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Autore: whateverhappened    10/02/2012    5 recensioni
«Cantare in una casa di riposo! Cosa c'è di più deprimente al mondo?» Thad roteò gli occhi alle parole – ora comprensibili – del compagno di stanza.
«Non ricominciare. Ti ho già spiegato che non era la prima volta e non sarà l'ultima. È un posto come un altro per esibirsi» rispose, tentando di mantenere un tono di voce calmo e di non scoppiare a ridere di fronte all'amico, che si stava liberando della cravatta quasi fosse un cappio al collo.

Sebastian e Thad.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di case di riposo e docce fredde

 

 

Sebastian spalancò la porta con forza, borbottando frasi incomprensibili che Thad davvero non voleva capire: probabilmente erano insulti contro lui e il resto del Consiglio. Lo vide slacciarsi la giacca della divisa con forza, era certo che qualche bottone si fosse staccato.

«Cantare in una casa di riposo! Cosa c'è di più deprimente al mondo?» Thad roteò gli occhi alle parole – ora comprensibili – del compagno di stanza.

«Non ricominciare. Ti ho già spiegato che non era la prima volta e non sarà l'ultima. È un posto come un altro per esibirsi» rispose, tentando di mantenere un tono di voce calmo e di non scoppiare a ridere di fronte all'amico, che si stava liberando della cravatta quasi fosse un cappio al collo.

«Col cavolo! Un'esibizione si fa in un teatro, in un bar... Passi pure quella vostra mania dei flashmob nei negozi di vestiti, ma le case di riposo! Thad, una novantenne mi ha toccato il culo! Una novantenne senza denti!»

Di fronte all'aria assolutamente sconvolta di Sebastian, Thad non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere. Ridere di Sebastian era pericoloso, lo aveva imparato a sue spese in quei mesi di convivenza, ma l'espressione che l'amico aveva in quel momento valeva tutte le vendette che avrebbe subito nelle settimane successive. Non era facile sconvolgerlo, Sebastian sembrava davvero pronto a tutto, ma Thad era convinto che quelle poche volte valevano l'attesa. Sebastian, sempre composto e inattaccabile, diventava pressoché isterico: si muoveva a scatti, non smetteva un attimo di gesticolare e straparlava. Proprio come in quel momento.

«Harwood, smettila di ridere all'istante. Hai capito quello che ti ho detto? Non ho intenzione di ritornare in quel posto per almeno sessant'anni, contami fuori dalla prossima... esibizione» concluse con una smorfia, non riusciva a rimuovere l'immagine di quella donna – poteva essere la sua bisnonna, che schifo! – che lo squadrava da capo a piedi.

«E io che pensavo che ti avrebbe fatto piacere partecipare a qualcosa organizzato dal tuo amato Blaine...»

L'espressione di Sebastian mutò immediatamente. «Cosa c'entra Anderson con un covo di vecchi?»

«È un ospizio, Sebastian, non un “covo di vecchi”. Ed è stato Blaine a convincerci ad andare a cantare lì, o più in generale ad esibirci fuori dal campus. Ha dovuto lottare parecchio».

«Oh, non dirmi che la tua mania per le tradizioni è stata messa a tacere dalla prospettiva di cantare per un gruppo di ottantenni».

«Erano tutti a favore» rispose Thad con un'alzata di spalle. Ricordava come si era opposto all'idea di cantare fuori dalla Dalton la prima volta, quando Blaine li aveva convinti ad aiutarlo.

«Improvvisamente Anderson mi sembra molto meno affascinante».

«Segniamo la data sul calendario, signore e signori! Sebastian Smythe, il grande amatore, ha mollato la presa». Thad si accorse di essere... seccato. Si morse il labbro, imponendosi di non alzare lo sguardo verso Sebastian che, lo sapeva, lo stava fissando.

«Sei forse geloso?» Thad registrò il tono divertito dell'amico ma notò che non pareva assolutamente sorpreso. Era come se Sebastian se si aspettasse una reazione come quella che aveva appena avuto, che Thad stesso non riusciva a spiegarsi. Non era geloso di Sebastian, non c'era alcuna possibilità. Erano compagni di stanza, amici, nient'altro. Solo gli dava terribilmente fastidio sentirlo parlare in continuazione di Blaine e dei modi con cui pensava di conquistarlo.

«Come lo sarei di mia sorella» ribatté, ma suonò poco convinto persino alle sue orecchie. Vide Sebastian sorridere leggermente, quel sorriso che aveva sempre prima di dirgli che era un idiota.

«Lo diceva anche Nick di Jeff» Thad deglutì, mentre Sebastian gli si avvicinava. «Non preoccuparti, Thad, sai che sono solo tuo».

Thad non si accorse del ghigno sulle labbra di Sebastian, troppo vicine al suo orecchio, ma lo percepì dalle parole dell'altro. Deglutì nuovamente, lo faceva un po' troppo spesso quando Sebastian era nei dintorni, si accorse. Scosse la testa, allontanando appena l'amico.

«Che gioia» rispose poco convinto, ottenendo come risultato solo un sorriso ancora più ampio da parte dell'altro.

«Vado a fare una doccia, devo togliermi questo odore di vecchio. Se vuoi, sai dove trovarmi».

Thad non rispose nemmeno, rimase quasi bloccato fino a che non vide la porta del bagno chiudersi, nascondendo Sebastian dalla sua vista. A ben pensarci, forse aveva bisogno di una doccia anche lui. Fredda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Fanfiction battesimo nel fandom di Glee.

Non potevo che scrivere sui Warblers e su questa coppia di cui mi sono assolutamente innamorata. Ne approfitto per ringraziare chi ha scritto prima e meglio di me su questa coppia per avermi "iniziata", voi sapete chi siete <3 Un grazie particolare a Thalia, che ha letto questa cosa in anteprima.

 

   
 
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