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Autore: Alex96_    10/02/2012    15 recensioni
[Spoiler 3x14]
Appena visto questa puntata ho iniziato a fantasticare su Caroline e Klaus e ho iniziato a scrivere, e cosa sarebbe successo se Klaus fosse entrato in camera di Caroline per posare il pacchetto e...fosse rimasto lì? Leggete per scoprirlo!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Caroline aveva appena finito di lasciare sulla segreteria telefonica di Tyler quel patetico messaggio che sarebbe dovuto finire con un “Ti Amo anche io” ma con tutto quel casino che si era affollato nella sua testa proprio non era riuscita a dirglielo, perché si, lo sapeva, anche lei ne era innamorata.

Ma quella serata, l’invito da parte dell’Originale, i suoi modi cavallereschi, la corte, l’avevano lasciata parecchio confusa.

Caroline aveva capito che Klaus aveva una sorta di attrazione nei suoi confronti e non poteva dire di non esserne come minimo lusingata, se in mille anni di vita l’Originale aveva trovato in lei qualcosa di speciale, non doveva essere così insulsa come lei credeva.

Le aveva detto che le piaceva la sua forza, che la considerava bella e piena di vita, e doveva proprio ricredersi, perché lo era. Era riuscita a non cedere alle sue avances, nonostante nella veste di corteggiatore Klaus era piuttosto affascinante. Ma c’era riuscita solo mantenendo un pensiero costante in mente: Tyler.
L’amava e per colpa di Klaus non potevano più stare insieme e lei per questo, e per aver attentato alla vita della sua migliore amica, e per aver trasformato Stefan in uno Squartatore lo odiava, ma una minuscola parte di lei se ne sentiva attratta e avrebbe voluto volentieri flirtare con lui invece che rifiutare la sua corte.

Doveva ammettere che mentre brindavano e ancor prima quando stavano ballando quegli occhi l’avevano stregata, erano magnetici e anche se voleva dare la colpa a qualche strano effetto del soggiogamento, sapeva che era solo la loro lucentezza a farli brillare così tanto e a renderli così magnetici. E quelle labbra..

Caroline si riscuote violentemente dai suoi pensieri dandosi della sciocca. Ma che andava a pensare? Klaus poteva essere visto solo in un modo: come un mostro! Diamine, le aveva portato via Tyler e l’aveva costretto a morderla! Eppure..Caroline non può fare a meno di pensare che se l’amore di Tyler fosse stato così forte come lui professava, sicuramente l’ordine di Klaus non avrebbe funzionato.

Caroline anche questa volta si riscuote da suoi pensieri dicendosi che non è vero, Tyler non avrebbe potuto far nulla per sfuggire all’ordine di Klaus.
Mentre la ragazza si alza dalla toletta, sente un fruscio dietro di sé e nota sul letto lo stesso identico cofanetto che Klaus le aveva già lasciato una volta.
La ragazza con passi decisi và verso l’oggetto non riuscendo ad evitarsi di commentare ad alta voce.

“Sul serio? È ora che tu ti arrenda”

La ragazza piena di scetticismo apre di malagrazia il cofanetto e ne estrae il foglio che contiene. Ma appena se lo ritrova davanti la sua espressione si trasforma in un misto di incredulità e sorpresa.

“Ti ringrazio per la tua sincerità. Klaus”

Caroline non riesce a distogliere lo sguardo da quel messaggio e dal suo volto raffigurato vicino a quello delicato dell’animale. È così che lui la vedeva? Perché la ragazza del disegno era veramente bella, e a lei non sembrava proprio di esserlo.

Caroline rimane ancora qualche minuto immobile a fissare il disegno, prima di accorgersi di non essere sola nella stanza.

La ragazza si volta sicura verso la sua destra, trovando appoggiato allo stipite della porta un’elegante Klaus ancora in tight.

Il biondo le regala un sorriso irriverente che lascia perplessa Caroline.

