PROLOGO
Era un giardino bellissimo, con migliaia di fiori, uno più colorato e profumato dell'altro.Era appena arrivata la primavera e tutto era meraviglioso, l'aria era limpida e fresca, gli uccellini cantavano gioiosi..tutto era perfetto. Sul prato tre ragazzi, due maschi e una femmina, ridevano felici, si rincorrevano, erano come ritornati bambini. Quel posto era fantastico e lo era soprattutto per loro, dove potevano finalmente essere liberi e sereni senza nessuna preoccupazione, senza nessun dolore.
Tutto era luminoso e sereno ma improvvisamente tutto divenne scuro. I canti degli uccellini si erano spenti, i fiori erano appassiti, sembrava che fosse arrivato d'un tratto l'autunno. La felicità della ragazza fu sostituita da un senso di oppressione però sembrava colpire solo lei, infatti i ragazzi le sorridevano ancora, come se nulla fosse cambiato da pochi istanti prima. E poi qualcosa li portò via.
Erano delle ombre...ombre venute su dal prato, nere come una notte senza luna.
Inghiottì i ragazzi mentre continuavano a sorridere, ignari di quello che stava loro succedendo. E lei non poteva fare nulla, se non guardare. Era come immobilizzata da qualcosa che la teneva fissa nel prato, ormai diventato terra secca. Sussurrava i loro nomi, cercava di chiamarli ma inutilmente: i ragazzi sparirono e tutto divenne buio....
“Noooo..no.no..SAAAM...DEEAAAN"
La ragazza si svegliò di scatto, sul letto. Era imperlata di sudore e tremava dall'agitazione e anche dal freddo. Era successo di nuovo, era un altro di quegli incubi che la tormentavano da giorni. Si alzò dal letto traballando, per fortuna i suoi fratelli erano fuori a caccia e l'avevano lasciata sola;bevve un sorso d'acqua e poi tornò sotto le coperte. Chiuse gli occhi sperando di non rifare lo stesso sogno.