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Autore: AllTimeAlice    08/02/2012    4 recensioni
“Prima cosa non è l’alba, è quasi pomeriggio e secondo se tu non ti comportassi così Elena adesso sarebbe qui con te.”
Rispose serio Damon.
“Comunque, non sono qui per Elena, ma per te fratello.”
Stefan gli rivolse un’occhiata alquanto perplessa.
“Andiamo, andavamo così d’accordo un tempo!”
“Già, prima che rovinassi tutto..”
Aggiunse Stefan con uno strano sentimento negli occhi. Senso di colpa? Rabbia? Forse entrambi.
“Hei, è acqua passata. Sono riusciti a riappacificarsi persino Elijah e Klaus, possiamo farcela anche noi non ti pare?”
Stefan era sempre più perplesso.
“Perché lo fai Damon?”
Chiese accigliato, dopo alcuni, interminabili, minuti di silenzio.
“Mi manca il mio fratellino.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stefan si stava vestendo nella sua stanza, era tarda mattina, ma del resto aveva smesso di andare a scuola da un po’, non doveva alzarsi presto, così se la prendeva con comodo. Suo fratello irruppe nella stanza spezzando il silenzio che vi regnava.
“Buongiorno fratellino!”
Disse spalancando la finestra.
“Ahh, è una bella giornata, non credi?”
Stefan lo ignorò allacciandosi i bottoni della camicia.
“Risparmiati questa parte, cosa vuoi Damon?”
Il fratello maggiore si voltò a braccia incrociate sul petto.
“Solo che la smetti di fare il cazzone.”
“L’unico tra noi due che si comporta da ‘cazzone’ sei tu.”

Ribatté Stefan alzando lo sguardo su suo fratello.
“Oh no, non mi rovinerai la giornata mr. Musone!”
“Giusto, perché sono io quello che si è innamorato della ragazza di suo fratello e sono sempre io quello che venuto a fare la morale all’alba.”

Disse Stefan sarcastico dopo pochi secondi.
“Prima cosa non è l’alba, è quasi pomeriggio e secondo se tu non ti comportassi così Elena adesso sarebbe qui con te.”
Rispose serio Damon.
“Comunque, non sono qui per Elena, ma per te fratello.”
Stefan gli rivolse un’occhiata alquanto perplessa.
“Andiamo, andavamo così d’accordo un tempo!”
“Già, prima che rovinassi tutto..”
Aggiunse Stefan con uno strano sentimento negli occhi. Senso di colpa? Rabbia? Forse entrambi.
“Hei, è acqua passata. Sono riusciti a riappacificarsi persino Elijah e Klaus, possiamo farcela anche noi non ti pare?”
Stefan era sempre più perplesso.
“Perché lo fai Damon?”
Chiese accigliato, dopo alcuni, interminabili, minuti di silenzio.
“Mi manca il mio fratellino.”
Rispose Damon restando serio solo per pochi secondi prima di scoppiare a ridere.
“Senti, io vado al grill. Se ti va raggiungimi.”
Aggiunse prima di sparire. Stefan era perplesso, tutta questa voglia di recuperare il loro rapporto..non era da Damon. Aveva di sicuro un secondo fine o forse, più semplicemente, voleva un compagno di bevute e Alaric non era disponibile. Aveva poca importanza. Lui non aveva nulla di meglio da fare, decise di raggiungerlo. Damon seduto al bancone del bar da meno di dieci minuti era già al secondo bicchiere, suo fratello si sedette difianco a lui e ordinò da bere. Non si dissero una parola, non ce ne era bisogno, sorridevano, forse anche per effetto dell’alcool. Non erano più stati così vicini, e non solo fisicamente parlando, da molto tempo. Da prima che Katherine e il mondo dei vampiri entrassero a far parte delle loro vite. Sulle facce, diverte per l’alcool e il ritrovato rapporto, era stampato un sorriso che non si rivolgevano da tempo, ma questo era destinato a sparire velocemente.
“Bene, bene,bene..i Salvatore.”
Esclamò una voce che entrambi riconobbero subito. Klaus.
Chi altro poteva avere quell’inconfondibile accento britannico?
I fratelli si voltarono verso di lui nello stesso momento, l’originario non aveva fatto un passo.
Era lì, dritto in piedi davanti a loro.
“Klaus, a cosa devo il piacere?”
Chiese Damon con il suo sorrisetto sarcastico sulle labbra. Stefan tornò a concentrarsi sul suo bicchiere, un poco irritato per l’interruzione.
“Non offrite nemmeno da bere al vostro grande amico?”
Disse Niklaus accomodandosi sulla sedia alla sinistra di Stefan non appena quest’ultimo gli fece segno di sedersi ironicamente. Ironia che non venne colta dall’ibrido. Passarono i primi minuti e i tre erano in silenzio mentre buttavano giù il contenuto dei rispettivi bicchieri. Fu Damon a rompere il silenzio.
“Allora, Klaus … come mai qui?”
“Salterò i preamboli.”