“Da quanto sei lì?”

Klaus piega la testa di lato e torna a sorridere.

“Abbastanza tempo. Credi che dovrei arrendermi?”

Caroline, anche se rimane spiazzata dalla domanda, evita di farlo notare e punta il suo sguardo in quello del vampiro con decisione.

“Si”

La giovane vampira potrebbe giurare di aver visto il volto dell’Originario diventare improvvisamente serio e tirato prima di rilassarsi nuovamente e fare un passo nella sua direzione.

“Sai, uno dei miei maggiori pregi è la perseveranza”

Caroline fa un sorriso tirato.

“Si deve essere perseveranti quando c’è un obiettivo al quale si mira, ma se questo obiettivo è irraggiungibile, è inutile perseverare, si deve solo desistere”

La ragazza, orgogliosa di sé per le parole usate, guarda fiera l’Originario senza capire il motivo per cui questo ghigna quasi divertito.

“E chi ti dice che il mio obiettivo sia irraggiungibile?”

Klaus mette enfasi sulla parola obiettivo, facendo capire a Caroline di aver inteso perfettamente il senso della sua metafora e la ragazza, presa in contropiede, arrossisce e abbassa lo sguardo.

Caroline si prende un attimo per riflettere, sistemando i vestiti che sono rimasti fuori dall’armadio, conscia che lo sguardo del vampiro è su di sé. Lei era irraggiungibile per lui, o no? Le sembrava di esserlo eppure stava lasciando l’Originario vagare per la sua stanza, permettendogli di osservare curiosamente quello stralcio della sua vita che poteva trasparire dalla sua cameretta, e non ne era affatto intimorita, averlo vicino a sé le dava anche un senso di sicurezza.

Il silenzio prolungato della vampira dà a Klaus la certezza che cercava.

“Beh, questa è la mia risposta”

Caroline si volta di scatto e guarda il vampiro.

“No, non è una risposta. Ero solo..sovrappensiero. Ma, lasciando perdere le metafore, si. Io sono irraggiungibile, almeno per te. Sono già impegnata e te l’ho detto”

Caroline non se ne era resa conto ma si era avvicinata al vampiro e questo, prima di parlare fa un altro passo verso di lei, guardandola impertinente.

“Io sono solito ottenere sempre quello che voglio”

Caroline lo guarda socchiudendo gli occhi.

“Mi dispiace per te allora, perché non avrai quello che vuoi questa volta. Io sto con Tyler, è lui quello che..è lui il mio ragazzo”

Klaus ride apertamente dell’incertezza dimostrata dalla ragazza.

“Non riesci neanche a dirlo, vero?”

Caroline scuote i capelli.

“Non è così, io lo amo. Lo amo davvero”

La voce della ragazza mentre pronuncia la frase si ritrova più volte a tremare e l’Originario non può fare altro che rimanerne contento sapendo che la Forbes non è così innamorata come vuol far credere.

L’ibrido le si avvicina di un passo, arrivandole talmente vicino da riuscire a sentire l’odore della sua pelle come era riuscito a fare prima alla festa, ma Caroline indietreggia.

“Sai, sei testarda. Non me n’ero accorto, ma forse questo è solo un tratto della tua personalità che ti rende ancora più interessante”

Klaus non distoglie lo sguardo come Caroline che si trova a puntarlo sui suoi piedi, pur di evitare quello indagatore dell’Originario.

“Perché dovrei essere testarda?”

Klaus sorride leggermente mentre Caroline si siede composta sul letto, sicura che quello che le dirà l’ibrido non sarà una novità ma semplicemente qualcosa
che la sua mente si rifiuta di accettare.

