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Autore: insanelove_    08/02/2012    3 recensioni
Finalmente le mie orecchie percepiscono la fine della canzone, quello che sto facendo è masochismo, ma non m'importa, quello che conta è che il biondo sia felice e mi abbia dimenticata.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le note di ''Let it be'' cantata da Justin Bieber poco prima della mezzanotte a New York fanno eco nella mia testa, ormai sono oltre due ore che l'ascolto.
L'argomento Justin è un tasto abbastanza dolente per i miei gusti, è andato via da qui, dalla sua città natale, per costruire la sua carriera, per incantare il mondo intero con la sua splendida voce.
Ogni sua canzone rispecchia il mio essere, ogni nota parla di me, ogni attimo di più il mio cuore è sempre più vuoto.
Sento la mancanza del biondo tutto occhi, ma sono troppo orgogliosa per ammetterlo.
Non ho suoi poster in camera, non ne ho mai avuto uno ma ascolto le sue canzoni, le so tutte, ho tutti i suoi CD, ma li ho comprati di nascosto e li tengo sotto il letto, nessuno li ha mai toccati o visti. Comunque vada negherò ogni cosa.
 
Finalmente le mie orecchie percepiscono la fine della canzone, quello che sto facendo è masochismo, ma non m'importa, quello che conta è che il biondo sia felice e mi abbia dimenticata.
E' così che lo chiamavo, Biondo, il mio Biondo.
Aspetta, non è più mio. Ora è solo un tipo di nome Justin che ammalia tutti con la sua voce ed ha un milione di ragazze ai piedi.
La devo smettere di demprimermi:  eravamo migliori amici e quando Lui è andato via, mi ha promesso che sarebbe tornato appena avrebbe potuto, ma tutto questo non è successo e gli anni si possono contare sulle mani, stranamente, a me ne sebrano passati almeno tremila,ed io, senza tregua ad essere autolesionista.
 
Sono le due di notte, domani dovrò andare a scuola, quindi , a malincuore , spengo il lettore CD e mi lascio cullare dalle braccia di Morfeo.
 
Sembrano passati secondi quando qualche raggio sfacciato si fa largo ed entra, nonostante le tende scure, dentro la mia camera, illuminandola.
Mi alzai, svogliatamente, e con gli occhi ridotti a due fessure mi diressi in cucina. Mi preparai un caffè e il profumo inondò la mia piccola casa, ci vivevo da sola ormai.
Con la lentezza di un bradibo addormentato bevvi la bevanda e poi andai a vestirmi: un felpone verde con scritto ''What will happen today?'', mentre un paio di jeans neri mi rivestivano le gambe asciutte e le mie adorate Nike Air Force bianche. Aggiustai i miei lunghi capelli castano chiaro e misi un cappello dalla visiera piatta altrettanto verde con su scritto ''One''. 
Presi una borsa bianca a tracolla, dove infilai il cellulare il portafoglio ed il mio paio di fottuti occhiali che non sopportavo dalla montatura nera.
Infilai l'ipod e subito dopo ''Never Let You Go'' mi risuonava nelle orecchie.
Quando uscii di casa prendendo le chiavi feci mente locale come ogni mattina di non aver dimenticato nulla, poi mi ricordai che avevo lasciato tutto ciò che mi serviva nell'armadietto ammuffito della scuola.
Salii in macchina e non curante che stava piovendo misi in moto.
Stranamente trovai subito parcheggio ed un volta scesa dal veicolo mi diressi verso l'imponente edificio a testa bassa.
 
