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Autore: Valu Valonsa    09/02/2012    0 recensioni
E' la storia di due ragazzi che,grazie ad una seria di coincidenze,s'incontrano per la prima volta a Londra.Una serie di peripezie li porterà ad allontanarsi,ma il destino ha in serbo per loro tante sorprese...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La cena era iniziata già da una 10 di minuti,i giocatori erano già tutti presenti e stavo intrattenendo diverse conversazioni con gli avvocati.Joe continuava a cercarla con lo sguardo,ma non riusciva a vederla.La stanza era molto grande e spaziosa,ma non c’erano ancora tutti e quindi si potevano facilmente riconoscere tutti i volti.
“Ancora non è arrivata!”una voce familiare lo mise a corrente di questa informazione.
“Grazie Peter!Stavo iniziando a pensare che non sarebbe venuta più!” rispose Joe.
“Joe la cena è appena iniziata, tecnicamente non è ancora iniziata!Stai tranquillo!Bob ha costretto tutti a venire,come Luke ha fatto con noi” rispose sarcastico allontanandosi da Joe e dirigendosi verso le bibite.
Julie era in ritardo,si era dimenticata di avvisare la madre,che quella sera non sarebbe stata a casa.Così lei le aveva fatto una sorpresa,Julie impiegò una decina di minuti per raccontare della cena di lavoro alla madre,che comprendendo la situazione se ne andò. Julie corse fino all’ufficiò essendo ormai in abbondante ritardo.Fuori dalla sala riunione,dove si svolgeva la cena,prese un bel respiro ed entrò.
La stanza era stata decorata con delle candele donando un’atmosfera molto intima alla cena.Si guardò intorno e oltre alle facce dei suoi soci,non riconobbe nessn’altro.Era un buon segno,forse lui non era venuto.Subito fu presentata ad altri giocatori,ma non avendo neanche posato la borsa si congedò dirigendosi verso il suo ufficio. Mentre percorreva la sala notò due volti conosciuti dall’altro lato,uno era Cooney e l’altro era Joe.Stavano parlando con Bob e non notarono il suo arrivo.Julie accelerò il passo e si chiuse nel suo ufficio.Con molta calma si sedette e posò la borsa e il giubbino.Di certo non poteva restare in quella stanza,sarebbe dovuta uscire.
“Non posso restare qua.Adesso uscirò mi presenterò come se lui non ci fosse” ripeteva tra se. Rivederlo,però, le aveva fatto uno strano effetto.Certo il dolore di quelle parole ritornò più vivo che mai.Lei era sempre stata seconda,in famiglia, a scuola e anche lui l’aveva posta al secondo posto a favore della sua carriera.Solo nel suo lavoro era la prima e se continuava a restare chiusa nel suo ufficio avrebbe perso anche quel primato.Così si fece coraggio ed uscì.
Erano ancora lì a parlare.Lui era diverso.Non solo fisicamente,ma c’era qualcosa in lui di diverso.Julie però non era intenzionata a capirlo adesso,anche perché si avvicinarono a lei altri colleghi,che fortunatamente riuscirono a farla distrarre.
Joe continuava a parlare con Bob,era stato costretto da Peter.Aveva detto che lo avrebbe distratto,ma non funzionò.Quando si voltò per cercarla di nuovo la intravide.Era circondata da un gruppetto di persone,erano tutti attratti da lei come delle calamite.Lei era bellissima,lo era anche anni fa,ma adesso aveva qualcosa di particolare.Forse quel sorriso,la delicatezza dei suoi gesti.Era immobile a una decina di passi da lei e non riusciva a muoversi,continuando a fissarla.
“Vai da lei! La saluti e poi vedi come va.Tranquillo!” lo rassicurò Peter.
Così con un pizzico di coraggio si avvicinò.La sua voce gli era sembrata più dolce e bastava la sua risata per far fermare il suo cuore.
“Ciao” sussurò Joe,si accorse che lei s’irrigidì e all’improvviso smise di ridere.
Julie s’immobilizzò,quella voce l’aveva riportata indietro di quattro anni.L’aveva visto 10 minuti fa parlare ancora con Bob e adesso era dietro di lei in attesa che lei rispondesse.Voltandosi rispose:
“C-Ciao Joe”.
Era bellissimo, quegli occhi che brillavano più del solito e il suo sorriso era fantastico.
“Come stai?E’ piccolo il mondo eh!” continuò Joe,che non voleva far morire quella conversazione.
“Ehm bene grazie tu?Si troppo piccolo” rispose imbarazzata Julie.Li avevano lasciati da soli a parlare,anche se a pochi passi di distanza c’era Peter che li controllava.
“Abbastanza bene.Vorrei parlarti un attimo.” Chiese timidamente Joe.Stare quei pochi minuti con lei gli aveva dato una sensazione di libertà mai provata prima.Doveva chiarire e doveva farlo subito.
Julie fece un passo indietro,lei non era ancora pronta per affrontarlo.Cosa gli avrebbe detto?
“Julie..” sussurrò Joe vedendola impallidire.Non voleva di certo suscitare quella reazione “ascolta scusa…lascia stare ok?”. Voleva allontanarsi da lei,ma voleva essere di nuovo sicuro che lei stesse bene.
Julie lo vide quasi in procinto di andarsene,quando la sua mano,senza che lei se ne rendesse conto,lo fermò.Joe guardò le loro mani strette e poi rivolse il suo sguardo verso di lei.