“Beh, non vuoi ammettere neanche a te stessa che il tuo rapporto con Tyler è ormai finito, e vuoi incolpare me di questo. L’avrò trasformato e lui si sente legato a me per via del senso di gratitudine generato dal non doversi più trasformare ma se davvero il suo amore per te fosse stato forte nessun comando imposto da me sarebbe bastato e lui non ti avrebbe mai morsa”

Caroline, il respiro ormai inesistente, con le parole dell’ibrido ancora ad aleggiare nell’aria non può fare a meno di prendersi la testa con le mani, una delle sue paure più grandi improvvisamente avverata, e Klaus sembra accorgersene perché si siede sul letto accanto a lei, senza però dirle nulla ma la ragazza è più che sicura che stia ghignando.

“È vero? Se Tyler mi avesse amata abbastanza il legame di asservimento con te non avrebbe funzionato?”

Caroline punta gli occhi leggermente lucidi in quelli all’apparenza freddi di Klaus e l’Originario annuisce guardandola profondamente.

“Si. È così”

La vampira si esibisce in un non ben precisato suono strozzato prima di lasciarsi cadere sul letto e mettersi le mani a coprire il viso, nel vano tentativo di reprimere le lacrime che in pochi secondi sarebbero scivolate dai suoi occhi.

Mentre la ragazza è persa nel ricordo di Tyler sente il peso del vampiro sparire dal letto, segno che si è alzato, ma quando sente che l’Originale sta per andarsene, Caroline manda al diavolo la parte razionale della sua mente e, dopo essersi tolta le mani dagli occhi ed essersi accertata che effettivamente Klaus se ne stava andando, instaura il primo contatto fra loro, prendendogli un polso con una mano, scoprendo il calore della sua pelle e lo fa voltare verso di sé.

L’ibrido rimane piuttosto sorpreso che la giovane l’abbia fermato e questa volta non fa niente per celarlo, mentre questa si rimette seduta sul letto e lo invita a fare lo stesso.

Klaus, anche se tentennando, ritorna sul letto affianco a Caroline, aspettando che lei dica qualcosa.

“Ehm, io forse..prima ho esagerato”

La ragazza fa un profondo respiro prima di riprendere a parlare, senza smettere di torturarsi le mani.

“Ecco, non che quello che abbia detto non lo pensassi, solo che forse ti ho giudicato male..non credo che tu sia solo..”

La voce di Caroline si blocca improvvisamente quando si rende conto che una mano di Klaus è posata sopra le sue, quasi unite a forza di conficcare le unghie dentro al palmo.

“C-Che stai facendo?”

Klaus sorride appena prima di spostare lo sguardo verso le loro mani, all’apparenza congiunte.

“Ti evito di rovinare delle così belle mani”

L’ibrido le apre dolcemente la mano, per permettere al palmo di rigenerarsi senza che la ragazza infierisca di più sulla sua pelle e fa lo stesso con l’altra mano, senza però ritrarre la sua che Caroline si ritrova inspiegabilmente a stringere.

“G-Grazie”

Neanche Caroline sa a cosa è dovuto il ringraziamento, forse solo al fatto che lui sia lì, o che l’abbia corteggiata tutta la sera, o che non abbia lasciato perdere come lei gli aveva chiesto di fare, o semplicemente al fatto che nel momento in cui aveva bisogno di qualcuno lui era rimasto lì.

La ragazza, preda delle sue sconsiderate emozioni, si costringe a ritirare le mani e a sollevarsi dal letto a velocità vampirica, spaventata da quando il contatto con l’ibrido, il semplice sfiorarsi fra le loro mani le abbia aumentato i battiti cardiaci, aggrovigliato lo stomaco e l’abbia fatta avvampare.

Klaus, vedendola in difficoltà, decide di andare e lasciar la giovane alla sua confusione mentale, convinto di averla incuriosita abbastanza per una sola sera ma la ragazza lo richiama nuovamente.

“Io..non lo sono”

L’Originale la guarda confuso.

“Cosa non sei Caroline?”

“Irraggiungibile”

Klaus rimane abbastanza colpito dall’affermazione della ragazza e si azzarda ad accorciare le distanze fra di loro, raggiungendola nuovamente come prima, a differenza che la ragazza questa volta non si ritrae né si allontana.

