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Autore: Letizia__Le    08/02/2012    2 recensioni
Tu sogni quel che sogno io
E vedi ciò che vedo io
L'amore è la nostra ombra sulla parete
Con le fattezze di dio
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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Sua maestà infernale



Il diavolo all'interno
Sta leggendo le parole della poesia più triste
Che saranno scolpite sulla lapide della mia tomba


Lo sai Sammy? Non sei l'unico a soffrire. Tutta la nostra vita è pura sofferenza. Continuando inutilmente a lottare per un qualcosa di supremo, superiore, che a malapena intendiamo.
Mi capisci? Perché l'unica certezza che ho è che non ne usciremo vivi. Te l'ho sempre ripetuto, e mi sorprendo di essere arrivato fin qui...

Ucciderei per condividere il tuo dolore
(E sopportare la vergogna)
E venderei la mia anima solo per dire


Questo soffrire non ha più un limite ormai. Non distingui il reale dall'incubo. Il mio Sammy...
Sai che lo rifarei. Lo sai, e forse per questo temi. Ma la mia anima non vale ormai più tanto. Non c'è più nulla di divino a vegliare sui miei errori. Sono di nuovo un semplice uomo. Così imperfetto, debole e fragile nella mia umanità.
Gli indicibili tormenti che sei costretto a subire ogni giorno senza che io neanche me ne accorga, appena dietro ai tuoi occhi.
Cos'è che ti mostra? Veleno, sangue? Morte? Credo che ormai tu sia arrivato a bramarla, a desiderarla, come ultimo passo verso un'agognata pace.

Ti sento urlare, probabilmente non ti sei neppure accorto che sono entrato nel vecchio salotto di Bobby, e ti vedo lì, oramai seduto dopo uno dei tuoi indicibili incubi. Sei ansimante, finalmente ti volti verso di me, e sembri guardarmi
-Ehi Dean... è tutto apposto- mi dici senza che neanche te lo chieda. Suppongo quindi che  il mio sguardo preoccupato dica tutto. Quand'è che hai imparato a leggermi così dentro? Da quant'è che sei costretto a sopportare il prezzo della sventata apocalisse per salvare questo fottuto mondo che ne rimane del tutto ignaro??
-Bobby è uscito.... alcune commissioni ha detto....- resto sul vago. Non credo di aver neppure ascoltato ciò che mi ha detto prima di uscire, talmente sono concentrato su mio fratello.
Cerca di alzarsi da quel sudicio divano ma lo vedo che traballa, e le sue gambe tremano. Così mi avvicino per sorreggerlo e con un sorriso mi poggia un braccio dietro la schiena per sostenersi.
La sua fronte è imperlata di sudore e la sua espressione si contorce in una smorfia di improvviso dolore. Un giramento, penso tra me, ma poi mi parla: - Dean, ti prego, fallo andare via, anche solo per poco ma ti prego.
Lui ti fa del male di continuo. Sanguini....
Sta per mettersi a piangere, sento il suo corpo tremare e tutta la sua stazza di solito imponente si accartoccia su se stessa per ricadere di peso sul divano. In questo movimento si trascina dietro anche me, mi appoggio con le mani al muro dietro di lui e mi sorreggo per impedirmi di cadergli addosso con tutto il mio peso, sorpreso da quella debolezza così devastante che lo attanaglia.
-Oh Sam, dimmi c'è qualcosa, qualsiasi cosa che posso fare??- la mia voce è quasi disperata, ma non ce la faccio più a vederlo così, a costo di sembrare patetico. Questa cosa consuma dentro anche me.
-Lui... lui....- si ferma per prendere un profondo respiro e solleva la faccia in modo tale che i suoi occhi penetranti siano puntati dritti nei miei a pochi centimetri di distanza.
-Sam, va bene, lui non può farmi realmente del male. È solo un'illusione! È ciò che lui vuole tu creda! Sono qui Sammy, qui davanti a te! Riesci a vedermi?
Tu non dici più niente, continui a guardarmi con quell'aria triste che non riesco a interpretare, quando decidi che ne hai abbastanza di tutto quel dolore, ne sei esasperato.
Poggi la tua fronte contro la mia, e socchiudi gli occhi. Vorrei annullare la distanza che ci separa, ma non ne ho il coraggio. Mi sembrerebbe di approfittarne troppo. Io che mi faccio il fratellino in preda alle crisi esistenziali. No, non sono ancora caduto così in basso.
Ma tu, Sammy, sei sempre così sorprendente. Questa volta prendi tu il comando e posi le tue labbra sulle mie. All'inizio un leggero contatto, come una piuma. Credo di non riuscire neppure a capire quello che sta succedendo tra di noi. Forse non sei del tutto lucido. Forse addirittura te l'ha ordinato lui, ma l'ultimo sguardo che ho visto in quei tuoi begli occhi non era di sottomissione quanto invece di desiderio. Anche tu mi vuoi quanto ti voglio io?
Ti avvicini sempre di più col corpo e spingi con ulteriore forza la tua bocca sulla mia, un contatto deciso stavolta. Ed io non penso più.
Se l'hai fatto vuol dire che lo desideri anche tu, e allora basta, che senso ha continuare a combattere e a resistere? A quale fine? Solo ulteriore sofferenza? Ne ho le palle piene di stare male! Al diavolo le regole, al diavolo il buon senso, al diavolo il pudore.
Tolgo le mani da quello stupido muro per prenderti il viso e approfondire quel contatto a lungo agognato. Ti spingo più indietro su quel divano, troppo piccolo per ospitarci entrambi e quasi mi siedo sopra di te. Sento che cerchi di far aderire il più possibile i nostri corpi, ma Sammy un po' di lucidità me la devi lasciare. Non farmi impazzire del tutto, non ancora.
La tua lingua cerca disperata la mia e appena la trova, appena entrano in contatto non si lasciano più. L'infinita dolcezza di prima ha lasciato il posto alla foga. Si cercano e si inseguono come disperate e fatichiamo a respirare.

