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Autore: HonoSamurai    09/02/2012    2 recensioni
Ok…One-shot scritta per Kureanai 88…pairing BielorussiaXAmerica…
Il prompt è “Non toccare mio fratello”..nel caso di Bielorussia l'ho modificato nel titolo con "moglie", riferimento al primo numero di Hetalia.
America si ritrova in una brutta situazione..
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Bielorussia/Natalia Arlovskaya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok…One-shot scritta per Kureanai 88…pairing BiellorussiaXAmerica

Il prompt è “Non toccare mio fratello”..

 

Alfred correva molto velocemente per il corridoio principale del quinto piano dell’albergo di cui erano ospiti per l’ultimo summit delle nazioni del mondo, l’unico indumento che aveva addosso erano dei boxer con sopra la bandiera del suo paese..

Le medagliette sul petto tintinnavano producendo un continuo suono che scandiva l’incedere molto veloce..

Erano stati scoperti, ebbene si, lui ed Ivan erano insieme da diversi anni, tuttavia la loro relazione era stata mantenuta clandestina per evitare che una certa persona pretendesse la sua testa e quella del suo amante..

Inutile dire che tutto era andato liscio fino a quella sera, motivo che ora lo stava spingendo a correre molto velocemente …

Si guardò alle spalle e si ritrovò a fissare la figura di Bielorussia sempre più in avvicinamento, gli occhi erano iniettati di sangue e sembrava che, se l’avesse preso, molto probabilmente, l’avrebbe ucciso…

America era così impegnato a guardarsi alle spalle che non si rese conto del cameriere davanti a sé che passava con il carrello vuoto della biancheria sporca e, inciampandovi, ci cadde sopra.

Inutile dire che la donna lo raggiunse in poche falcate ghignando:

- Molto bene America, ora facciamo i conti!-

Sibilò l’albina chinandosi a prendere il biondo per la collottola e trascinandolo verso la sua stanza, Jones tentò di dimenarsi per sfuggire alla presa della Bielorussa, ma la stretta sul collo era molto forte e, se si fosse mosso, l’avrebbe portato certamente a spaccarselo.

Giunti alla stanza della donna lo portò dentro e, dopo averlo buttato vicino al letto, chiuse la porta a chiave.

Alfred capì di essere in trappola, forse era ora di cacciare lontano le maniere da gentiluomo che comunque adoperava con le donne e cominciare a trattare Bielorussia come, inizialmente, aveva trattato Russia..

Appena l’albina gli si avvicinò l’americano scattò assestandogli una ginocchiata in pancia, ma la donna non si piegò afferrandolo per i capelli e tirando verso il basso per farlo cadere.

Alfred non cedette chiudendo con forza le braccia intorno alla vita della donna tentando di spezzargli la schiena, in risposta Belarus gli sferrò una testa sul viso facendogli cadere a terra gli occhiali e stordendolo.

Sfruttando l’occasione l’albina si tolse il fiocco che aveva tra i capelli e, atterrando America, gli legò i polsi intorno ad un piede del letto:

- Cosa…cosa..vuoi fare?-

La donna si abbassò a baciarlo dopo essersi sistemata a cavalcioni su di lui, gli leccò le labbra prima di mordergli a sangue il labbro superiori, l’americano tentò di ritrarsi, ma essendo tra Belarus ed il pavimento non riuscì a fare molto.

L’albina scese con toccò leggero ad accarezzare il petto del biondo che sospirò quando le prime leggere scosse di piacere gli arrivarono alla testa, strinse i pugni sentendo perfettamente la sua eccitazione svegliarsi..

Bielorussia sorrise soddisfatta abbassando una mano sui boxer dell’americano e, intrufolandola sotto l’elastico, strinse il membro con leggera forza muovendosi subito ad un ritmo veloce.

Alfred stringe i denti per non gemere, i muscoli tesi nel tentativo di spaccare il nastro che gli legava i polsi.

Tutto inutile.

Era come se quel nastro fosse fatto d’acciaio!

Le labbra della donna si abbassarono dalla bocca sulla tenera pelle del collo dell’incavo di Alfred lasciando ad ogni bacio violento delle chiazze rosso-viola ed in alcuni punte piccole macchioline di dolore.

Jones strinse gli occhi trattenendo a stento ogni gemito di dolore…e di piacere.

Nel suo cervello c’era un caso completo.

Tese quasi allo spasmo i muscoli, li sentiva bruciare…

E ci riuscì.

Il nastro si strappò permettendogli così di attaccare la donna, la afferrò per le spalle ribaltando le posizioni e mettendola sotto di sé sbattendole con violenza la schiena sul pavimento, l’albina cercò di parlare, ma subito America le chiuse la bocca baciandola con forza, l’albina cercò di scostarlo, ma sembrava che rinnovata forza avesse animato il biondo che ora impediva a Bielorussia qualsiasi movimento, con la mano che non le teneva bloccati il polsi Alfred le alzò la gonna iniziando a torturare con un dito il clitoride dell’albina che,stupita,emise un gemito alto molto più vicino ad un urlo.

