Erano seduti al tavolo della sala relax.
Si, il caso era chiuso, ormai definitivamente, ma restava ancora una cosa da fare… leggere l’ultima pagina del diario.
Il viaggio fatto negli anni ’40 doveva ancora ricevere la sua conclusione
“allora, sei pronta a scoprire la fine tra loro?”
“fine? Io direi piuttosto un inizio”
“detective, non la facevo così romantica”
“sono io che mi stupisco di lei signor Castle!”
“bè, non dovresti, io scrivo di omicidi, rapimenti…”
“si, cia e alieni”
“no, li alieni ancora no, per il momento quelli rimangono solo delle teorie nella mia splendida e brillante testolina… comunque non posso pensare sempre  rose e fiori” rimase a fissarla, finché lei, con le gote che divampavano per l’imbarazzo, non abbassò lo sguardo riportandolo sul diario in cuoio ancora chiuso.
Lui si rilassò sulla sedia, tamburellando con le dita sul tavolo al suo fianco; lei si schiarì la voce prima di iniziare la lettura
 
“dopo aver nascosto accuratamente la collana tornai davanti alla macchina ancora in fiamme; il caldo era insopportabile, ma non ci feci più caso quando davanti a me trovai ancora lei.
Bellissima, gli occhi riflettevano quel fuoco vivo, sfavillanti di una luce meravigliosa.
Con la mano sulla sua schiena la spinsi verso di me; tra i nostri corpi non vi era più distanza, gli occhi si specchiavano gli uni in quelli dall’altro, e il silenzio venne interrotto da un suono melodioso ′tell me you love me, Joe′” lesse alzando lo sguardo e fissando Richard negli occhi blu,
 
Ma, prima che potesse proseguire, lo scrittore fece udire la sua voce profonda “always”.
Il respiro della detective si fermò di colpo “come, come sapevi che c’era scritto questo?”
“perché è semplicemente quello che avrei detto io”
Le sorrise, certo che lei avesse capito quello che lui intendeva, certo che lei avesse capito che quella parola era rivolta a lei; perché in fondo quell’always era il loro ti amo, e lui avrebbe aspettato a dirgliela fin quando non si sarebbe sentita pronta, per il momento si accontentava di quella “prova generale”.
Entrambi si alzarono, pronti a tornare ognuno alla propria vita, no alla propria casa, perché vita era quella che trascorrevano ogni giorno insieme.
Kate chiuse il diario incurante di ciò che citava l’ultima riga; sembrava quasi che il desiderio nascosto di entrambi fosse stato impresso sulla carta oltre sessant’anni fa
 
“ed i nostri respiri divennero uno solo quando finalmente le sue labbra si posarono sulle mie bramose di tanto sapore. Non dimenticherò mai il suo dolce sorriso, regalatomi prima di incamminarci lontano da tutto quello.”
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Buon pomeriggio!
Ok, lo so, ho modificato un po’ l’episodio…
Ma a mia discolpa posso dire che questa flash l’ho scritta subito dopo
aver visto gli ultimi dieci minuti dell’episodio, la puntata intera
l’ho appena finita di vedere
Spero comunque che vi sia piaciuta
ci vediamo alle recensioni!
Un bacio