1-here i come,NY.

 

Avete mai provato quella voglia di evadere,di andarvene via da tutto e da tutti, per staccare la spina, per non pensare più a nulla?
Io avevo passato una vita, a desiderarlo. Ho sempre sentito di non appeartenere alla mia città,a quelle persone.Avevo bisogno di una scossa,avevo bisogno di meravigliarmi ancora di qualcosa.Mia madre, come tutti i genitori, non mi prendeva sul serio: "sei solo un'adolescente,è normale sentirsi così" ero quello che mi diceva sempre, e alla fine mi ero anche stufata di discutere con lei.Questa volta però facevo sul serio. Dopo svariate discussioni, riuscii a convincerla a farmi partire, o meglio dopo averla sfinita,si era arresa e allora aveva ceduto alle mie richieste.
E così dopo il diploma e  alla fine delle vacanze estive,partii diretta a new york, dai miei zii. Addio Vancouver.Addio Canada.Dopo quasi 6 ore di volo atterrai a NY.
Era la prima volta che visitavo quella cità ,che tutti descrivevano come magica, e nonostante fosse la prima volta, riuscì a percepire quell'atmosfera calda e speciale.
Benvenuta a casa, pensai.Mi avviai verso l'uscita, incurante delle altre persone. Volevo solo uscire e vedere con i miei occhi quella città di cui tutti parlavano. Persa tra i miei pensieri, non mi accorsi neanche di essere andata addosso ad una persona. Tornai con i piedi per terra e mi girai.-oddio, scusami, non ti avevo visto- cercai di scusarmi.
Ero una ragazzo alto, capelli neri, bel fisico,occhi color nocciala. Il ragazzo si rivolse poi a me.-non ti preoccupare,tu invece tutto a posto?- mi chiese dolcemente sorridendo,conitnuando a fissarmi.-s-si tutto a posto...-dissi imbarazzata-bé scusa ancora,ehm ci vediamo ciao- dissi salutandolo per poi avviarmi verso l'uscita dove mi aspettava mia zia.

JOE.
 

Dopo svariate ore di viaggio, ero finalmente atterrato a ny.Era stato un viaggio a dir poco devastante,avevo bisogno di tornare a casa, di dormire.
Era stato un tour faticoso, ma fantastico. La musica era la mia vita, quindi sarei potuto stare sveglio giorni interi, per portare al termine il tour, e per rendere felici le mie fans,che mi supportavano ovunque io andassi, e devo ringraziare solo loro, se oggi ho fatto della mia più grande passione, il mio lavoro, che non avrei abbandonato per nessuna cosa al mondo.
Mentre mi stavo dirigendo verso l'uscita per raggiungere il mio autista,mi scontrai con una ragazza.
Mi girai domandandole se andasse tutto bene. Rimasi colpito subito dai suoi occhi  verdi.Rimasi a fissarla per qualche secondo e molto probabilmente pensò anche che fossi una specie di maniaco o cose varie,ma c'era qualcosa che mi incuriosiva di quella ragazza,anche se non sapevo nulla di lei,anzi non sapevo neanche chi fosse, e molto probabilmente anche lei non aveva la pallida idea di chi fossi io, e da una parte la cosa mi sollevò. Dopo qualche minuti di silenzio imbarazzante, si scusò nuovamente per poi andarsene.
La vidi perdersi tra folla, quando il mio sguardo cadde su una cosa luminosa per terra. Era un cellulare. Molto probabilmente nello scontro le era caduto, ma quando cercai di fermarla,oramai l'avevo persa di vista.-ehi aspetta, il tuo...-cercai di richiamarla...-cellulare- conclusi tra me e me.  E adesso? Dovevo ritrovare quella ragazza.
Mi misi il suo celluare in tasca e mi diressi anche io verso l'uscita.Ci avrei pensato, l'indomani mattina.