“Perché dici questo?”

Caroline alza lo sguardo su Klaus, notando che da vicino è veramente bello. Gli occhi leggermente brillanti, le labbra schiuse in attesa di una risposta, il naso dritto, gli zigomi pronunciati, un accenno di barba a donargli un aspetto più maturo, da uomo. Diverso da tutti gli uomini che Caroline abbia mai frequentato. La ragazza stessa si stupisce di pensare a Klaus sotto quell’aspetto ma non può evitarlo, il solo contatto con lui l’attrae e non può negare a se stessa di essere ormai l’oltre l’essere solo lusingata dal suo corteggiamento.

“Perché..forse non è vero quello che ho detto prima. Forse non sono più impegnata e..ehm, beh..non sembra così improbabile un tuo interesse nei miei confronti”

Klaus si apre in un luminoso sorriso, non un ghigno né altro, un sorriso genuino che Caroline può giurare che abbagli veramente. La ragazza si costringe a smettere di fissarlo per non dare l’impressione sbagliata e prende in mano il disegno, appoggiato sulla toletta, accarezzandolo con un dito.

“È veramente bello”

Klaus le sorride e posa una mano sul mobile, vicino a quella di lei, questa volta senza sfiorarla.

“Beh, è un tuo ritratto. Non poteva essere altrimenti. Sei bella Caroline, anche se non lo pensi”

Caroline sorride amara.

“È così evidente?”

Klaus ride appena.

“Si, hai poca autostima, dovresti vederti come ti vedono gli altri”

Caroline si stringe nelle spalle.

“Quali altri? Elena è troppo presa da Stefan e Damon, e Bonnie ha da recuperare il rapporto con sua madre, mentre la mia è sempre a lavorare, e Matt a quanto sembra è preso da tua sorella.. non c’è nessun altro”

La ragazza si volta rapidamente, e si da nuovamente della stupida, per aver condiviso le sue insicurezze con quello che è un nemico, ma quando sente il suo
respiro caldo sul collo scoperto il suo cuore morto perde un battito.

“Ci sono io Caroline, dovresti vederti come ti vedo io. Bellissima, incantevole”

La vampira si volta verso Klaus, trovandolo molto più vicino di quanto si aspettasse, e a quanto pare neanche lui si aspettava un contatto così ravvicinato, perché entrambi sentono il fiato dell’altro spezzarsi e poi riprendere a un ritmo leggermente più sostenuto.

Caroline istintivamente posa una mano sulla spalla di Klaus ma non è certa se sia per mandarlo via o per averlo più vicino. Il vampiro intanto posa una mano sul suo fianco, facendo rabbrividire Caroline.

Klaus, però ha probabilmente più autocontrollo della ragazza perché si china verso il suo orecchio sussurrandole “Buonanotte, Caroline” e, prima di sparire in una folata di vento, le sfiora una tempia con le labbra.

La ragazza una volta rimasta sola non può fare a meno di stendersi sul letto, ancora l’abito principesco indosso, e si spinge un cuscino in faccia per soffocare l’urlo che le preme in gola.

Quando la ragazza si sfoga completamente, ringrazia che lo Sceriffo non sia in casa altrimenti l’avrebbe già sentita gridare e si sarebbe precipitata da lei e lei cos’avrebbe potuto dirle?

“Già, Caroline che avresti potuto dire? Che stavi urlando perché un dannato ibrido ti sta mandando il cervello in panne? Perché tu dovresti amare il tuo ragazzo che si sta torturando pur di stare con te, e invece sei stata fino a cinque minuti prima con un ibrido nella tua stanza verso il quale dovresti provare solo ribrezzo, invece di quella dannata attrazione!”

Caroline fa un profondo respiro, prima di rendersi conto di essere veramente una sciocca a parlare da sola, ma un’ultima frase le sfugge dalle labbra prima che
possa impedire alla sua bocca di tacere.

