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Autore: Eula    07/02/2012    7 recensioni
Breve One-Shot sulla JoxBrick. So che evidentemente non sarebbe mai andata così, ma nella mia immaginazione, questa puntata me la sono immaginata così. Spero tanto che vi piaccia, e aspetto con ansia le vostre recensioni.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera McLean ne aveva escogitata un' altra delle sue.  Farci partecipare alla cerimonia di eliminazione insieme ai Ratti. Bah. Che noia. Quel Teledipendente è uscito, ma non me ne importa poi granchè. 
-E ora un avvenimento davvero speciale!- Esclamò Chris una volta portato Sam alla catapulta.
Magari ci confessa quello che stava tramando per noi, pensai tra me e me.
 
-Vi starete chiedendo perchè vi ho chiesto di partecipare alla cerimonia. La verità è che mi serve un volontario per ogni squadra!-
Senza pensarci due volte decisi di propormi e mi dichiarai presente. Una minuscola parte di me si chiedeva chi si fosse proposto per la squadra avversaria.
-Presente!-Dissi a voce alta, seguita dalla risposta di uno dei ratti.
-Idem!-Disse Scott dopo una manciata di secondi. Il lentigginoso era un altro di quelli che tramavano qualcosa.
 
-Fate le valigie!-Ci disse Chris. Che cosa gli saltava in mente? Sentii Zoey e Chris parlarsi, ma non vi badai molto. Almeno, non fino alle sue ultime parole: "...Devono solo scambiarsi di squadra"
Mi diressi con passo deciso verso la mia nuova squadra, scambiando un'occhiata con Scott. La mia nuova squadra. Perchè sarebbe stata la mia. Io l'avrei comandata.
Brick mi tese la mano e mi diede il benvenuto. Non riesco a spiegarmi perchè, ma mi sentii...Strana. Mi sentii stranamente bene, non sapevo spiegare cosa mi stesse succedendo. Tentai di reprimere quelle dannate emozioni e mostrai la mia classica espressione da dura. Presi la sua mano e la tirai verso di me, finchè non ci trovammo a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra. Lo guardai negli occhi. Era spaventato. Quell'espressione quasi sconcertata faceva quasi ridere.

-Sei tu il benvenuto nella mia squadra.-Gli sussurrai. Dopodichè lui si scostò da me. Lo lasciai andare, anche se un pò a malavoglia. Capii che gli stavo stritolando una mano, perchè era
rossa e quasi pulsante quando la lasciai. Lightning esultò al pensiero di una squadra formata  ancora solo da uomini. Con le dita colpii i suoi occhi per rimprovero. Gli suggerii una visita dall'oculista, mentre con la coda nell'occhio osservavo Brick. Si stava ancora massaggiando la mano. Povero, gli dovevo aver fatto un gran male. Probabilmente non era un comportamento che avrei seguito di solito, ma sentivo di dovermi scusare con lui.

Ci incamminammo verso gli chalet ( o meglio le baracche) e decisi che era il momento giusto. 
Mi avvicinai a lui e gli sussurrai all'orecchio:

-Ehi, Brick. Vieni qui. Devo parlarti.- Gli presi la mano buona, con più cautela possibile, e lo trascinai con me verso la parte est della casetta, dove nessuno poteva vederci.
-Ascoltami, mi dispiace per prima, ti ho fatto male. Tutto qua.-Mi fissava, sbalordito. Non capivo il perchè.
-Perchè mi fissi? Hai perso la parola? Parla, soldato!- Gli ordinai. Questa volta sogghignava.
Mi si avvicinò molto piano e con le labbra mi sfiorò la guancia. Mi sentì andare a fuoco. Mi ricomposi e cercai di assumere uno sguardo deciso.
-Cos'era quello?-Chiesi, irritata.
-Volevo farle sapere che ho accettato le sue scuse, signore.-Probabilmente arrossii, ma era troppo buio perchè potessimo accorgercene. Si diresse verso la sua baracca e ,dopo qualche minuto, mi incamminai anch'io verso la mia casetta vuota, tutta per me.
 
 
  
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