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Autore: OurThirteen    09/02/2012    0 recensioni
Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale e non intenzionale (?)
Vi siete mai chiesti come i produttori abbiano avuto l'idea di creare Supernatural? ecco io si.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Intervista puramente inventata dalla mia mente malata
Come tutto fu creato

~
 

Si guardò intorno, in quel momento lo studio televisivo di Canale 56 era invaso da un via vai generale; tecnici che si muovevano svelti tra gli attrezzi di scena cercando di sistemare al meglio luci e telecamere, addetti che sistemavano poltroncine blu scuro sul set, truccatori che avevano assalito la presentatrice che sarebbe dovuta entrare in scena tra pochi attimi e poi c'era lui.
Se ne stava lì, dietro le quinte, attendendo il tuo momento con calma quasi disumana, ma era questo che aveva imparato a fare dopo tutti questi anni, a stare calmo, non emozionarsi più di tanto infondo era sempre la stessa cantilena con le interviste, le domande, le battute, erano sempre le stesse.
Aveva imparato ad ignorare i complimenti di gente in cerca di un po' di fama, ad ignorare tutte quelle attenzioni paleseente finte, solo per fare buona impressione su di lui, qualcuno aveva incominciato a chiamarlo "snob" o a dre che si stava montando la testa per il troppo successo, che era diventato freddo ma a lui non importava, erano solo voci di corridoio e poi lui era tutt'altro che freddo con i fans.
Non che non gli piacesse o non fosse grato per tutto questo ma dopo un po' diventava noioso, l'unica cosa che riusciva sempre a stupirlo e a farlo felice era la gioia dei fans, i fans che lo fermavano per strada per autografi, foto, strette di mano erano una gioia per lui, amava alla follia i suoi fans, quei pochi fans così appassionati della sua serie da sapere chi era.
Al mondo c'erano tante persone che si spacciavano per fans ma, davvero pochi sapevano chi aveva ideato "Supernatural", chi lo aveva diretto, chi aveva pensato alla revisione del copione, chi faceva il duro lavoro e non veniva mai ringraziato o applaudito.
Ad un tratto si sentì la voce di un tecnico che annunciava che la trasmissione stava per riprendere, vide tutti correre svelti ai loro posti, compresa la conduttrice che dopo poco indosso un bel sorriso e prese a parlare con la telecamera.

X: Ben tornati a Canale 56, qui con noi, come accennato prima della pausa publicitaria, abbiamo uno dei più famosi scenegiatori, registi e produttori televisivi, signori e signore fate un'applauso per Erick Kripke!

Cominciò ad avanzare con passo sicuro, sorridendo, alzando una mano come saluto al publico nelle tribune che applaudiva, qualcuno urlava anche il suo nome, gli scappò un sorrisetto divertito mentre si andava a sedere sulla poltrona di fornte alla presentatrice.

Erick: Oh sono così felice che al publico faccia piacere la mia presenza, non mi aspettavo tutto questo baccano a dire la verità

Commentò lui accennando un tono ironico mentre la bella presentatrice, che a dire la verità non aveva ne mai visto ne sentito nominare, accennava una risatina.

X: allora Erick parlaci di com'è essere assalito dai fans, dev'essere bello vero?

Erick: Beh...si è bello perché tu cammini per strada facendoti i fatti tuoi ed ad un tratto vedi delle persone che ti guardano conocchi sbarrati neanche avessi la pelle verde e ti corrono in contro chiedendoti di tutto e tu non puoi fare a meno di accontentarli perché capisci che senza di loro tu cadresti in rovina, perché per me ogni fan è parte della famiglia.


X: Aww Erick com'è dolce, quindi per lei i fans sono molto importanti, a proposito di fans, ci racconti l'incontro più strano che ha avuto con un fan

Ci pensò su un momento con un'espressione quasi assente per poi riprendere a sorridere aprendo bocca per parlare:

Erick: Emmm...si, una volta ero ad un raduno, una convencion e stavo firmando autografi e c'era questa ragazzina, non avrà avuto più di 15 anni e ricordo che era così emozionata e allo stesso tempo spaventata di potermi parlare, cercava di dre frasi di senso compiuto ma non ci riusciva proprio e tremava anche, era così dolce, nessuno ha fatto breccia nella mia memoria come lei.

Continuò lui sorridendo quasi intenerito a quel ricordo, era davvero dolce gli sarebbe piaciuto rivederla.
Sentì i sospiri inteneriti del pubblico e della conduttrice che non aveva mai smesso di sorridere da quando era entrato in scena.

X: cambiamo un po' argomento, come le è venuto in mente di inventare uan storia così complessa e oinvolgente come "Supernatural"?

Ci pensò un'attimo su, aveva risposto già tate volte a questa domanda, l'aveva sviata o risposto parzialmente ed era quello che stava per fare ora.

Erick:.. Beh con molta fantasia e carta e penna sotto mano 
X: suvvia Erick, noi vogliamo sapere di più, un'idea del genere non viene così facilmente ci racconti
Nessun giornalista fin ora si era mai spinto così in là, si altri avevano tentato ma non erano stati così diretti, non poteva rifiutarsi di rispondere o la gente avrebbe pensato che ci fosse qualcosa sotto.
Erick: Beh...ho preso spunto da un vecchio diario, degli appunti più che altro 
Confessò lui ma con sorpresa nessuno sembrava deluso che non fosse tutta farina del tuo sacco, il pubblico sembrava incantato a quelle parole, voleva saperne di più.
X: Come ha trovato questo diario?
Erick: Non mi credereste mai se ve lo dicessi

Rispondé lui scuotendo appena il capo accennando una risata, era vero nessuno gli aveva creduto quando aveva cercato di dirlo le prime volte e ci aveva rinunciato.

