere li, ad aspettarli perchè mi mancava l'autografo di Jared, non sarei tornata a casa finchè sul quel cd non ci avesse messo penna anche lui. Continuavano a fermarsi macchine e ogni volta speravo scendessero loro, volevo rivederli per un ultima volta, volevo rivedere Jared, magari più felice, "magari non si è scordato di me, magari mi fa anche l'autografo che non mi ha fatto prima" pensai con molta fantasia. Ormai non mi voltavo più neanche a guardare chi scendeva da quelle auto tutte uguali, avevo perso le speranze. Iniziai a sbadigliare, mi guardai un pò intorno e avvistai un bar, presi la mia borsa e mi incamminai.

Presi il mio caffè, pagai e tornai a sedermi sul muretto. Il tempo di sedermi vidi arrivare tre auto una dietro l'altra, spuntò un sorriso sul mio viso, fu un gesto spontaneo. Gli autisti scesero e aprirono le portiere, dopo qualche secondo li vidi comparire, posai l'i-pod nella borsa e mi alzai in piedi. Si avvicinavano sempre di più, camminando uno di fianco all'altro a testa alta. Iniziai a camminare verso di loro ed a pensare cosa dire.
-scusatemi, possiamo fare una foto?!- chiesi appena li vidi di fronte a me
-va bene- mi rispose Shannon, mi presa la macchinetta dalle mani e chiamò uno degli autisti che scattò la foto.
-grazie mille- risposi, aspettavo che Shannon mi ridese la macchinetta ma Tomo gli diede una pacca sulla schiena, poi mi guardò
-un momento, ma tu non sei la ragazza a cui ho preso il laccio per i capelli prima?- mi chiese Tomo, io sorrisi
-si, sono proprio io- risposi, Tomo rise
-e sei rimasta qui tutto il tempo?- mi chiese Shannon
-eh già- risposi io facendo spallucce
-non hai proprio nulla da fare?!- disse poi Jared
-ma la smetti?! È da oggi che sei così, piantala un pò!- urlò Shannon
-no, non fa niente- risposi io,
-no, invece è importante! Anche prima ti ha risposto male e non mi piace questa cosa, se è arrabbiato per cose sue non se la deve prendere con una ragazza che è rimasta qui ferma ore e ore per avere una foto con noi, un minimo di riconoscenza Jay- continuò il fratello
-ha ragione Shan e poi di tutte le ragazze del mondo te la stai prendendo solo con lei!- si intromise Tomo
-non litigate, vi ho detto che non importa!- risposi io, non volevo litigassero per come Jared si comportava con me, mi dispiaceva, era ovvio ma vederli arrabbiati tra di loro proprio non mi piaceva.
-che sei rimasta a fare qui?- mi chiese Jared con lo stesso tono
-prima non mi hai fatto l'autografo, e visto che vi seguo da tanto non volevo tornare a casa senza- risposi con tono deciso
-e perchè non hai mai comprato un GT?- mi chiese sempre lui incrociando le braccia. Io abbassai lo sguardo e iniziai a giocare con la zip della felpa
-non tutti possono permettersi di spendere così tanto per un biglietto sai caro Signor Leto?!- gli urlai, e corsi via. Odiavo dire quelle cose, mi faceva stare male. Trovai una panchina e mi misi seduta lì. Ero un pò delusa, dal suo comportamento e altrettanto dal mio, urlare così e andare via. Odiavo quella parte del mio carattere.
-sei qui, certo che corri veloce eh!- mi voltai e trovai Shannon seduto accanto a me, con il fiatone. Lo guardai mi buttai tra le sue braccia. Avevo desiderato e sognato quel momento ogni giorno. Quando sciolsi l'abbraccio mi sentivo le guancie scottare,
-sei tutta rossa- rise Shannon, appoggiai le mani sulle guancie per coprirle
-come ti chiami?- mi chiese lui,
-Stivy- risposi sorridente,
-e perchè mi hai abbracciato?- mi chiese, arrosii di nuovo
-desideravo farlo, da tanto tempo- risposi abbassando lo sguardo -scusami, e poi mi serviva un abbraccio-
-perchè prima sei scappata via?- mi chiese ancora lui
-odio dire quelle cose, odio quella parte del mio carattere- iniziai a piangere ma asciugai subito le lacrime -odio anche piangere- risposi
-perchè?- chiese ancora lui, io feci spallucce "quante domande" pensai.
