She camminava per quella strada, come ogni giorno, più o meno dagli ultimi cinque anni.
Lei sapeva dove l'avrebbe portata.
Era ansiosa di rivedere il SUO posto, dove poteva stare sola, immergersi nei suoi pensieri.
Forse chiunque l'avesse vista sorridere in un posto simile l'avrebbe creduta pazza.
Forse qualcunon solo nel vederla sorridere avrebbe pensato che qualcosa non andava.
Già, perchè She , all'apparenza, non era una che sapeva sorridere.
Ma, in fondo, c'era davvero qualcuno che la conosceva?


Lei sapeva rispondere a questa domanda.
Si, qualcuno che la conosceva davvero c'era.
Abitava dall'altra parte del mondo, ma She sapeva che lui la conosceva meglio di chiunque altro.
Non era molto che l'aveva scoperto.
Qualche mese.
Era stata solo colpa di un fottutissimo piccolo errore con l'I-Pod.
Era li, nel SUO posto, e invece delle solite canzoni metal che l'aiutavano a liberare la mente, a trovare uno sfogo alla sua rabbia, era partita la traccia sbagliata.
Jesus of suburbia. Green Day.
Non sapeva neanche come c'era finita nel suo I.Pod.
Era intenzionata a cambiarla  ma qualcosa la fermò.

I'm the son of rage and love...
Io sono il figlio della rabbia e dell'amore.


Cazzo, quella frase parlava di lei.
Cazzo, quella canzone parlava di lei.


Ed ecco, per la prima volta aveva provato quella sensazione fantastica, quel fremito esplosivo che le era partito dall'anima.
Allora qualcuno che la conosceva c'era davvero.
Quella canzone era diventata parte di lei già dalla prima volta che aveva ascoltato quell'accordo iniziale, quell'esplosione di rabbia ed energia.
E allora se ne andava nel SUO posto tutti i giorni, e si prendeva nove minuti e una manciata di secondi solo per se stessa.
Ed erano l'unico minuscolo spazio di tempo in quelle interminabili e strazienti giornate,in cui sul viso di She si intravedeva una strana espressione, che lievemente somigliava ad un sorriso.