“Perché diavolo volevo di più?”

La vampira si porta le mani agli occhi, ma un secondo fruscio dietro di sé la avverte che non è nuovamente sola nella stanza e la paura che il soggetto delle sue preoccupazioni sia dietro di lei fa si che la giovane si immobilizzi sul letto, neanche un muscolo in movimento, in attesa di un suo gesto.

“Avresti dovuto solo chiedere”

La voce di Klaus le arriva carezzevole e sensuale all’orecchio ma Caroline si alza con un balzo dal letto per sfuggirgli e non permettergli di raggiungerla.
La vampira di spalle all’Originale lo sente ridere leggermente prima di avvicinarlese.

“Perché sei tornato indietro? Devi smetterla di entrare nella mia stanza senza permesso!”

Caroline cerca di darsi un contegno verso la fine della frase, girandosi verso di lui e guardandolo severa negli occhi ma il vampiro le si avvicina ulteriormente con un sorrisetto divertito stampato sul viso.

“Come se ti dispiacesse”

Caroline non ha neanche la forza di negare e la sua vicinanza, per la seconda volta nella stessa serata, la manda letteralmente fuori controllo e la ragazza pensa che ora Klaus potrebbe fare tutto di lei, ma il vampiro la stupisce quando semplicemente le sposta una ciocca di capelli sfuggita alla sua acconciatura e gliela porta nuovamente dietro l’orecchio, avvicinando il viso a quello di lei.

Klaus guarda negli occhi Caroline, lasciando la mano a carezzarle il profilo del viso, mentre i loro respiri si fanno più veloci man mano che la distanza fra loro diminuisce.

Caroline, nello sguardo una muta richiesta ‘non ferirmi’, non distoglie lo sguardo da quello dell’Originale che, posando la mano sulla sua nuca, facendola rabbrividire, avvicina i loro volti fino a lasciare pochi millimetri a separarli e non si fa pregare molto prima di poggiare la bocca sulla sua.

Caroline poggia entrambe le mani sulle spalle forti di Klaus e risponde al leggero contatto.

L’ibrido però non approfondisce il bacio e si stacca dalla ragazza quel tanto che basta per guardarla negli occhi e per accertarsi che per lei non sia già un rimpianto, ma quello che può scorgere da quelli di Caroline è solo la voglia di un contatto maggiore, e l’Originale non glielo nega perché posa nuovamente le labbra su quelle della giovane, che le schiude immediatamente, facendo sorridere Klaus che cerca la lingua di Caroline.

Questa risponde al bacio permettendogli maggior accesso alla sua bocca, e incitandolo a continuare congiungendo le braccia dietro al suo collo, e intrecciando le sue dita nei capelli del vampiro che rafforza la presa sulla sua nuca e con il braccio libero le cinge la vita traendola a sé.

Caroline al contatto ravvicinato con il corpo di Klaus insinua di più le dita fra i suoi capelli, e quando Klaus smette di lottare con la sua lingua per morderle un labbro, la giovane gli tira una ciocca di capelli, strattonandogliela e facendolo ghignare sulle sue labbra, pronte a raccogliere la goccia di sangue che è uscita dalla sua bocca e ad aggiungerne una che è caduta dal suo labbro.

Caroline però fa incontrare di nuovo le loro lingue e si stringe di più al vampiro, eccitata anche dal sangue di entrambi che si è mischiato a quel bacio dal sapore dolceamaro, decisamente bello e intenso per entrambi che quando per mancanza d’ossigeno sono costretti a separarsi hanno il fiato corto.

E se Klaus mantiene un contegno respirando piano, il respiro di Caroline è così frenetico che la giovane ansima senza ritegno alla ricerca di ossigeno, il cuore di entrambi che sbatte nelle casse toraciche, pronto quasi ad evadere e le mani ancora sul corpo dell’altro.