-perchè ho pianto troppo nella mia vita, e non ha mai cambiato le cose, la trovo una cosa inutile- risposi io. -e tu perchè mi sei corso dietro?- chiesi
-avevi dimenticato questa- disse ridandomi la macchinetta fotografica
-ah, giusto. Grazie- risposi rimettendola nella borsa.
-e poi...- disse lui, io alzai di scatto lo sguardo -e poi mi è dispiaciuto vederti andare via così, Jared si è comportato male ma..è come le donne, ha i suoi giorni no- disse lui, io risi -dai vieni con me- mi disse prendendomi per mano. Mi alzai e lo seguii. Ripercorremmo il tragitto al contrario, fino ad arrivare all'entrata dell'albergo.
-ti va di salire?- mi chiese -sempre se non hai altro da fare-
-no, non ho proprio nulla da fare- risposi. Shan continuava a tenermi per mano, entrammo nell'hotel e salimmo su in camera.
-questa è la mia stanza, quella di Tomo e quella di Jared- disse indicando le porte, -sicuramente Tomo e Jared saranno insieme ora- disse. Shan aprì la porta della stanza, e entrò continuando a tenermi per mano
-Shan sei tornato- disse Jared, -l'hai trovata?- chiese
-chi Sty?- disse tirandomi dentro, io sorrisi un pò impacciata
-meno male che ti ha trovata, mi sentivo in colpa per averti trattata così male, non so perchè me la sono presa con te, scusami- mi disse abbracciandomi, mi stringeva forte. Non sapevo cosa rispondere,
-Ok, Jared lasciala che la soffochi- rise Tomo. Jared sorrise e si mise seduto di nuovo,
-se mi dai il cd ti faccio l'autografo- mi disse sorridente
-grazie Jay- risposi dandigli il cd, lo afferò e ci mise la sua firma.
-ma non è tardi? Cioè, i tuoi non si preoccupano per te?- chiese Tomo
-veramente no, in fondo ho 21 anni e poi non abito con i miei- risposi, tutti mi guardarono -che ho detto di strano?- chiesi ridendo, i tre si guardarono
-21 anni?- chiese Jared, io annuii -sicura?- disse ancora, io risi e tirai fuori dal portafoglio la patente -17 Aprile 1989 tra poco 22- mi corresse Jared
-ora ci credete?- chiesi ridendo, loro annuirono
-sembri così piccola- disse Shannon.
-lo so, è sempre stato un problema per me- risposi sconsolata, loro risero, guardai l'orologio e sbarrai gli occhi.
-è mezzanotte- dissi, loro guardarono l'ora e annuirono -c'è un problema-
-cioè?- chiese Tomo, -Avevi detto che non c'erano problemi-
-è mezzanotte, io vivo a un ora di macchina da qui- risposi,
-non capisco qual'è il problema- disse Jared, dovevo spiegargli tutto
-il problema è che io abito una casa famiglia e se non torni entro mezzanotte devo rimanere fuori anche se sono maggiorenne- risposi tutto d'un fiato. Calò il silenzio, li guardavo uno per uno.
-puoi rimanere con noi- propose Shannon rompendo il silenzio
-posso davvero?- chiesi felice, Shannon annuì. Lo abbracciai forte -grazie-
-ehm...io non vorrei distruggere questo momento di dolcezza ma...con chi dorme? Cioè, io ho la matrimoniale ma non credo che Vicky sarà felice di sapere che la divido con una ragazza!- ci fece notare Tomo
-io e te abbiamo una singola- disse Jared, riflettendo.
-e se Tomo dorme in camera mia e a me dai la matrimoniale così dormo io con lei- propose Shannon. Al sol pensiero di dividere il letto con Shan diventai tutta rossa. Jared rise, -Sty tu con chi vorresti dormire?- mi chiese
-per me non c'è nessun problema, non devo essere io a scegliere visto che sono un ospite!- risposi cercando di essere calma quando dentro scoppiavo di felicità e euforia
-scusate, chi è che gli è corso dietro? Io! Quindi non si discute!- disse Shan
-Va bene, va bene! Da quanto ho capito c'è una grande affinità tra di voi, non voglio mettermi in mezzo- disse Jared facendomi l'occhiolino
-ma cosa dici?!- arrosii io, -grazie ancora- dissi io piano
-basta ringraziare, ora a dormire- disse Jared sbadigliando. Salutai tutti e insieme a Shannon entrai nella porta accanto. Mi misi seduta sul letto, ero incantata da lui, dai suoi movimenti.
