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Autore: Mubbina    08/02/2012    0 recensioni
Quanto vorrei fare a pezzi quella luna idiota...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte parla, usando luci e ombre per descrivermi ciò che sta accadendo in questo preciso momento. Nell’istante che guardo la luna riflettere il chiarore del sole una leggera sensazione mi avvolge.
Sono accompagnata da un lieve venticello che, sfiorandomi mi fa venire i brividi.
Le stelle luccicano dando alle tenebre un qualcosa di prezioso.
Sono nelle sere come queste che i miei piedi vorrebbero percorrere lunghe distanze, anche se il freddo dice ti fa pensare il contrario.
Riesco a vedere, in un vicolo, due sagome che si tengono sotto braccetto. Una è poco più alta dell’altra.
La figura più minuta appoggia delicatamente la desta sulla spalla dell’altro, cercando un sostegno confortevole.
E’ evidente che i due hanno camminato tanto e staranno sicuramente tornando alle rispettive abitazioni.
Ma ecco che le sagome prima scure vengono illuminate dal faro del marciapiede: sono giovani, lui ha i capelli lunghi, biondi, raccolti in un’armoniosa coda di cavallo; la ragazza invece, ha i capelli corti ricci e scuri.
Superata quella fonte di luce la coppia ritorna nell’ombra, camminando ora quasi simultaneamente ed ecco che la giovane ha indicato quella panchina.
Sono seduti, sempre sotto braccetto, forse non vogliono perdere il contatto.
Semplicemente i due corpi infreddoliti non vogliono che il freddo si intrometta tra loro.
L’odore che gira nell’aria è respirabile, nessun profumo particolare disturba questa scena.
Solo il loro respiro interrompe il silenzio e il fumo lieve che il loro alito provoca sembra distrarre il vento.
Una foglia si sposta per terra, fuggendo via.
Mi sono distratta e senza accorgermene la coppia si è incamminata.
Ora, mano nella mano girano l’angolo e il principe ha portato a casa sana e salva la sua principessa.
Un abbraccio e un bacio scioglie i due, che si salutano con la mano.
Lei entra in casa, lasciando il suo uomo fuori a fissarla.
Ha occhi di ghiaccio il giovane ragazzo, che illuminati della luna prendono vita dicendo : “ Buona notte, oh mia stella”.
Quella fanciulla si affaccia alla finestra, dopo che il suo amato è andato via. Un sorriso le appare in volto e la vedo rientrare dentro la sua stanza.
Molto probabilmente andrà a scrivere quello che è successo in quella magica notte e sicuramente non si dimenticherà di scrivere le sue emozioni.
Intanto io scrivo, sì, io mi devo accontentare della mia, complicata fantasia.
Quanto vorrei fare a pezzi quella luna idiota,
quante volte ti ho pregato mentre mi graffiavi il cuore,
quante volte ti ho guardato mentre mi cavavi gli occhi,
quante volte ti ho cercato, quante volte ti ho trovato.
Quante volte ho perso te.    

  
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