“Andiamo nel mio ufficio,così stiamo più tranquilli?” chiese Julie quasi sussurandolo.Imbarazzati e insicuri s’incamminarono. Julie gli indicava la strada e prima di entrare nel suo ufficio Joe cercò con lo sguardo Peter,il quale gli sorrise rassicurandolo.
Il suo ufficio era davvero bello,c’era una grande finestra che dava sulla città che era illuminata da milioni di luci,ma niente era paragonabile a Julie.
“Io ho bisogno di chiederti scusa.Sono stato un cretino,avrei dovuto cercarti e dirtelo prima,ma..” Iniziò Joe ma fu immediatamente interrotto da Julie,che lo guardava fisso negli occhi.
“Non voglio le tue scuse, perché quattro anni fa davvero pensavi quelle cose e scusati adesso non servirebbe.” Concluse Julie continuando a guardarlo intensamente.Non riusciva a distogliere lo sguardo,neanche se avesse voluto.
Joe avrebbe voluto baciarla,era l’unico modo per farle capire quello che provava,visto che a parole non ci riusciva.Così le si avvicinò.
Primo passo
Julie era nervosa.Lui se ne rese conto e anche se con le parole non era bravo provò ad esprimere il caos che sentiva.
“Hai ragione.Quattro anni fa pensavo davvero quelle cose.”
Secondo passo
“Pensavo che quello che c’era tra di noi avrebbe potuto impedirmi di realizzare i miei e i tuoi sogni,ma..” Joe non la perdeva di vista,non più ormai.
Terzo passo
“Ma sono stato un cretino.Di quelli colossali,immensi,enormi perché non ho capito che tu eri quello che realmente volevo.E il fatto che non ho mai,mai smesso di pensarti ne è una prova.”
Quarto passo
Era di fronte a lei.Julie aveva il fiato corto e nonostante pensasse di volersi allontanare da lui non lo fece.Restò ferma ,immobile a pochi centimetri da lui.
“Quello che sto cercando di dirti…” Joe era a pochi millimetri dalla sua bocca.
”E’ che…io.”  Non riusciva a pensare,a causa del suo dolce profumo alla vaniglia,di quei due occhi che lo fissavano,dei loro respiri corti e del suo cuore,che continuava a battere all’impazzata.
“Io..ti amo…” terminò la frase sussurrandola.
Julie avvicinò il suo corpo a quello di Joe. Lui le spostò una ciocca di capelli dal volto e poi l’accarezzò.
Lei immobile appoggiò le mani ai fianchi di Joe,che prese il suo volto tra le mani.
E dolcemente la baciò…prima appoggiò semplicemente le sue labbra su quelle di Julie,poi inebriato dal suo sapore si fece coraggio.La strinse a se e la baciò con passione,come avrebbe voluto fare nel campo la prima volta che la vide.
Julie non riusciva ad allontanarsi da lui,avrebbe voluto restare lì tra quelle braccia per il resto della serata,avrebbe voluto baciare quelle labbra fino a notte fonda.
“Sei davvero qui,vero?” chiese Julie quando iniziò a pensare di aver sognato tutto.Joe sorridendo la baciò di nuovo.
Era oramai passata circa un’ora.Fuori tutti si stavano chiedendo dove fossero i due ragazzi,così Peter,non potendo più distrarli, pensò che era il momento di riportare sulla terra ferma la dolce coppia felice. Sapeva già cosa era successo,perché per quanto fosse stupido il suo amico non commetteva due volte lo stesso sbaglio.
Mentre continuavano ad abbracciarsi e a coccolarsi bussarono alla porta.Joe non aveva la minima intenzione di sciogliere l’abbraccio,ma visto che non era nella posizione migliore per decidere,si accontentò di tenere stretta la sua mano a quella di Julie.
“Avanti!” rispose Julie sorridendo.
“Posso?Sono Peter e vengo in pace” esordì Cooney entrando sorridendo.Fu felice nel vedere le loro mani intrecciate e tirò un sospiro di sollievo.
“Finalmente ti vedo ridere Joe!Julie è un piacere rivederti…” la salutò abbracciandola,notando che Joe non le lasciava la mano.
“Dovreste tornare di là.Ormai vi cercano da un bel po’ e non so più cos’altro inventare.Potrestre andare via prima al massimo,che ne dite?” propose Peter.
Julie sorride annuendo,poi guardando Joe leggermente triste gli chiese se ci fossero problemi.
“No,sono felicissimo davvero!E’ che non voglio…”le si avvicinò e le sussurrò nell’orecchio “..non voglio lasciarti,però fuori non so come mi devo comportare”.Julie lo guardò e poi senza pensarci lo baciò di nuovo.
Peter,che conosceva benissimo Joe, s’intromise e interruppe l’idillio:
“Non vorrei interrompere,ma fregatevene di quelli la fuori.Tu non sei il suo legale,quindi non ci sono problemi.Se vi chiedono qualcosa dite la verità,che già vi conoscevate…Andrà tutto bene!Su adesso andiamo.” Nonostante lo sguardo di Joe,che era un misto tra preoccupazione e dispiacere, uscirono.
Bob appena li vide esultò come se avesse vinto allo lotteria.
“Ah eccovi!Finalmente…Vieni Julie devo presentarti il dirigete della squadra.” Prese Julie per una mano e la trascinò verso Luke.Lei,ovviamente si portò dietro anche Joe.Assistendo alla scena Bob lo guardò perplesso.
“Da oggi prendi Julie e ottieni Joe” disse sorridendo. Bob e Luke si guardarono e iniziarono a ridere felici per la nascita di quella nuova coppia. :)
   
 
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