Quel giorno non si prevedevano sfide.
Tutto era tranquillo sull’aereo.
Volava dritto, senza alcuno sbalzo e a quanto pare Chris non nascondeva nessuna sorpresa.
La maggior parte dei ragazzi ne approfittò per fare un sonnellino, visto che davvero raramente si poteva riposare.
Solo Heather e Alejandro erano ancora svegli.
Alejandro e la sua squadra avevano perso e si trovavano nell’ultima classe, mentre Heather si trovava nella prima.
Alejandro decise di andarla a… “trovare”.
Arrivò al piano di sopra e incontrò Heather immersa nei suoi pensieri.
-Che vuoi?- chiese bruscamente senza muovere la testa dalla posizione in cui stava.
-Nulla… -rispose lui –Avevo semplicemente voglia di vederti!- rise.
-Molto simpatico!- disse lei sarcastica. Notò un quadernino nelle mani di Alejandro. –E quello?
Egli abbassò il capo.
-Oh, questo? Bè, niente. L’ho trovato a terra mentre stavo venendo qui.- si sedette accanto a lei -Che stavi facendo?
-Niente, pensavo- rispose guardando fuori dal finestrino.
-A me?- rise ancora lui. Lei non rispose, si limitò a muovere la testa in senso di spazienza.
Passarono dei minuti di totale silenzio, finchè qualcuno non si decise a parlare.
-Scrivimi qualcosa.- disse Heather. Alejandro sembrò sorpreso da quella proposta.
-Cosa?
-Qualunque cosa. Qualcosa che provi per me… odio magari?
Lui rise. Sì, la odiava in fondo, ma provava anche una certa simpatia per lei… Forse, qualcosa di più.
Allora prese una penna dalla sua tasca dei pantaloni e cominciò a scrivere. Per Heather quel momento fu lunghissimo, si aspettava chissà che cosa scritto su quel quadernino.
Invece lui scrisse semplicemente qualcosa in spagnolo.
«Te quiero»
Ci pensò su, poi chiese -Cosa significa?-
-Oh, semplicemente “Ti odio” in spagnolo- abbozzò un sorriso. Lo stesso fece Heather.
-Oh, allora anch’io provo la stessa cosa per te. Te quiero.
Ma in realtà lei sapeva benissimo cosa significassero quelle due parole, rispondevano esattamente a quello che provavano l'un per l'altro.