X: Ci metta alla prova
Erick: Un giorno camminavo per strada, strada del mio paesello e stavo andando verso il parco pre leggere, adoravo stare lì era così bello e...verde, mi siedo su una panchina e apro il libro che mi sono portato dietro però noto qualcosa di strano, tre ragazze probabilmente erano straniere chi lo sa...

Si fermò un secondo, cercando le parole giuste da dire per poi passarsi una mano tra i capelli

X:..Continui 

Lo incoraggiò la conduttrice sporgendosi leggermente, come se avesse apura di non riuscire a sentirlo bene mentre parlava.

Erick:..e una di loro aveva un vcchio diario stretto al petto, parlarono un po' tra di loro guardandosi in torno. Ricordo che nonriuscivo a staccare gli occhi di dosso a quelle tre, erano così...strane...in senso buono ovviamente, ricordo che quella che aveva il diario stretto al petto mi guardava spesso.
Poi ad un tratto voltarono le spalle e se ne andarono, ma prima la ragazza con il diario in mano lo lasciò cadere sull'erba, intenzionalmente, non era un'incidente no, credo che volesse che io lo raccogliessi, cosa che io ovviamente ho fatto.

Si fermò un'attimo per riprendere fiato, aveva parlato così velocemente che dubitavi che qualcuno ci avesse capito qualcosa, stava diventando leggermente nervoso per la prima volta in tutti questi anni, la conduttrice sembra più tosto eccitata a quella rivelazione.

X: Ci sa descrivere le tre ragazze? le ricorda ancora?

Erick: Le ricordo come se fosse ieri, sono rimaste nella mia memoria, non riesco a scacciare quel ricordo.
La prima, quella col diario in mano, era di corporatura media, indossava un'impermeabile marrone, una gonna di stoffa nera e una camicia bianca. Aveva i capelli neri, lunghi era davvero bellissima e non parlo di un bellezza comune, no una cosa...ultraterrena, quel tipo di bellezza che incontri per strada e non puoi fare a meno di girarti e innamorarti all'istante. Aveva...un viso davvero...strano, insomma aveva la forma degli occhi asiatica ma il colore era di un blu cielo così brillante e i tratti del viso non erano asiatici erano...mediterranei, italiani oserei dire era così...stupenda, era la più grande delle tre non avrà avuto più di ... 23 anni, la cosa che mi colpì dipiù era c enon sorrideva mai restava sempre palesemente...seria.
Poi la seconda aveva i capelli rossi corti, arrivavano si e no alle spalle e gli occhi marroni, di corporatura media anche lei ma era più bassa della prima di qualche spalla o due...indossava dei jeans larghi, una maglia nera degli AC/DC e una giacca di pelle, non aveva una portatura elegante e ...femminile come la prima no era...era un maschiaccio a dire la verità, aveva perennemente in viso un sorriso un sorriso sarcastico era sui...sui19 anni credo.
Ah poi c'era l'ultima, era la più piccola. Aveva i capelli e gli occhi marroni, assomigliava tanto alla seconda per cui credo fossero sorelle. non aveva un'ombra di trucco in viso, sembrava la tipica ragazza affidabile, buona e dolce...portava una maglia leggera a fiori e dei jeans chiari, ricordo che mentre le fissavo tutte e tre lei era la più imbarazzata, avrà avuto si e no 16 anni

Si fermò un momento accennando un lieve sospiro in attesa di qualche altra domanda, a suo stupore più parlava di quelle tre più...più aveva voglia di ricordarle maggiormente.
 

X:...Interessante e sapeva anche i loro nomi? Insomma qualche soprannome, niente di niente?

Erick:...Non le avevo mai viste prima ma quando ho raccolto il diario su alcune paggine c'erano tre nomi ben distinti; Deanna, Samantha e Castiel... probabilmente non erano i loro veri nomi, erano dei personaggi delle storie ma mi piace associarle a quei nomi, ho anche provato a cercare di capire il nome di ognuna, per esempio nel diario ci sono tre forme di scrittura diversa, una è perfetta, leggibile e con molti ghirigori, elegante e antica, la ragazza con questa scrittura di solito si firma "Castiel" perciò credo che sia quella con i capelli neri, poi c'è una scrittura ordinata, in corsivo ma non elegante come la prima, è Samantha, l'ho associata alla più piccola del gruppo ed infine beh...c'è quella di Deanna beh è...è un macello, piena di cancellature e scritta in stampatello veloce, è sicuramente la ragazza coi capelli rossi...ed ecco tutto...

Si fermò un momento a guardare la giornalista e il pubblico, sembravano così entusiasti e coinvolti nella vicenda, era certo volessero sapere di più ma non sapeva che altro dire

X: quindi ci sta dicendo che Dean, Sam e Castiel sono basati su queste tre ragazze?
Erick: Beh fondamentalmente si

Rispondè semplicemente lui accennando un sorriso,notò a suo malgrado che la giornalista aveva finito il tempo a disposizione e che era ora di chiudere il programma, sospirò attendendo le ultime parole di lei per poi precipitarsi dietro le quinte ignorando le domande di alcuni giornalisti che si erano infiltrati in studio.
 



Bonus:


Castiel

Deanna



Samantha

  
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