Guardava quel nuovo mondo con occhi nuovi. Pensando al passato, a quanto la sua vita fosse cambiata.
Gli sembrava che fosse passato pochissimo tempo da quando viveva sul suo pianeta, Namek, e da quando conduceva una vita spensierata con i suoi amici. Ora guardava quel cielo azzurro con gli occhi del Supremo, del custode delle Sfere del Drago. Gli mancava tutto del suo pianeta: quelle dolci colline, gli alberi, i laghi e i membri della sua razza. La Terra era uno strano pianeta, gli esseri che la abitavano imprevedibili. A volte si chiedeva se fosse sempre stato quello il suo destino, come se tutto fosse già scritto. La vita al palazzo era monotona e triste, l’unica compagnia era il fedele Mr. Popo che spesso passeggiava con lui nei giardini e gli raccontava aneddoti sul Supremo precedente e sulla vita dei guerrieri che avevano difeso la Terra.
Dende si avviò verso la stanza dello Spirito e del Tempo, il suo luogo preferito per meditare. Seduto in quel posto magico si ripetè ancora una volta l’unica domanda che ancora non aveva risposta: “E' davvero questa la vita che desidero?” e ancora una volta, in mezzo al bianco accecante, si mise in attesa di una risposta.