Annunciò l’ibrido alzandosi dalla sedia, afferrando Stefan per il collo e sollevandolo da terra. Piegò leggermente la testa mentre lo guardava sprezzante negli occhi.
“Credevi davvero che ti avrei lasciato passare lisce le tue, stupide, ultime azioni?”
Damon si alzò di scatto a sua volta provocando una risatina di Klaus.
“Hai intenzione di farti salvare da tuo fratello anche stavolta?”
Chiese rivolgendosi a Stefan che cercava di liberarsi dalla sua presa.
“Hai avuto le tue bare Klaus…lascialo andare.”
Disse Damon con voce calma, ricordando all'ibrido della loro chiaccherata di qualche giorno prima. Klaus aveva detto che riavute le sue bare li avrebbe lasciati vivere, e non era tipo da non mantenere la sua parola. Lo fece, lasciò andare Stefan che assunse un espressione stupita.
“Hai ragione, una promessa è una promessa.”
Stefan si stava toccando il collo, Klaus gli doveva aver spezzato qualcosa e lui stava aspettando che si rigenerasse.
“Ma vedi, tuttavia non rinuncerò alla vendetta...buonanotte, amici.”
Damon non rispose, i due si scambiarono una lunga occhiata di cui Stefan non capii il significato.
In realtà non aveva capito nulla di ciò che era appena successo. Non aveva idea di cosa stessero parlando.
L’ibrido voltò le spalle ai due fratelli e se ne andò, momentaneamente. Damon tornò a sedersi al bar e ordinò altro alcolico che poi divise con il fratello. Passarono assieme il resto della giornata.
“Ho capito perché lo stai facendo..”
Disse Stefan mentre tornavano, camminando, al pensionato.
Non è per noi, è per Elena non è vero?”
Damon si fermò a guardarlo negli occhi.
“Si.”
“Perché?”
“Non si è arresa con te. Vuole sapere se c’è ancora un minimo di umanità in quella tua testolina.”

Rispose Damon riprendendo a camminare.
“Quindi, tutto questo..”
“Non l’ho fatto per te okay?”

Continuarono a camminare in silenzio fino a casa.
“Hei fratello..grazie.”
Esordì Stefan prima di salire le scale.
“Per cosa?”
“Mi hai salvato da Klaus e, beh..grazie.”
“Niente.”


Spazio Ali:
Rieccomi qui, ancora! LOL
Oggi mi sono lanciata in questa cosa dello scrivere una Defan e questo è il risultato. Ditemi cosa ne pensate perchè anche stavolta, non mi convince molto. Spero che a voi piaccia :)

Si ringrazia: Giuxx per avermi dato l'idea di scrivere la Defan e Ele che come al solito ha avuto l'ultima parola :3

  
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