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Autore: anonimaG    07/02/2012    5 recensioni
Andrea, una ragazza con un bel caratterino che si ritrova in una situazione un po' strana: Il suo nuovo fratellastro è il ragazzo della sua migliore amica nonché un Don Giovanni che ci prova anche con lei.
Come se la caverà?
Ringrazio in anticipo chi leggerà questa mia FF e prego alle persone di leggere e di recensire così da farmi un'idea su cosa ne pensate della storia ^^ Accetto anche critiche e recensioni neutre :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 24

 
 
 
 
   Corsi come una furia fino a casa.
Entrai camminando velocemente e spalancai la porta della sua stanza.
Era là, stava preparando le valigie in silenzio.
Che rabbia.
Perché non poteva accettarlo?
Se gli avevo detto che non lo amavo non doveva prendersela così.
Forse ero importante per lui, sapevo che ci soffriva, anche io ci soffrivo ma non si poteva far così per tutto.
Non se ne doveva andare.
Dio l’avrei preso a schiaffi!
Camminai fino alle valigie e con disinvoltura iniziai a svuotarle e riposizionare i vestiti al loro posto.
Però lui non si dava per vinta.
Quello che io riposizionavo al posto lui lo rimetteva in valigia.
Testa dura.
-Smettila!-. Urlai infastidita.
-Sai, io me ne dovrei andare?
-Quando?
-Domani.
-Perfetto, non te ne vai. È deciso-. Dissi come una bambina viziata continuando a svuotare le valigie.
I suoi occhi si illuminarono.
-E non mi guardare così!-. Ordinai scocciata del suo sguardo.
-Veramente l’hai deciso tu-. Anche lui non era da meno.
-Finiscila di frignare.
-Finiscila di frignare tu.
-Io non sto frignando.
-Si che lo stai facendo-. Insistette.
-Ah davvero? Non solo ti aiuto a svuotare la valigia ma magari mi dici anche che frigno.
-Io me ne devo andare Andrea!
-T-Tu non puoi.
-Perché mi stai fermando?-. Mi domandò subito facendomi entrare in confusione.
“Perché ti sto fermando? Ti amo stupido!” Pensai, certo non gliel’avrei mai detto, io avevo scelto Lidia e basta.
Non c’erano ne MA, PERO’ o PERCHE’!
Ma non volevo se ne andasse.
Mi sentivo vuota senza di lui.
-P-perché ormai mi sono a… Affezionata a te.
-Affezionata? Sarebbe un modo per dire innamorata?
-No che vai dicendo, te l’ho già detto…-. Deglutii:-Quella era solo una vendetta, io non mi innamorerei mai di te…
-Però mi stai fermando.
-Si perché… Mi sono affezionata, tu perché te ne stai andando?
-Lo sai già credo…
-Oh si…-. Mi sentivo maledettamente in colpa.
-Ho intenzione di andarmene e tu non mi puoi fermare-. Annunciò con voce seria.
-Perché devi fare lo stronzo?
-Lo stronzo?
-Tu mi stai dando un ultimatum: O mi ami o me ne vado.
-Non è vero.
-Si che lo è, ti ho già detto che non ti amo, finiscila di fare il testardo-. Se avessi avuto 4 anni avrei saltato per tutta la casa, iniziato a piangere, urlare, ricattarlo con tutti i suoi oggetti e poi mi sarei aggrappata a lui urlando “Non te ne andare”.
-Io non posso stare con una persona che non mi ama e che mi ha ingannato.
“…E che mi ha ingannato…” Il cuore mi si strinse a sentire solo quella frase.
Io non l’avevo ingannato, lo amavo davvero…
Mi avvicinai a lui e gli tirai uno schiaffo tanto da lasciargli lo stampo rosso nella guancia e me ne andai.
Non avrei pianto.
L’avevo voluto io.
Non avrei dovuto andarci a letto.
Non avrei dovuto dargli tutta quella confidenza.
Avrei dovuto dire la verità fin dall’inizio a Lidia.
Era colpa mia e basta, dovevo prendermi le mie responsabilità… Ecco cosa avevo causato.
 
 
   Il giorno dopo a casa ero peggio di un emo depresso che vuole tagliarsi le vene.
Mentre lui finiva di prepararsi io ero seduta nel divano del salone facendo zapping con il telecomando.
Suonarono alla porta ed andai ad aprire.
Lidia e Filippo mi si presentarono davanti.
Loro… S-si tenevano per mano?
Filippo ce l’aveva fatta.
Ero così felice.
-Ciao!-. Mi salutò Lidia abbracciandomi.
Alle sue spalle feci l’occhiolino a Filippo che sorrise e muovendo la bocca fece uscire un piccolo “grazie” che solo io e lui potevamo capire.
-Accomodatevi-. Gli mostrai la cucina come se non l’avessero mai vista e li feci accomodare.
-Come va tra voi due?-. Chiesi direttamente.
Lidia arrossì, era molto imbarazzata nell’ammettere l’ovvio.
-Io e lei… Stiamo insieme…
-Ti ho già detto che non è ufficiale…-. Interruppe Lidia.
-Non è ufficiale?-. Chiesi io.
-Si…
Mentre loro mi parlavano di qualcosa io continuavo a pensare a Federico.
Non potevo pensare che se ne sarebbe andato.
Che la casa potesse diventare vuota.
Mi sarei sentita sola.
Nessuno che mi irrita, nessuno che mi fa i dispetti, nessuno che mi fa battere il cuore all’impazzata, nessuno con cui scherzare, nessuno con cui litigare, nessuno con cui sfogarsi, nessuno da amare…
Era tutto così triste.
-Allora io vado…-. Una voce interruppe i miei pensieri.
Alzai lo sguardo e lo vidi pronto con la giacca e due valigie in mano.
Cercai di fare l’indifferente ma le lacrime tentavano di scendere.
No, non potevo davanti a Lidia e Filippo e nemmeno davanti a lui…
-Ciao-. Salutai con finta indifferenza.
I miei amici intuirono cosa stava accadendo e si limitarono a salutare con la mano.
Appena Federico uscì dalla porta mi si strinse per l’ennesima volta il cuore.
-Scusate… Io… Vado in stanza…-. Dissi a malincuore dirigendomi nella mia camera.
   Venti minuti dopo sentii la voce di Lidia.
-Andrea ti devo parlare.
Uscii dalla stanza.
Mi prese le mani.
-Io ti voglio bene veramente… Ma vedi, il fatto è che fin’ora solo tu me l’hai dimostrato…-. Mi toccò il cuore.
Non capivo dove volesse arrivare.
-Lo ami tanto?-. Mi domandò.
-Io…
-Dimmi la verità.
-Si…
-Allora va da lui, ora.
-Ma…
-Finiscila di fare l’orgogliosa! Va da lui! Sono pochi minuti dalla stazione! Potrebbe anche essere partito ora!
-Grazie Lid…
-CORRI!-. Mi riprese un’ultima volta.
Mi infilai subito le scarpe e mi catapultai fuori casa per andare da lui.
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CIAO ragazzia! VOlevo avvertirvi che il prossimo sarà l'ultimo capitolo, spero che questo vi sia piaciuto :)
Baci Anonima G
   
 
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