Finalmenta la campanella dell'ultima ora suonò e mi affrettai ad uscire dalla classe.
-Hey Des, tutto bene?-
Chiese euforica Madison, l'amica che c'è sempre stata per me.
-Certo! Tu?-
-Bene. Allora ci vediamo domani.-
-Oh, aspetta; vieni da me verso le tre?-
-Mangio a casa e poi vengo da te.-
Disse sfoggiando uno dei suoi splendidi sorrisi.
Almeno non dovrò passare il pomeriggio da sola.
Uscii dai cancelli della scuola; mentre stavo per raggiungere la macchina mi sentivo osservata quindi mi girai.
Quello che vidi davanti a me era uno spettacolo orribile.Bieber.Avevo allungate le distanze mentalmente mentre Lui non c'era, non c'è MAI stato.
-Ciao Destiny.-
Si affrettò a dire quella specie di criceto biondo.
-Ciao..emh aspetta qual'è il tuo nome?-
Chiesi sfacciata.Mentre dentro di me stavo morendo, lentamente.
I suoi occhi, feci tutto il possibile per evitarli.
-Justin.-
Disse Lui, fissandomi stranito e scosso da ciò che ho appena chiesto.
-Oh sì, ciao Justin.-
Dovevo andarmene da lì, al più presto possibile.
Sorrisi, un sorriso alquanto falso, penso che mi sia venuto come una smorfia, ma non curante dissi:
-Ci si vede Biondo.-
-Ma io non sono di queste parti!-
Era decisamente stranito.
-Oh sì giusto, tu sei quello che è andato via poco dopo aver rivelato i nostri sentimento l'uno per l'altro, il mio ex migliore amico. Il tipo che non si è fatto sentire per quattro, cinque anni, quello per cui ho sofferto molto.-
Le parole uscirono di getto, ero sicura di ciò che stavo dicendo.
-Destiny, io ti amo.-
Ammiccò un sorriso, speranzoso.
Tutto mi crollò addosso.Il mio nuovo mondo, i miei nuovi amici, tutto quello che sono riuscita a costruire in questi anni, mi crollarono in un modo spaventoso.
Le lacrime cominciarono a rigarmi il volto, avevo un'espressione terrorizzata in viso.
Justin sorrise comprensivo.
Ma lui non poteva comprendere, non poteva capire ciò che ho passato quando lui se ne andò, non era possibile.
Io amavo il Justin che era sempre con me, quello che piangeva con me, quello che capiva il mio sguardo, quello che con un sorriso rallegrava le mie giornate.
Ma ora non c'era nessun sorriso.
Quello che mi ritrovavo davanti peggiorava solo le cose.
Continuai a piangere.
Lui aspettava una risposta.
-Justin io..non può continuare così, i-io non ti a-amo.-
Balbettai, lui non fece alcuna espressione.
-Mi stai dicendo che ho speso un sacco di soldi per far deviare il mio jet diretto a New York per ricevere solo un ''no'' come risposta?-
Sgranai gli occhi. Non era il Biondo che conoscevo io.
-Qual'è il tuo colore preferito.-
Speravo che almeno in aspetti più superficiali non fosse cambiato.
Aspetta, ma lui è superficiale.
-Non sono venuto qui a..-
-Bieber cazzo, rispondimi!-
La mia voce si fece più roca.
-Vaffanculo Destiny.-
Si voltò e se ne andò.
Non potevo credere che quel ragazzo così dolce si fosse trasformato in un deficente cronico che non faceva altro che pensare ai soldi.
Salii in macchina con la consapevolezza che il mio migliore amico non sarebbe mai più tornato.
Arrivai a casa molto difficilmente perchè avevo la vista appannata ancora dalle lacrime.
Varcai la soglia della porta, trovai Madison già seduta sul divano, le avevo dato una  copia delle chiavi della casa.
-Ho visto che non eri ancora arrivata quindi...oh Des, che è successo?-
Corse incontro a me e mi sorresse, avevo terminato le forze e mi reggevo difficilmente in piedi, non ero mai arrivata a piangere a tal punto di non stare sul mio asse.
Ma c'è sempre una prima volta.
-Justin.-
Sussurai.


LALALALALA
 


Ciaaaao spero vi sia piaciuta ;)
E' la mia prima OS e.e
Peace, Love and Bieber.

Valeria.
 
  
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