Quando Caroline si accorge che le sue mani sono ancora fra i capelli di Klaus e che le sue braccia gli cingono ancora il collo si appresta a sciogliere la presa e a poggiare nuovamente i piedi, che si erano sollevati per arrivare all’altezza dell’ibrido, a terra, nell’attesa che anche Klaus la liberi della sua presa, e il vampiro non si fa attendere molto perché, dopo un’ultima distratta carezza, lascia la schiena di Caroline e la sua nuca libere e si distanzia di un passo da lei che ancora sconvolta dall’intensità di quel contatto lo guarda con gli occhi sgranati.

“Beh, buonanotte Caroline. Spero che tu possa riposare bene”

L’uomo davanti a lei, perché Caroline in quello sguardo leggermente perso, probabilmente spaventato dall’intensità di quello che si era andato a creare, si rifiuta di vedere un mostro, fa un breve inchino e si allontana a velocità umana dalla stanza della ragazza per raggiungere la finestra.

“Notte, K-Klaus”

La vampira non può fare a meno di balbettare incerta il nome dell’Originale, perché certamente mai avrebbe creduto che si sarebbe ritrovata ad augurare la buonanotte proprio a lui e anche il vampiro sembra cogliere la sua stessa incredulità, perché, dopo averle regalato un ultimo dolce sorriso, sparisce nel buio della notte lasciando Caroline in preda a una crisi.

La vampira dopo essersi accertata che nessuno in un raggio di 100 metri sia intorno a lei, si spoglia con rabbia del vestito, gettandolo ai suoi piedi, si toglie le scarpe calciandole via e si sfila gli odiosi guanti che le avevano impedire di saggiare la consistenza dei capelli di Klaus.

Su uno di essi Caroline può notare il lucente braccialetto, regalo dell’ibrido e si chiede quando diavolo Klaus gliel’aveva allacciato, se prima che si aggrovigliassero come due piovre o dopo?

La ragazza si sgancia il bracciale e lo ripone con cura sul mobile prima di infilarsi in intimo nel letto, in mano il disegno di Klaus.

Che diavolo le aveva fatto quell’ibrido? L’aveva confusa, sconvolta e lei non riusciva a capacitarsene. Cos’era stato quello? Si erano baciati ed entrambi
l’avevano voluto, avevano passato tutta la sera insieme e mentre lei era riuscita a capirlo un po’ meglio, lui era rimasto quando lei gliel’aveva chiesto.

Ma cosa implicava ciò?


 

Caroline dopo l’ennesimo stridulo grido si abbandona al fresco tepore del cuscino, sperando che il sonno le possa portare consiglio, perché di una cosa era sicura, la ragione l’aveva abbandonata totalmente e il suo cervello si era fritto nel momento in cui quel maledetto ibrido le aveva sfiorato le labbra.
 





Angolino Autrice:

 
Salve a tutti. Come inaspettata fan Klaroline sono rimasta contentissima di questo episodio dove ci sono state diverse scene che hanno fatto viaggiare la mia mente, soprattutto l’ultima dove Caroline parla in modo duro a Klaus e poi nella sua stanza rimane sorpresa nel vedere il ritratto e da lì mi sono messa a scrivere…Spero di essere rimasta abbastanza IC, so che nella serie la Klaroline sarà una “cottura a fuoco lento” ma visto quello che potrebbe succedere alla nostra famiglia di Originali preferiti io mi auguro che almeno la soddisfazione di un bacio fra questi due ce la diano, ma se non vogliono farlo, ci penserò io! U.U Almeno nella mia mente posso farmi tutti i viaggi che voglio xD Beh, non vi annoio oltre, spero che almeno un po’ questa storia vi sia piaciuta e..fatemi sapere voi! Ho scritto un’altra Klaroline, ambientata dopo la 3x11 ma non và considerata come un seguito di questa. Detto questo vi mando un bacio, accetterò volentieri critiche e consigli, a presto. –Alessandra.

   
 
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