Soddisfatto della reazione avuta, Jones aumentò la velocità con cui ruotava il dito sul piccolo pezzo di carne, si abbassò poi con la mano schiudendo le labbra della donna, sentendo così quanto già fosse bagnata, ghignò salendo a sussurrarle all’orecchio:

- Vedo che sei già piuttosto eccitata…-

Bielorussia, molto probabilmente, avrebbe voluto ribellarsi, ma la potenza del piacere che le stava scorrendo nelle vene le impediva di ribattere come voleva all’americano che, avendo come risposta solo dei lievi sospiri si convinse che la donna voleva di più…

Sistemandole la gonna sul petto le allargò le gambe con forza sistemandosi tra di esse e senza un attimo di esitazione scese a leccare la piccola fessura dell’albina i cui gemiti, in parte trattenuti, divennero sempre più frequenti ed alti..

Non era di sicuro abituata a simili trattamenti..

Malgrado avesse i polsi liberi Bielorussia non sembrava più intenzionata a ribellarsi a lui..

Per America fu un segnale..

Era pronta!

Si abbassò i boxer e tenendole larghe le gambe la penetrò con una sola, veloce spinta.

Bielorussia si tese stringendo le mani sulla schiena dell’americano, ne incise la carne con le unghie respirando molto veloce e contorcendosi appena.

America rimase fermo accarezzandole i capelli dolcemente, baciandole il capo:

- Tranquilla…tranquilla..-

Le sussurrò, in risposta la donna abbassò una mano sul sedere dell’uomo e, senza dargli modo di reagire, complice l’effetto sorpresa, lo penetrò con quattro dita.

Jones si piegò stupito e dolorante sulla donna, gli occhi erano leggermente lucidi per l’improvviso dolore..

Belarus sorrise sorniona:

- Tranquillo…tranquillo..-

Per vendicarsi della penetrazione appena inflittagli dalla bielorussa America le assestò una spinta molto violenta che fece nuovamente germogliare alti gemiti sulle labbra della che, in risposta, piegò ad uncino le dita all'interno dello stretto del passaggio dell'americano muovendole.

Alfred gemette sia per il dolore che per il piacere che i movimenti combinati delle dita ed i suoi all'interno della donna gli procuravano.

Cominciava a sentirsi veramente eccitato e, di sicuro, si sarebbe controllato ancora per pochissimo tempo prima di cedere alla lussuria che gli prometta piacere e appagamento se solo avesse lasciato all'istinto il proprio corpo.

L'esile corpo di Bielorussia tremava sotto il suo, anch'esso avviluppato tra le catene di piacere e dolore.

Entrambi non volevano perdere.

Entrambi volevano uscire vincitori da quel rapporto.

Ma entrambi sapevano bene che stavano per perdere, vinti da una forza molto più potente di loro due messi insieme.

La lussuria.

La libidine che sempre di più stava possedendo.

America iniziò a muoversi in spinte veloci e profonde dentro alla donna che, perse tutte le resistenze, si era stretta all'uomo gemendo ad ogni spinta.

Trattenendo il respiro ad ogni brivido di piacere.

Alfred senza più badare alla ragione o a controllarsi si spingeva sempre di più all'interno di quel corpo caldo, Bielorussia continuava ed emettere gemiti scomposti cercando invano di soffocarli contro la spalla dell'americano, le dita penetravano con violenza l'uomo nel tentativo di dissuaderlo dai continui movimenti che la gettavano sempre di più in un limbo da cui diveniva, man mano, sempre più difficile tornare.

Jones ansimava e mugolava ad ogni spinta che, man mano, diveniva sempre più profonda..

Più decisa.

Più veloce.

Passano pochi istanti ed America raggiunse il massimo piacere svuotandosi dentro alla donna che, poche spinte dopo, venne anche lei graffiando con la mano libera la schiena già diverse volte martoriata del biondo.

Ansanti.

Stanchi.

Sostennero a vicenda i loro sguardi.

Nessuno dei due lo voleva distogliere.

Anche con gli occhi riuscivano a darsi battagli.

Alla fine fu Alfred il primo a distogliere lo sguardo, uscì da Bielorussia e, prendendola delicatamente tra le braccia, la posò sul letto:

-          Riposa, mi sembri a pezzi...-

Non sapeva il perchè, improvvisamente, aveva sentito di doversi comportare in quel modo.

Semplice istinto.

Stupita da quel gesto tanto dolce la bielorussa rimase interdetta a fissare l'americano che, dandogli le spalle, si diresse verso la porta per ritornare nella sua stanza.

Silenzio.

Un silenzio che spaventò Bielorussa.

Non sapeva perchè, ma il pensiero di rimanere sola in quella stanza..

Il pensiero di quella stanza senza la presenza di America,

gli fece paura.

Jones abbassò la maniglia, ma si bloccò quando una voce..

Leggera..

Bassa..

Più un alito di vento..

Disse..

“Resta”

 

 

 

   
 
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