Sogno ciò che sogni anche tu
E provo lo stesso che provi tu
L'amore è quell'ombra sul muro
Con le sembianze di dio


Fermo. Fermati Sammy, ti prego, perché io non ci riesco.

Mi separo appena da te, giusto appena, quel poco che ci permettere di riprendere un po' d'aria rubandocela a vicenda.
Non mi guardi, tieni gli occhi socchiusi, come se volessi provare quelle sensazioni, fino all'ultimo istante che ti è concesso.
-Non possiamo andare avanti così Sam. Stiamo degenerando.
-Portami via. Via da qui. E vieni con me.
-Non ne hai avuto abbastanza? - gli sussurro a un millimetro dall'orecchio. So che se dovessi cominciare ad avventarmi su altre parti che non siano la tua bocca non riuscirei più a smettere di baciarti, di stuzzicarti e morderti piano ogni lembo di pelle.

Niente sarebbe abbastanza
Per coloro che continuano ad inciampare
Nel giardino della fiducia che inaridisce
Senza il coraggio di andarsene


Si alza e mi spinge indietro senza mai separare i nostri corpi. È come se fossero attratti da un oscuro magnetismo che impedisse loro di staccarsi.
Credo quasi che voglia incollare la mia schiena alla parete opposta ma si ferma di fronte alle scale.
Non se ne vuole andare. Non ancora almeno.
Sale un gradino e io lo seguo, attratto dal movimento del suo corpo, che ora sembra padroneggiare così bene.
Ci fermiamo di fronte alla camera nella quale eravamo soliti dormire da bambini, quando papà ci lasciava per settimane, mesi, dallo zio Bobby, per dare la caccia a qualche creatura famelica.
Anche noi adesso sembriamo famelici. Se gli occhi potessero divorare la carne sarebbe questo il caso.
Lo spingo con dolcezza a stendersi contro il grande letto al centro della stanza. Quel letto che così tante volte aveva ospitato i nostri corpi che si cercavano desiderosi di calore e compagnia, nelle lunghe notti d'inverno, quando nessuno di noi due riusciva ad addormentarsi in preda a discorsi troppo grandi per bambini della nostra età. Ora avrebbe ospitato gesti di altro tipo. Non più due bambini che si abbracciano stretti per sconfiggere la paura del buio, perché io so cosa si cela in esso, ma piuttosto pronto a nascondere la follia di due amanti.
Chiudo la porta e raggiungo mio fratello che intanto si è tolto la camicia e l'ha gettata sul pavimento. Immagino che questo sarà a breve ricoperto di tutti i nostri vestiti.