-perchè mi guardi così?- mi chiese lui confuso, io risi
-oh, ehm, niente! È solo che, cavolo ieri ti sognavo oggi sono in camera con te, è un bel passo avanti!- gli risposi ridendo. Non ero proprio a mio agio ma iniziavo a riprendere a respirare tranquillamente
-e che sognavi? Raccontami un pò- mi disse lui sedendosi accanto a me
-sognavo di poter parlare con te, sognavo di ricevere un bacio da te..- non riuscii a finire la frase
-momento, momento!- disse lui, -un bacio?- mi chiese, io annuii
-sai com'è, mezzo mondo sogna questo e fidati, non solo questo- risposi
-immagino, sono un tipo molto affascinante- disse lui ridendo
-più di quanto tu immagini- gli dissi ridendo. Lui mi cinse le spalle con un braccio, dandomi un bacio sulla fronte -un bacio così?- io scossi la testa. Mi diede un bacino sul naso, -così?- io scossi la testa, si avvicinò a me dandomi un bacio sulla guancia -neanche così?- mi chiese, io scossi di nuovo la testa. Si avvicinò di nuovo, respirai il suo profumo mentre mi dava un bacio piccolissimo al lato delle labbra -questo?- mi chiese
-ci siamo quasi Shan- gli risposi io. Lui rise piano, ero inebriata dal suo profumo mentre sentivo le sue labbra posarsi delicatamente sulle mie. -questo ti basta?- mi chiese, io annuii -ti basta questo?- chiese ancora
-se non hai altro, si. Per me è già tanto- gli risposi,
-se avessi risposto in un altro modo non avrei avuto nient'altro da darti, invece...-disse lui avvicinandosi di nuovo -invece sei così diversa-
Non avevo più voglia di parlare, era la mia occasione e non volevo sprecarla solo a parlare. "L'avventura di una notte" questo pensai per qualche istante, poi però divene tutto così intenso che smisi di pensare. Probabilmente in giorno dopo me ne sarei tornata a "casa" e sarei stata solo un altra delle tante da aggiungere alla lista, ma non mi importava in quel momento.


7 Anni Dopo
-Sei pronta? Siamo in ritardo- urlava Jared
-le donne devono sempre farsi aspettare- rispose Molly ridendo, uscii dalla stanza con quel vestito molto ingombrante ma che in fondo avevo sempre sognato. Sentii uscire dalla bocca di Jared un "Oh Wow"
-allora, ne è valsa la pena aspettare?- chiesi timidamente, loro sorrisero
-sei...non ci credo, sto già piangendo!- disse Molly, tentai di abbracciarla
-Sei un incanto! Ma ora muoviamoci che è tardi- disse Jared aiutandomi a scendere le scale. Molly corse via barcollante sui suoi tacchi alti.
-Sei prorpio bella sai?- mi disse Jared mentre mi prese sotto braccio,
-Tu non sei da meno Jay! E, tratta bene Molly perchè lo so che fra voi due c'è una grande affinità- gli dissi con la stessa frase che mi aveva detto lui
-promesso!- mi disse lui -ti voglio bene- mi disse un attimo prima di varcare la grande entrata addobbata con tanti fiori bianchi e profumati.






-Con il potere a me conferito, vi dichiaro marito e moglie- disse il Prete. Piangevo ormai dall'inizio della messa, incessantemente. Shannon mi tirò su il velo, rise vedendomi piangere e mi baciò.
-Ti amo- mi sussurrò. Arrossii, -guardati, rossa come un tempo, anche ora che sono tuo marito?- rise lui mentre percorrevamo la navata
-arrossirò sempre Shan- gli risposi stringendogli la mano.
Erano passati sette anni da quella notte, e a differenza dei miei pensieri ne per me ne per Shannon era stata solo l'avventura di una notte ma qualcosa di più. Avevo imparato a convivere con i giorni no di Jared in cui molto spesso ero bersagliata dalle sue cattiverie, avevo imparato a non odiare il mio carattere perchè bello o brutto che sia ci rappresenta ma soprattutto avevo imparato ogni giorno di più ad amare quell'uomo che mi aveva sempre, anche da lontano, fatto tornare sempre il sorriso, Shannon era in assoluto la persona più importante della mia vita, per quel motivo avevo accettato la sua proposta di matrimonio nonostante non avessi mai creduto all'amore eterno ma cavolo, a volte serve provare per credere.
   
 
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