Oh darei la mia vita per un tuo bacio
(esaudisci il mio desiderio)
e perderei tutto per prenderti attraverso l'abisso


Sono su di te e comincio a baciarti ovunque. Il tuo collo è il mio campo di battaglia. Sento che vorresti fare lo stesso con me ma non te lo lascerò fare, non questa notte. Questa notte voglio sentirti mio.
Sussurri il mio nome insieme a sospiri e parole disarticolate. Io continuo a torturare quella tua pelle così dolce, che mi ricorda tutto ciò che amo di più a questo mondo. Mi prendi la testa tra le mani e mi riporti sulla tua bocca, riprendendo a baciarmi con sempre più passione e trasporto. Non c'è fretta vero Sammy? Facciamo durare questa dolce tortura più a lungo possibile. Alla fine i nostri problemi saranno di nuovo lì ad aspettarci, ad opprimerci, ma ora no. Esistono solo le mie labbra sulle tue e le nostre mani che indagano senza requie i nostri corpi.
La tue dita si insinuano sotto la mia maglietta e la sollevi appena. Forse per chiedere un tacito permesso. Mi scosto e mi siedo sopra di te, così da potermela sfilare per poi tornare di nuovo su di te. Sento che anche tu vorresti liberarti dall'impiccio degli abiti, i jeans cominciano a farsi stretti eh?
-Sam, non stiamo correndo troppo? Voglio dire...- mi riattivi verso di te e fai appena in tempo a strozzare un sì, che ti avventi sul mio collo.
D'accordo questo è troppo, tu non vuoi sentire ragioni? E allora al diavolo!

Tu sogni quel che sogno io
E vedi ciò che vedo io
L'amore è la nostra ombra sulla parete
Con le fattezze di dio


Le mie mani scorrono sul tuo petto. Le tue si abbassano sui jeans, ma sei troppo preso dal bacio e non riesci a sbottonarli. Così interrompo il contatto e me ne occupo io. Sfilo i jeans a entrambi e con un colpo di reni capovolgi per poco le situazioni. Adesso hai finalmente il mio corpo a tua disposizione. Non immagino neanche cosa tu voglia farmi. Per ora ti limiti a lasciare una scia di baci bollenti per tutto il mio petto. I tuoi capelli mi stuzzicano la pelle e mi fanno il solletico. Mi metto seduto e faccio aderire alla perfezione il mio petto al tuo e ti stringo forte tra le braccia. Lo stesso fai tu e riprendiamo a baciarci con un bacio del tutto umido, mordendoci le labbra.

Un labirinto a forma di cuore
L'architettura segreta dell'amore
Mi ritrovo perso
Tra le braccia del tuo destino


Riprendo il controllo della situazione e ti faccio stendere sotto di me. Senza staccare i nostri corpi con un ultimo movimento tolgo anche quell'ultimo pezzo di tessuto che impediva all'uno di far parte dell'altro e getto tutto sul pavimento. Sento che tremi sotto di me e brividi ti percorrono per intero la schiena. Ci avevi mai pensato ad un simile contatto Sammy?
-Resta con me stanotte, ti prego.- mormori con un filo di voce. Ormai ho perso ogni inibizione e senso del dovere nei tuoi confronti. Il mondo sparisce e rimane solamente il calore generato dai nostri corpi in quella piccola stanza che finalmente siamo riusciti a riscaldare.
-Non vado da nessuna parte

Ucciderei per condividere il tuo dolore
(Ti prego lasciami restare)
E venderei la mia anima per te, solo per dire
Il nome dell'amore nella mia vena
Ancora e ancora


HIM- The Face of God

  
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